Nel panorama dei picchiaduro NetherRealm Studios non è un team che necessita di troppe presentazioni. Il merito va agli ingenti sforzi profusi attraverso i brand di Mortal Kombat ed Injustice, sviluppati nell’ultimo decennio e oltre. Così, dopo gli ottimi risultati di Mortal Kombat 11, abbiamo finalmente provato la beta di Mortal Kombat 1 su Xbox Series X e queste sono le nostre prime considerazioni in merito, a seguito di numerose ore passate buttando sangue – letteralmente – negli scenari realizzati dalla software house.
Un nuovo Kombattimento Mortale
Concentrandoci sui contenuti, la beta di Mortal Kombat 1 ci ha permesso di testare – in versione ridotta – le torri ormai tanto care ai fan della saga. Nello specifico, è stato possibile selezionare il proprio Kombattente e gettarsi in sei round progressivi via via più impegnativi, proponendo un assaggio di una modalità che supponiamo nella sua versione definitiva essere ben più sfaccettata tra modificatori e opzioni generali volti ad aumentarne la rigiocabilità.
Oltre a ciò, abbiamo potuto gettarci nel machtmaking casuale per fronteggiare in pochi minuti altri avversari reali, confermando come l’intento di NetherRealm Studios fosse quello di far testare con mano il suo nuovo e peculiare gameplay, sia offline che contro altri giocatori reali. Proprio per questo sono stati messi a disposizione sei personaggi per cominciare a immergersi nel combat system, tra i quali Sub-Zero, Kenshi e Jhonny Cage, insieme a quattro kameo che – come veri e propri elementi di supporto – possono intervenire costantemente durante il combattimento in nostro aiuto, rappresentando in tutto e per tutto il cambiamento più evidente fin da questo test.

Ovviamente la versione finale di Mortal Kombat 1 presenterà anche una più strutturata campagna, imbastita narrativamente con un taglio cinematografico, come assicurato dagli sviluppatori, per proporre sotto nuova luce gli scontri e le rivalità più iconiche della serie.
In due è meglio
Nella sua struttura estremamente classica, dove i confronti tra i guerrieri in tempo reale presentano una precisa distribuzione del layout su schermo, i kameo rappresentano l’aggiunta più interessante e con un potenziale da non sottovalutare. Ovviamente Mortal Kombat 1 offre nella sua formula da picchiaduro un’ottima varietà per attacchi, mosse speciali e abilità di ogni sorta, rigorosamente differenziate per ogni personaggio per sfruttarne tratti peculiari, e con i kameo le possibilità si ampliano a dismisura.

Questi possono essere chiamati in determinate situazioni con la comoda pressione di un grilletto dorsale per partecipare attivamente a una serie di attacchi prolungando la combo, così come bloccare gli assalti dell’avversario e darci un po’ di respiro a seconda dei casi. In determinate situazioni possono anche intervenire autonomamente durante lo scontro in nostro soccorso, rendendo ancora più vari e adrenalinici i combattimenti, anche se rimane qualche piccolo dubbio sul loro effettivo impiego nei match online che potrebbe necessitare di qualche bilanciamento.
Bilanciamento che, ovviamente, potrebbe riguardare alcune piccole correzioni anche per i personaggi principali testati, in attesa di poter approfondire il roster completo. Nel caso di Liu Kang, ad esempio, per quanto effettivamente coinvolgente volare a destra e sinistra per sferrare serie di calci infuocati tanto belli da vedere quanto letali per il nemico, abbiamo notato online un eccessivo utilizzo dei suoi colpi a distanza. In una situazione che enfatizza una certa lentezza nei movimenti dei kombattenti – figlia di una precisa scelta stilistica a favore del realismo che non può incontrare i gusti di tutti i giocatori – esagerare con gli attacchi a distanza può creare qualche grattacapo di troppo.

Per esperti e neofiti
Si tratta ovviamente di considerazioni preliminari su casi estremamente specifici, ed il team ha ancora tempo di intervenire a seconda dei feedback dei fan per eventuali interventi correttivi senza troppi problemi.
Mortal Kombat 1 mantiene tutte le finezze del combat system che permettono un’ampia varietà di approcci ai combattimenti, cercando in egual misura di attirare i neofiti senza offrire un approccio più semplificato. Si tratta di una strada percorribile per invogliare i semplici curiosi a gettarsi nel suo mondo ed esercitarsi a lungo con le varie combo utilizzabili, anche se bisognerà valutare a lavori ultimati la percezione della fetta di videogiocatori che rientrano in questa categoria.
Dal punto di vista tecnico, invece, non vogliamo ancora sbilanciarci, ma possiamo comunque anticipare come il titolo sembri riprendere tantissimo le texture e delle animazioni del predecessore (in Unreal Engine 4), con alcuni miglioramenti già riscontrabili per i danni subiti, così come per le varie Fatality, esagerate e più spettacolari che mai.
Durante le sfide online di Mortal Kombat 1, invece, non abbiamo registrato particolari problemi, sottolineando l’ottimo netcode, mentre per le varie ambientazioni attendiamo di capire se effettivamente la nuova palette cromatica più accesa serve a dare una sterzata più fresca al titolo o vedrà l’aggiunta di arene dalle atmosfere più cupe come nei primi capitoli.

Commento finale
Dopo aver provato la beta di Mortal Kombat 1 abbiamo capito che il gioco ha tutte le carte in regola per segnare un nuovo inizio per la saga. Gli sforzi profusi dal team per bilanciare uno stile più tradizionale con un gameplay che vede nell’aggiunta dei Kameo è la novità più gradita e sorprendente. Ovviamente bisognerà valutare con più calma la portata generale dell’intero progetto per contenuti e qualità, ma al momento questo primo test non fa che aumentare le nostre aspettative.
Pro
– Tantissime mosse e abilità per ciascun kombattente
– I Kameo possono impreziosire gli scontri a dismisura…
– Le fatality sono sempre spettacolari
Contro
– … bisogna approfondire il bilanciamento del roster completo
– Il sistema di movimento più rallentato e realistico potrebbe non accontentare tutti