Ecco alcuni indie del 2021 da recuperare – Speciale

Numerosi progetti indipendenti di qualità che meritano di essere giocati

In origine c’è stata Microsoft e il suo coraggio nel supportare le produzioni minori. Poi anche la concorrenza e i temerari team indipendenti hanno capito che ai videogiocatori piacciono anche i giochi ridimensionati, magari più originali rispetto a produzioni da milioni di dollari che non possono sbagliare. In barba a tutti quelli che credono che l’utenza sia capace di emozionarsi solo davanti agli studi più esperti e dotati delle migliori risorse, il 2021 ci ricorda come da una semplice buona idea può nascere una piccolo gioiello capace di brillare e rimanere nel cuore dei videogiocatori con la stessa forza dei titoli più grandi e famosi. Le produzioni non considerabili tripla A aumentano a vista d’occhio e, vuoi per il periodo difficile di pandemia che obbliga numerosi studi a ottimizzare le risorse, concentrarsi su poche cose fatte bene sembra la soluzione migliore per accontentare tutti. Abbiamo quindi deciso di raccogliere alcuni degli indie migliori di questo 2021 che meriterebbero una maggior attenzione dal pubblico.

Lost in Random – L’ultima fatica di Zoink Studios è l’ennesima piccola perla della scuderia EA Originals, che si dimostra lungimirante nel continuare a supportare i progetti minori dei suoi team più talentuosi in parallelo ai brand più famosi. Lost in Random mescola una narrazione dalle tinte dark e grottesche, in pieno stile Tim Burton, a combattimenti contraddistinti da un buon mix di frenesia e tattica. Nel Regno di Alea una dispotica regina comanda con il pugno di ferro e solo una piccola e coraggiosa bambina di nome Even, con l’aiuto di un misterioso dado senziente dai poteri magici, può spezzare quelle catene di paura e cieca obbedienza che avvolgono tutti gli abitanti. Parliamo di un viaggio fiabesco ricco di pathos e dallo stile estremamente peculiare, dove sarà possibile utilizzare il proprio dado per evocare alcune carte e scatenare numerosi poteri contro i nemici che si frappongono tra noi e l’obiettivo finale. Titolo da non farsi assolutamente scappare e che rimarca la creatività di un team che già con Fe era riuscito a convincerci.

Psychonauts 2 – Nuovo capitolo di Double Fine Productions a ben 16 anni di distanza dall’originale per la prima Xbox che aveva stupito per idee e divertimento. Psychonauts 2 è l’ennesimo progetto vincente, capace di conquistare il pubblico proponendo un platform 3D ricco di cambi di ritmo e situazioni narrative incalzanti, facendo emergere tutta la freschezza di un genio come Tim Schafer. Finalmente il nostro protagonista Razputin è entrato nel team degli Psychonauts, organizzazione che si avventura nella mente delle persone più in difficoltà per aiutarle nello sconfiggere paure e ossessioni tramite l’ausilio di svariati poteri psichici. Parliamo di una storia che coinvolge il giocatore con il passare delle ore e che risulta godibile ed esaustiva anche per i novizi che non hanno minimamente toccato il primo capitolo. Insieme al gameplay, tradizionale per il genere ma denso di sorprese, abbiamo una comicità irriverente che valorizza quanto di buono detto sul comparto narrativo e stilistico; per i più curiosi a questo link c’è la nostra recensione e videorecensione completa, e vi ricordiamo che il titolo è disponibile gratuitamente su Xbox Game Pass.

The Artful Escape – Amanti delle schitarrate senza ritegno drizzate le orecchie, e anche voi semplici curiosi abbonati a Xbox Game Pass, perché tra le più recenti introduzioni nel vasto catalogo di casa Microsoft The Artful Escape rappresenta una piacevole e inaspettata sorpresa. Il minuto team di Beethoven & Dinosaur ci porta in un viaggio psichedelico che in circa quattro ore permette di affrontare importanti tematiche che toccano la sfera personale, alternando momenti di completa spensieratezza ad altri più profondi senza appesantire la narrazione. Un giovane chitarrista porta sulle spalle il peso di una leggenda della musica folk, obbligato a proseguire in un’arte musicale di famiglia che in realtà lo imprigiona e lo rende insicuro sulle possibilità di poter emergere con uno stile diverso. L’accettazione di sé stessi, la voglia di riscatto senza dover vivere nell’ombra di un parente ben più famoso e la necessità di cambiare quel percorso che ci obbliga a comportarci come gli altri vogliono per omologarsi alle aspettative della massa, sono solo alcune delle tematiche collegate e continuamente ribadite nell’opera, arricchite da un viaggio tra universi esteticamente mozzafiato e musicalmente ispirato. Forse c’è effettivamente poco gameply, con minute sessioni dove si deve seguire l’ordine dei tasi presenti in un semplificato Guitar Hero e sezioni “platform”, ma rappresenta l’indie forse più incredibile di tutto il 2021 per la sua (apparente) semplicità e capacità di tenere incollato minuto dopo minuto. Non fatevelo scappare.

Narita Boy – Continuiamo lato indie disponibili per Xbox Game Pass con l’ennesima perla del panorama indie, ovvero l’ennesima scommessa (vinta) di Team 17 con il supporto concesso al primo progetto del team spagnolo Studio Koba. Narita Boy è un tuffo a bomba nel mondo pioneristico e colorato dei videogames degli anni ’80, dove ci ritroviamo catapultati all’interno di uno strano regno digitale (denominato Digital Kingdom) e per combattere ed estirpare un pericoloso virus. Parliamo di un action adventure bidimensionale con una spiccata vena esplorativa, elemento che permette di godere di scenari ricchi di dettagli e per certi versi estremamente visionari. Abbiamo anche un buon numero di nemici e boss-fight per rendere gli scontri abbastanza appaganti e non possiamo che consigliare il titolo a qualsiasi videogiocatore. Non ci credete? A questo link trovate la recensione completa.

Death’s Door – Concludiamo la lista indie con una piccola chicca che strizza l’occhio al genere soulslike, realizzata da Acid Nerve e Devolver Digital. Impersonando un piccolo corvo munito di spada, ci ritroveremo ben presto a girovagare tra pittoreschi mondi a caccia di creature sempre più pericolose da sconfiggere. La storia, piena zeppa di lore ed alcune sotto-trame da scoprire, ruota attorno alla nostra particolare mansione di mietitore di anime, attraverso delle porte che dal nostro ufficio ci catapultano in questi mondi in cerca del prossimo obiettivo da eliminare. Dal punto di vista del gamplay parliamo di un titolo decisamente impegnativo, anche se raramente frustrante, dove dovremo combattere contro uno svariato numero di boss realizzati con tanti pattern d’attacco differenti. Il tutto senza dimenticare una particolare cura per il comparto estetico che valorizza l’intero pacchetto: a questo link trovate la nostra recensione completa.

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