F1 22 – Hands on

Vi raccontiamo com’è guidare le nuove monoposto

Passato il Gran Premio di Miami e scaduto l’embargo relativo al gameplay, possiamo finalmente parlarvi di F1 22 in termini più pratici rispetto a quanto fatto nell’anteprima di qualche giorno fa, dedicata al nuovo circuito americano.

Intanto molti di voi si sono accorti che i modelli delle auto di questa versione beta non sono ancora quelli ufficiali, ma si basano sul prototipo mostrato dalla FIA su cui poi sono stati applicati i design delle varie scuderie. Considerando che questa è una versione preliminare che abbiamo giocato due mesi prima del rilascio ma che è stata sicuramente creata almeno un mese fa, non c’è da preoccuparsi: la bellissima F1-75 e tutte le altre nuove vetture personalizzate di ciascuna scuderia saranno al loro posto quando il gioco uscirà il prossimo 1° luglio. Modello a parte, quello che invece è stato subito evidente per chi lo ha giocato è il notevole cambiamento che ha contraddistinto le vetture di questa nuova stagione.

Una classica partenza in cui bisogna impegnarsi per non rompere qualcosa e dover subito correre ai box

Le auto del mondiale 2022 reale (e di conseguenza queste digitali create da Codemasters), sono state riprogettate per aumentare l’effetto Venturi, comunemente chiamato effetto suolo. In pratica ogni vettura ha dei tunnel sotto al loro fondo che fa passare aria e le tiene maggiormente incollate all’asfalto. Questo maggiore grip è evidente in F1 22 e, complice il maggiore peso delle vetture e le ruote da 18 pollici (contro i 13 del passato), il sistema di guida si dimostra più reattivo e veloce. L’effetto suolo inoltre permette di correre più agevolmente in scia alle vetture davanti, evitando numerose turbolenze e offrendo più possibilità di sorpasso che si vanno a sommare alle attivazioni del DRS. Ovviamente per accorgersi davvero delle differenze dovrete spegnere alcuni aiuti che altrimenti automatizzano eccessivamente la gestione dell’auto, ma trovare il giusto equilibrio e iniziare a guidare “sul serio” è non solo possibile, ma anche molto emozionante.

L’IA Adattiva funziona bene, ma è attivabile solo per i principianti

Riguardo i sorpassi e il ritmo di gara, Codemasters ha pensato di inserire anche una IA adattiva che si può attivare nel caso si scelga il sistema di guida più semplificato dei tre disponibili. Questa modalità è pensata per i principianti che vogliono imparare ma senza rinunciare al brivido della sfida; qui il livello dei piloti avversari si regola in base all’andamento della gara. In questo caso ci saranno molti aiuti attivi, compresi l’assistente allo sterzo e quello ai freni per aiutare a gestire la monoposto, ma è comunque possibile vivere gare emozionanti grazie a piloti avversari che si adattano alla bravura del giocatore e lo tallonano quando seguono, ma sono anche un po’ più lascivi in fase di sorpasso, senza compromettere però la credibilità della gara. Mi sono comunque capitate corse in cui dopo essere passato al comando non ho più visto risalire nessun avversario, ma questo potrebbe essere il segnale che dice al giocatore di passare al livello successivo del sistema di guida. Chi farà questo passo troverà una sfida più realistica in cui c’è l’imbarazzo della scelta visto che gli aiuti da attivare o disattivare sono moltissimi e diversificati. Inoltre il livello di regolazione dell’IA è scalabile attraverso un selettore che, anche quest’anno, va da 0 a 120 e può far divertire davvero tutti.

Tra 0,6 secondi dovrete premere il tasto A per entrare perfettamente ai box, velocizzando la sosta.

