Provata la demo del nuovo capitolo della serie di hunting game di Capcom
Annunciato alla fine dell’anno scorso, il nuovo titolo della famosa serie Monster Hunter di Capcom è stato accolto piuttosto positivamente dal pubblico, visto che segna l’approdo di un vero e proprio nuovo capitolo su Nintendo Switch, escludendo il buon Monster Hunter Generations Ultimate poichè è una versione espansa di un vecchio capitolo per 3DS. Recentemente Capcom ha rilasciato una demo che ci ha permesso di dare un assaggio a questo inedito Monster Hunter Rise che non vedevamo l’ora di testare e raccontarvi.

Se il primo trailer aveva aperto le porte ad una possibile evoluzione della serie a livello narrativo, purtroppo questo è l’unico aspetto ad essere stato completamente trascurato nella demo. Anche la differenza dell’equipaggiamento, fatta eccezione per le armi, non è molto sentita in quanto è possibile giocare solo con dei personaggi preimpostati. C’è anche una modalità multigiocatore che funziona discretamente bene e risulta piuttosto stabile, riproponendo molte delle caratteristiche delle lobby di Monster Hunter World, ma questa demo non è decisamente bastata per valutarla appieno. Il gameplay non si discosta strutturalmente troppo dai capitoli precedenti, incentrandosi sull’esplorazione degli ambienti, alla ricerca dei mostri da cacciare; se siete fan di vecchia data vi sentirete subito a casa. In questo articolo ci concentreremo sulle novità più rilevanti, ossia l’Insetto Filo, il Canyne, la Fauna Endemica, il Fioretto e la Cavalcatura di mostri. L’Insetto Filo è una sorta di rampino che si può usare per saltare più in alto (facilitando quindi l’arrampicata) e per lanciarsi contro i nemici e usare un particolare attacco; utilizzarlo consuma un indicatore che si ricarica col tempo. Questa meccanica ci ha convinti, tuttavia bisogna valutare la sua applicazione per quanto riguarda l’arrampicata: l’unico scenario presente nella demo è situato nelle Rovine Sacre che, nonostante sia vasto, non è caratterizzato da una verticalità sufficiente per sperimentare con l’Insetto Filo.

Passando al Canyne, questo simpatico amico a quattro zampe si può cavalcare al fine di muoversi senza consumare stamina, lasciandoci al contempo la possibilità di utilizzare strumenti per curarci o affilare l’arma. Durante gli scontri il suo comportamento dipenderà dal nostro, attaccando se ingaggiamo lo scontro e allontanandosi dal mostro quando rimettiamo le armi nel fodero, un po’ come i Felyne. Un’altra novità è la Fauna Endemica, una serie di creature sparse nella mappa che ci possono fornire benefici temporanei oppure possono creare trappole con cui avvantaggiarsi. Una specie particolare, gli Spiriuccelli, può potenziarci per una durata che dipenderà dal Fioretto equipaggiato, un nuovo strumento intercambiabile. Infine, c’è la possibilità di cavalcare dei mostri dopo aver loro inflitto abbastanza danni con l’Insetto Filo o usando alcuni tipi di fauna endemica. Controllare il mostro non sarà facile, ma lo si potrà far sbattere contro le pareti per infliggergli danni e usarlo per attaccare, fino a caricare un potente colpo esclusivo esclusivo, chiamato Punitore. Una meccanica decisamente interessante e divertente, ma anche in questo caso la demo non ci ha permesso di studiarla fino in fondo. Se il primo trailer ci aveva dato l’impressione che Monster Hunter Rise avesse intrapreso una strada a metà tra i capitoli classici e Monster Hunter World, la demo ne conferma le impressioni e ci lascia buone speranze.

Per ultimo, ma non per importanza, Capcom ha già annunciato altre due aree esplorabili (le Isole Ghiacciate e la Foresta Inondata) e molti altri mostri tra novità e graditi ritorni, tra cui particolare il Somnscanth, il Bishaten, il Ludroth reale, il Gran Wroggi, il Goss Harag, il Logombi, il Khezu, il Gran Baggi, il Barioth, il Mizutsune, il Tigrex e l’immancabile Rathalos.
Tecnicamente parlando, per essere un gioco Switch se la cava davvero bene, merito soprattutto del RE Engine: sia personaggi che mostri sono molto dettagliati e gli ambienti sono sufficientemente caratterizzati e variegati, entro i limiti delle possibilità di una demo. Anche il comparto sonoro si dimostra ispirato, tra le buone colonne sonore, coerenti con l’ambientazione orientale, e gli ottimi effetti, in particolare i suoni della natura che accompagnano le nostre esplorazioni. Il frame rate è infine ancorato a 30fps piuttosto stabili, con qualche piccolo rallentamento solo in alcune situazioni un po’ più concitate.

Se già all’annuncio le aspettative erano alte, questa demo non ha fatto altro che aumentarle ulteriormente. Il nuovo Monster Hunter Rise sembra veramente l’evoluzione di una serie che tiene allo stesso tempo conto del suo passato. Rimangono ancora dei dubbi riguardo alcune novità, come la personalizzazione o il multiplayer, ancora un po’ in ombra con questa demo. L’uscita del 26 marzo si fa vicina e in moltissimi sono in pole position per ricominciare la caccia, soprattutto chi, giocando solo su Switch, non ha avuto occasioni di giocare a Monster Hunter World. Il nostro consiglio ovviamente è di scaricarla e di provarla anche solo per un assaggio di quello che ci aspetterà.
- Novità molto interessanti
- Ibridazione tra gameplay classico e di World
- Tecnicamente molto solido
- Cavalcature e Insetto Filo da valutare
- Lato Multiplayer da approfondire
- Qualche lieve calo di frame rate