Fondere i generi più disparati a quello dei roguelite è una delle attività più frequenti per gli sviluppatori indie. È accaduto con gli action, con i card game… perché non sfruttare queste dinamiche anche in una sorta di RTS? Questo per dirvi che abbiamo provato The Unliving, uscito da pochi giorni in early access su Steam. La produzione di Team 17 ad opera di RocketBrush Studios tenta proprio questa strada, mettendoci ai comandi di un negromante che dovrà far resuscitare i morti per compiere la sua missione di vendetta.
Alzatevi lazzaroni!
Fin dall’avvio questo provato di The Unliving ci ha riportato ai tempi di Warcraft 1 e 2, quando i pixel la facevano da padroni e le unità avevano tutte caratteristiche specifiche. In questo caso non si costruiscono strutture e le unità saranno mostri più o meno potenti che, per poter entrare nel vostro esercito dovranno prima essere eliminate. Andando con ordine: in The Unliving muoveremo solo il nostro protagonista attraverso i tasti A,W,S, e D, mentre tutta la gestione dell’esercito avverrà tramite mouse.

Con il tasto destro dirigerete le vostre unità nel luogo del clic, mentre con il sinistro lancerete colpi energetici a distanza o attaccherete corpo a corpo quando il bersaglio sarà vicino. Il realtà la funzione del nostro negromante ricorda quella di Olimar in Pikmin, essendo l’unica unità essenziale per proseguire la partita. Come in Pikmin, scoprirete presto che da solo il nostro non potrà far fronte a tutti i nemici e quindi l’uso dei nuovi “reclutati” sarà fondamentale.

Un esercito molto vario
Da buon roguelite, ogni partita proporrà una mappa sempre diversa, seppur simile per ambientazione e tipologie di nemici. Ogni volta partirete da un cimitero, potendo così subito evocare alcuni alleati che vi aiuteranno già nei primissimi scontri. Sfruttarli e aiutarli in combattimento vi permetterà di far fuori altri nemici che andranno così resuscitati per farli unire al vostro esercito. Tutti questi alleati, essendo non morti, hanno però la brutta abitudine di perdere continuamente energie, impedendoci di ottenere un esercito gigante. Questo decadimento continuo ha però anche un aspetto utile, perché vi permetterà di sacrificare unità per ottenere effetti speciali.

I normali zombie per esempio, possono essere fatti esplodere in una nube dannosa poco prima che vengano uccisi dai nemici. In questo modo otterrete nuovi alleati con il pieno di energie, eliminandone uno che invece era ormai quasi inutile. Le unità quindi, oltre ad avere forza ed punti vita, hanno anche proprietà specifiche quando sacrificate, con esplosioni, frecce guidate, cure, e altre dinamiche che arricchiscono le scelte tattiche.

Cosa si potrebbe migliorare
Esplorando la mappa e sconfiggendo nemici, potrete ottenere dei materiali utili per potenziarvi una volta che avrete esaurito le energie. L’hub principale ospita alcuni NPC che si confrontano con noi di volta in volta. Troverete un trono con cui potenziare le abilità del protagonista e una serie di segni per terra che si andranno ad attivare man mano che sbloccherete i precedenti.
I perks e i bonus attivi e passivi sono numerosi vanno a creare una costruzione per personaggio molto interessante, lasciando anche margini di scelta sul percorso della sua progressione. In quest’area si fa sentire un po’ l’assenza della lingua italiana, visto che i dialoghi e le descrizioni non sono proprio alla portata di tutti. Per chi li capisce, i dialoghi sono spesso sarcastici e divertenti, smorzando l’atmosfera lugubre che caratterizza il gioco. La pixel art semplice ma d’impatto, aggiunge ulteriore colore e dinamicità.

Muovere il negromante di nel nostro provato di The Unliving è semplice ma richiede molta attenzione, poiché sul campo di battaglia accade davvero di tutto. Dimenticarsi di avere un avatar fisico che può essere colpito perché nel frattempo ci si sta concentrando sull’attacco (e di fatto si sta guardando dove punta il mouse) è molto comune all’inizio e sarà il primo motivo di game over durante le partite iniziali. Questo e il caos che si scatena rendono piuttosto complesso e frenetico questo nuovo roguelite che, va ricordato, per ora è disponibile come Early Access.

Di lavoro infatti ce n’è ancora un po’, tra limature alle capacità dei nemici, fino alla spiegazione delle abilità che si potranno trovare avanzando. Inoltre bisogna capire quanti contenuti saranno presenti nel gioco finale, tra ambienti, boss e sbloccabili per potenziarsi. The Unliving è comunque un titolo da tenere d’occhio per tutti gli appassionati di indie con dinamiche roguelite e la presenza di Team 17 resta una garanzia sulla riuscita del progetto. Se volete dargli una possibilità, lo trovate su Steam a circa 17 euro, prezzo già oggi più che giusto.
- – Giocabile e originale
- – Mostri vari, in tanti modi
- – Elementi roguelite forti
- – Ci saranno abbastanza contenuti?
- – Le mappe sapranno variare?
- – Alcune dinamiche saranno un po’ più chiare?