Infine, visto il successo che la Formula 1 sta riscontrando in questo periodo di cambiamenti, modifiche e spettacolarizzazione televisiva, sono stati implementati nuovi momenti topici. Parlo del giro di formazione prima di una partenza, della gestione dei pit stop e dei momenti in cui scende in pista la safety car. Prima questi momenti sportivi venivano trascurati o comunque gestiti in modo abbastanza superficiale, ma stavolta si può scegliere come viverli. Cambiare le gomme ai box, dopo aver imboccato la corsia e aver rallentato adeguatamente, può essere gestito interamente dalla CPU, facendo in modo che la regia del gioco passi ad una più televisiva ripresa aerea che mostra il cambio, per poi renderci nuovamente attivi al rientro in pista, oppure possiamo gestire anche l’ingresso e l’uscita dai box, mantenendo la nostra visuale di guida ed eseguendo una sorta di quick time event per farci svoltare al momento giusto. Riuscirci renderà più veloce il pit stop, sbagliarlo lo renderà più lungo perché difficoltoso per i meccanici. Allo stesso modo, gestire la guida dietro alla safety car, in cui occorre andare più piano ma allo stesso tempo serve andare a destra e a sinistra per mantenere le gomme in temperatura potrebbe non essere il massimo del divertimento per i meno esperti che amano però la Formula 1 in TV. Anche in questo caso si potrà scegliere di mantenere il controllo della vettura ed eseguire manualmente quelle manovre, oppure si potrà passare ad una visuale televisiva in cui l’auto viene gestita dalla CPU fino alla ripresa della corsa.

La safety car può essere gestita manualmente oppure automaticamente con questa visuale televisiva

Le altre novità annunciate ma da noi non testate riguardano l’attesissima modalità VR che permette di giocare tutto F1 22 in questo modo mostruosamente immersivo. Quest’anno non troveremo la modalità “Storia” che l’anno scorso abbiamo visto in Braking Point visto che le tante modifiche di questa edizione non hanno permesso di concentrarsi anche su quel tipo di contenuto. L’importante però è che la carriera torni in perfetta forma, con anche la Formula 2 che attualmente è aggiornata all’annata 2021, ma che porterà presto anche le auto 2022. Inoltre i weekend di gara potranno essere affrontati anche con il format della gara Sprint, tipologia del weekend che vedremo anche nella Carriera e più precisamente nei Gran Premi di Imola, Austria e Brasile, proprio come nella realtà. Infine non sono state dimenticate le modifiche ai tracciati di Australia, Spagna e Abu Dhabi, cambiamenti minori che però rendono differenti alcuni settori e relativi tempi.

Ci si potrebbe dilungare ancora nel raccontarvi le tante implementazioni inserite, ma il nocciolo della questione è che F1 22 potrebbe essere il gioco di Formula 1 più bello di sempre. Per gli appassionati, le modifiche che hanno coinvolto la classe regina del Motorsport sono avvertibili fin dai primissimi giri, con una maggiore tenuta in curva che permette di spingersi un po’ più in là di quanto già non si faceva. I duelli testa a testa sono molto tirati e, specie quando ho scelto di giocare senza utilizzare il flashback in caso di incidente, mi sono trovato a correre Gran Premi tiratissimi ed emozionanti. I giocatori che invece desiderano meno elementi tecnici e più esperienza emotiva avranno tutti gli strumenti per vivere il Mondiale a modo loro. In questo caso il gameplay potrà sembrare quasi identico all’anno scorso, ma solo perché di tutte le nuove complessità fisiche si occuperà un ottimo sistema di assistenza che però non sovrasta mai il giocatore.

In attesa di poter provare la nuova carriera che includerà anche nuovi eventi da collocare in calendario tra un Gran premio e l’altro, così come i restanti tracciati che troveremo nella versione completa (in questa beta erano disponibili solo 5 circuiti), vi diamo appuntamento al 1° luglio e vi ricordiamo che se siete dai fanatici di questo sport, fino al 16 maggio potrete ottenere alcuni bonus esclusivi a tema Miami, effettuando il pre-order. Non è certo provando una beta che posso spingermi a consigliarvi di prenotare un gioco, ma se siete dei veri fan, difficilmente sarò questo pre-order a farvi pentire. Intanto occhi puntati sul GP di Spagna del 22 maggio per vedere come continuerà il duello Ferrari – Red Bull

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