Lo spirito combattivo che non muore mai!
Anche grazie al successo di un’esclusiva PlayStation 5 come Returnal, il genere rougelike ha iniziato ad essere messo sotto una lente d’ingrandimento da un pubblico più ampio, rispetto ai tempi passati dove solo studi Indie se ne occupavano. Recentemente, infatti anche un editore come 505 Games ha voluto puntare su questo genere, grazie anche agli sviluppatori Kids With Sticks che ci hanno portato per ora in versione demo Rouge Spirit.
Ormai non penso di dovere dare ulteriori spiegazioni su come funzioni un titolo roguelike. Si inizia la così detta “Run” senza alcun’abilità realmente speciale, si trovano via via nemici sempre più pericolosi e potenziamenti per incrementare le potenzialità del nostro eroe, creando attorno anche una strategia e talvolta delle sinergie; se saremo abili e fortunati potremo arrivare fino in fondo, in caso contrario ci toccherà ricominciare da zero. All’interno di Rogue Spirit la dinamica è la stessa, ma cosa lo può rendere diverso dai suoi altri fratelli di genere? Ovviamente l’ambientazione, il sistema di progressione del nostro personaggio e le abilità con combact system annesso, durante ogni partita. In questa demo possiamo provare solo un assaggio, ma iniziando già a capire il feeling che ci può lasciare; ci troviamo in un ambiente che richiama molto l’antica Cina con personaggi del tipo ninja o samurai, mentre il nostro personaggio, come già ci fa intendere il titolo, è uno spirito, per l’esattezza il fantasma di un giovane principe, probabilmente ucciso ingiustamente per usurparne il trono. Con l’aiuto di alcuni monaci, al giovane ragazzo viene insegnato come prendere possesso di altri corpi ed utilizzarli per combattere. Le terre di questo reame ormai sono sorvegliate dal più disparato numero e tipo di guardie, ma il nostro principe sarà in grado di raggiungere la fine e riprendere ciò che gli spetta?

Con l’utilizzo di un sistema grafico in 3D il titolo può senza dubbio attirare un pubblico più ampio e allo stesso tempo osare maggiormente per quanto riguarda ambientazioni, modelli di ogni tipo di personaggio, ma anche nell’approccio al combattimento. La nostra versione spirituale non è in grado di attaccare in alcun modo, ma viene utilizzata invece per un approccio stealth: è possibile dunque passare in ogni momento tra versione umana e spiritica, utilizzando quest’ultima per muoversi più velocemente all’interno del dungeon ed evitare anche i nemici, che non sempre saranno in grado di individuarci sotto queste sembianze. La forma umana invece viene utilizzata nel combattimento e ogni corpo di cui prenderemo possesso possiede due abilità d’attacco, la primaria permette di eseguire un semplice attacco, ma può anche essere caricato tenendo premuto il relativo pulsante d’azione, mentre il colpo secondario è una speciale abilità che cambia ovviamente da personaggio a personaggio, come per esempio un attacco rotante, molto utile quando si è circondati. In aggiunta ogni personaggio sarà in grado di bloccare gli attacchi nemici con una sorta di parry, molto tecnica e da utilizzare nel giusto momento, oltre alla possibilità di utilizzare un dash per schivare l’offensiva nemica, ma anche semplicemente per una maggiore mobilità. Sconfitti i nemici che ci si parano davanti i loro corpi inermi rimangono sul terreno per qualche secondo ed è sempre possibile prenderne possesso, per aiutarci nella scelta il gioco ci offre delle statistiche numeriche riguardo a chi ci troviamo sostanzialmente davanti, indicando i parametri di salute, attacco principale e abilità secondaria con delle percentuali di confronto rispetto al corpo che possediamo in quel momento.

Sempre similmente ad altri titoli di questo genere è possibile incontrare nemici di tipo Elite, ovvero più potenti rispetto alla media; infatti, se individuati in versione spirito possiamo osservare un raggio di visione maggiore rispetto ai loro comuni alleati, con anche statistiche decisamente sproporzionate quando ne prendiamo il controllo. Sconfitto un nemico, questo dropperà alcune valute che possono variare tra oro, smeraldi o, se siamo fortunati, delle specie di contratti. L’oro potrà essere utilizzato per acquistare negli shop presenti nel dungeon, ma anche da alcuni personaggi nell’hub centrale, solo se avremo sbloccato l’abilità di conservare oro dopo la sconfitta. Gli smeraldi sono spendibili solo nel monastero principale e ci permettono di potenziare alcune caratteristiche passive, come la questione di conservare oro citata poco fa. I contratti sono molto rari da trovare, ma altrettanto utili, questi infatti vanno riportati a particolari NPC presenti sempre nell’hub e ci permetteranno di sbloccare oggetti utili in combattimento e potenziarli a loro volta tramite l’utilizzo di smeraldi; essendo però contratti, prima di sbloccarli dovremo superare una piccola sfida come può essere l’uccisione di un certo numero di nemici. Ultima postilla per completare il sistema progressivo di una run sono la presenza di particolari obelischi dispersi casualmente, questi una volta distrutti ci daranno una scelta tra tre buff da imporre al nostro personaggi; sostanzialmente molto classici, come l’aumento dei punti vita o il danno dell’attacco primario.

Sostanzialmente Rogue Spirit è al 100% un rougelike tosto e che sa accentuare il fattore di sfida nel giocatore. Le dinamiche non comuni di proseguimento sono il fattore che può attirare principalmente il giocatore, unite ad un livello grafico veramente notevole che rendono il titolo decisamente bello da vedere, se messo in confronto con altri suoi cugini (molto più indie) del genere che puntavano su un comparto pixel art curato. Il titolo è in uscita ad agosto, ma appunto è disponibile una demo gratuita su Steam che vi darà la possibilità di provare tutto ciò. Dategli una possibilità e ricordatevi che la sconfitta e solo un nuovo inizio.
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