Bravely Default II – Hands-on

Provata la demo del nuovo JRPG Square Enix

Bravely Default fu un titolo particolare, un JRPG a turni che si poneva lo scopo di modernizzare il genere senza snaturarlo, obiettivo che riuscì a completare con successo, dimostrandosi il Final Fantasy di cui il 3DS e i giocatori avevano bisogno. Il suo sequel diretto, Bravely Second, per quanto non riuscì ad eguagliare il suo predecessore, non era certo da meno e si dimostrò un ottimo JRPG a turni in un panorama dove sembrava che tutti volessero puntare all’azione. Square Enix, dopo l’ottimo Octopath Traveler, sembra pronta a riconquistare i fan dei vecchi Final Fantasy con un nuovo capitolo della serie nata sul 3DS, Bravely Default II, di cui ha anche rilasciato una demo. Vediamo cosa ci promette.

Prima di iniziare voglio mettere in chiaro una cosa: questa demo è un assaggio molto piccolo del prodotto finale, presentando una storia completamente slegata dal gioco principale. Anche il livello di difficoltà è volutamente tarato verso l’alto, in modo da permettere al giocatore di sperimentare le varie caratteristiche del sistema di combattimento e della personalizzazione dei protagonisti. Sebbene il motivo di questa scelta sia valido, le incognite di Bravely Default II sono davvero tante. Detto questo, le nostre avventure inizieranno dopo il crollo del regno di Musa, con conseguente furto dei quattro cristalli elementari, protetti dalla famiglia reale. La storia sembra molto classica, in fondo è una premessa molto simile ai suoi predecessori ed ai primi Final Fantasy, ma bisogna vedere come si evolverà. La demo inizia a Savalon, una città che sta venendo sommersa a causa del cristallo dell’acqua. I nostri eroi sono Seth, giovane marinaio sopravvissuto ad una tempesta grazie al potere dei cristalli, Gloria, principessa discendente del regno di Musa, Elvis, studioso che cerca di scoprire il mistero di un testo antico, e Adelle, mercenaria assoldata da Elvis della quale si sa davvero poco. Per quanto può apparire un po’ stereotipato, il cast promette bene.

Passando al gameplay, il combat system a turni tipico della serie basato su Brave e Default è tornato come lo ricordavate. Ogni personaggio può attaccare, fare uso delle abilità delle classi, di cui parleremo più tardi, ed usare la meccanica peculiare della serie di cui adesso è il momento di approfondire. Il comando Default, che in altri giochi si chiama Difesa, fa restare il personaggio fermo per un turno facendogli subire meno danni e guadagnare un punto Brave. I punti Brave si possono spendere per eseguire azioni aggiuntive nello stesso turno, usandone fino ad un massimo di tre, ed è anche da considerare il fatto che si possono utilizzare punti Brave che non abbiamo, dovendo però rimanere fermi per alcuni turni successivi. Questo combat system risulta sfaccettato e pieno di possibilità, pensiamo anche al fatto che anche i nemici possono farne uso, peccato però che manchi qualcosa nell’HUD, come la barra dei turni che sarebbe davvero utile. Riguardo alle animazioni, sono un po’ altalenanti: se gli attacchi speciali e le magie sono ben realizzati, c’è da dire che i colpi fisici, sia normali che speciali, non danno mai sensazione di contatto, e mi dispiace soprattutto perché tra i miei titoli per Switch c’è Final Fantasy IX, dove non c’è questo problema. Da dire anche che gli incontri non sono più casuali, ma i nemici saranno visibili e si potrà anche colpirli con un attacco prevenivo e ottenere un vantaggio una volta iniziata la battaglia.

Bravely Default II si dimostra sfaccettato anche riguardo al suo sistema di personalizzazione: ogni personaggio può equipaggiare due classi, una primaria ed una secondaria, ed avere accesso alle abilità di entrambe. Le classi in questa demo sono cinque, ossia Fante Corazzato, Tuttofare, Monaco, Mago Nero e Mago Bianco (riferimenti casuali a Final Fantasy?), più una sesta che si sblocca dopo il boss. Dopo ogni battaglia, oltre ai punti esperienza per salire di livello, si guadagnano punti che faranno progredire la classe impostata come primaria in modo da sbloccare le sue abilità. Speriamo che le classi si rivelino molte, così da poter permettere molta libertà per la personalizzazione. Riguardo invece alla difficoltà, risulta davvero alta per questa demo, come detto poco fa, tant’è che il livello 20, il massimo, è necessario per completarla.

Sul versante visivo, il titolo Square Enix si mostra molto gradevole, tra personaggi che sembrano di creta, come la mappa del mondo, e i fondali delle città con uno stile disegnato, capaci di nascondere perfettamente un comparto tecnico che punta moltissimo su questo stile visivo, senza ricercare in alcun modo il realismo. Anche l’audio si è dimostrato ottimo, tra buoni effetti sonori e una colonna sonora stupenda, che torna ad essere composta da Revo, team autore delle tracce audio del primo Bravely Default.

Nonostante i vari punti interrogativi che questa piccola demo ci lascia, Bravely Default II resta un JRPG molto promettente, con tutte le carte in regola per offrire un’esperienza classica e moderna allo stesso tempo, che manca in questo panorama video ludico dove sono pochi i giochi di ruolo a turni che osano rielaborare le meccaniche per offrire qualcosa di diverso. Nell’attesa che venga fatta chiarezza su tutti gli aspetti del titolo, vediamo come Square Enix ha deciso di giocare le sue carte per proporci l’erede di uno dei titoli per 3DS più apprezzati, sperando che non si riveli troppo conservativo e che sappia stupire come già successo con i suoi predecessori.

Pro
  • – Artisticamente molto gradevole
  • – Colonna sonora stupenda
  • – Cast promettente
  • – Tutte le peculiarità della serie sono tornate…
Contro
  • -…ma riuscirà a non essere troppo conservativo?
  • – Qualche mancanza nell’HUD di battaglia
  • – Qualche animazione meno riuscita
  • – Questa demo lascia troppe incognite, speriamo che venga tutto chiarito

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