F1 22 – Miami Hands-on

Il nuovissimo GP della Florida giocato in anteprima

È raro essere tra i primi al mondo a testare qualcosa in anteprima. E non sto parlando solo della possibilità di provare il nuovo F1 2022 di Electronics Arts e Codemasters con due mesi di anticipo sull’uscita, ma anche del nuovissimo tracciato di Miami. Per vedere i piloti all’opera basterà aspettare domani, venerdì 6 maggio, con le prime prove libere che daranno il via al weekend di gara alle 20:30 italiane, ma se volete il nostro punto di vista riguardo a quanto è bello correre virtualmente nel nuovissimo Gran Premio statunitense, siete nel posto giusto.

In questo articolo ci occuperemo unicamente del nuovo circuito Miami Internation Autodrome, una pista cittadina e temporanea che verrà smantellata al termine dell’evento ma che ha l’intenzione di riproporsi anche in futuro. Il tracciato prende vita attorno all’Hard Rock Stadium della città, luogo dove lo sport è di casa da anni, grazie ai numerosi campi da tennis che lo circondano e soprattutto allo stadio, sede centrale della squadra di football americano dei Miami Dolphin. Qui si sono giocati sei SuperBowl, oltre a due Baseball World Series e ad un numero imprecisato di concerti. Riuscire ad ospitare anche un evento globale come un Gran Premio di Formula 1 era il passo successivo e sembra essere stato raggiunto in modo esemplare. Considerate che per raggiungere l’attuale forma del tracciato sono state prese in considerazione ben 36 variabili (che aprono quindi un sacco di possibilità per il futuro), ma il risultato finale che ci aspetta è già oggi spettacolare.

Il tracciato che ne è venuto fuori corre attorno all’Hard Rock Stadium per 5,41 km, è composto da 19 curve e ha una velocità di punta di circa 320 km/h. Durante la gara verranno percorsi 57 giri e ognuno di essi sembra promettere spettacolo ed emozioni. Il motivo sta tutto nella sua conformazione che sembra renderlo fin dal suo esordio un circuito completo. Subito dopo la partenza Curva 1 gira a destra in modo abbastanza secco, per poi permettere una discreta apertura del gas mentre si percorre una Curva 2 piuttosto morbida a sinistra e una lunga Curva 3 che torna a girare verso destra per immettere in un breve rettilineo. Poi le Curve 4 e 5 offrono altri cambi relativamente morbidi rispettivamente verso sinistra e destra e poi abbiamo il trittico di Curva 6, 7 e 8 con le prime due a sinistra, con la 6 più ampia e la 7 che va a stringere. Curva 8 torna a girare a destra in modo lieve e, soprattutto, fa da ingresso alla parte inferiore del tracciato che è anche una delle due sezioni più veloci.

Anche se qui sono presenti le leggere Curve 9 (destra) e 10 (sinistra), in quest’area si può aprire il gas al massimo prima di raggiungere Curva 11 che gira a 110° a sinistra e dà accesso alla parte più tecnica del tracciato. Qui infatti si trova la moderatamente ampia Curva 12 che gira a destra, una più stretta Curva 13 a sinistra e soprattutto la chicane sinistra/destra delle Curve 14 e 15. La Curva 16 a sinistra è leggermente più stretta di un angolo retto e bisogna allargarsi molto per poterla affrontare senza decelerare troppo e rischiare tagli e sanzioni, ma poi ci si immette sull’unico vero rettilineo del tracciato, luogo in cui ho affrontato parecchi duelli ruota a ruota prima della staccata finale che dà sulla Curva 17 che si dimostra anche l’unico vero tornante del tracciato, visto che gira a sinistra di circa 160°. Dopo quella brusca frenata la Curva 18 a sinistra e la 19 a destra si affrontano senza difficoltà, passando così sotto le tribune e iniziando un nuovo esaltante giro.

L’inizio del circuito, con le sue 19 curve e due sezioni ad altissima velocità

Con un setting così particolare non era semplice catturare l’atmosfera e il design di un circuito su cui nessuno ha mai corso, eppure Codemasters ha fatto anche stavolta una magia. Non era la prima volta che doveva realizzare da zero un tracciato inedito (in passato era accaduto per esempio con Korea e India), ma anche in questo caso il risultato è strabiliante. Molto del merito va alla collaborazione a tre vie che si è instaurata tra EA, Codemasters e ovviamente il mondo della Formula 1 e che ha reso possibile ricreare ogni aspetto grazie a visuali aeree, dati ufficiali e ispezioni in loco. Il dislivello che porta le auto in salita nella parte più tecnica si fa sentire, così come i cordoli e il loro modo di interagire con le vetture, ma l’esperienza che ne ho tratto è stata davvero eccellente. Vi basti pensare che grazie ad alcune innovazioni del gameplay di cui vi parlerò più approfonditamente in una futura anteprima, ho potuto gareggiare contro piloti avversari che hanno sfruttato la mia scia in entrambi i rettilinei, offrendomi gare avvincenti in quel di Miami anche in eventi personalizzati e composti da appena una manciata di giri.

Il trailer ufficiale di F1 22 mostra il nuovo GP americano

Il reale weekend di gara a Miami sta per iniziare ma grazie a questa anteprima speriamo di avervi fatto assaggiare con un po’ di anticipo l’atmosfera di questo circuito, già criticato per la cornice un po’ troppo fittizia di alcune parti, ma anche incredibilmente bello da guidare e da vivere. Intanto godiamoci le emozioni di questo nuovo GP: tra meno di due mesi poi potremo correrci tutti e goderci una grande nuova aggiunta al mondo della Formula 1.

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