Trials of Mana – Hands-on

Provata la demo del remake di Square Enix

La serie Mana, nota in Giappone come Seiken Densetsu, si è saputa distinguere per essere tra le prime ad improntarsi sull’azione, caratteristica insolita per un’epoca dove Dragon Quest e Final Fantasy regnavano con il loro gameplay a turni. Secret of Mana, che è il secondo capitolo, è ricordato come uno dei migliori titoli per SNES, ed ha anche ricevuto un recente remake che però non rende abbastanza giustizia a questa perla. Per questo Square Enix sembra aver deciso di cambiare le carte in tavola per fare le cose in grande e riportare Seiken Densetsu 3, che rimase all’epoca confinato nel solo Giappone, in una forma più moderna e rinnovata, con il nome di Trials of Mana. Inoltre è stata rilasciata una demo che ci permetterà di assaggiare questo remake, dalla quale sarà anche possibile trasferire i salvataggi nel gioco completo.

Il mondo dove vivremo le nostre avventure è stato plasmato dalla Dea del Mana brandendo la Spada del Mana e sconfiggendo i Benevodons, i mostri della distruzione, per poi sigillarli nel Pietre (indovinate un po’…) del Mana. La Dea si è poi trasformata nell’Albero del Mana, da cui la sua energia fuoriesce e si propaga nel mondo. Tuttavia la pace è ormai stata interrotta per mano delle forze del male, intenzionate a risvegliare i Benevodons, e per questo l’Albero del Mana ha iniziato ad appassire e il Mana a dissolversi. Dopo questa premessa, ci vengono presentati i sei protagonisti: Duran, cavaliere di Valsena pronto ad affinare le sue capacità per vendicarne la distruzione, Angela, principessa di Altena scappata per non compiere un rituale mortale sotto la volontà della madre, Riesz, principessa di Laurent che viaggia in cerca del fratello minore rapito nell’assalto al suo regno, Hawkeye, ladro fuggito dalla neonata nazione di Nevarl dopo essere stato ingiustamente accusato di un grave omicidio, Kevin, principe del popolo di uomini-bestia di Ferolia determinato a riportare in vita un suo amico, e Charlotte, nipote del Sacerdote della Luce che va alla ricerca del suo padre adottivo. Al giocatore sarà concesso scegliere tre personaggi, uno principale, che determinerà lo sviluppo della storia e il boss finale, e due secondari che faranno squadra con il primo. La storia procede seguendo le gesta di questi eroi che per un loro motivo saranno diretti alla città sacra di Wendel, dove comprenderanno di dover recuperare la Spada del Mana. La demo si ferma qui con la narrazione, permettendoci di affrontare il primo boss con due dei personaggi scelti, a meno che il terzo non sia Charlotte. La storia si sviluppa tramite cutscene ben realizzate e doppiate, ma è un gran peccato l’assenza della lingua italiana sia per i testi che per il doppiaggio. Di certo però la possibilità di vivere le vicende da sei punti di vista differenti aumenta la rigiocabilità e di conseguenza la longevità.

Passando al lato gameplay, Trials of Mana è un RPG d’azione semplice, dinamico ed energico. Gli scontri iniziano avvicinandosi ai nemici visibili, senza transizioni, che potranno essere colpiti tramite attacchi leggeri più rapidi e attacchi pesanti caricabili, utili anche per distruggere le difese avversarie, che si potranno concatenare per dare vita a combo. Continuando ad eseguire colpi vengono riempite della barre indicate anche da una percentuale per poi fare sfoggio di spettacolari mosse molto potenti. Si può anche saltare per attaccare i mostri volanti e farli cadere a terra e rotolare per schivare i colpi nemici. Ottenendo gli altri personaggi, si potrà cambiare personaggio durante le battaglie. Importante anche il fatto che tutti gli eroi sono diversificati similmente alle classi degli RPG, con risultati come Duran che è forte e resistente ma inutile per quanto riguarda le magie, Angela che è abile nel lanciare incantesimi ma poco avvezza al corpo a corpo o Hawkeye che è un po’ più debole ma più rapido. La progressione però rimane ancora un’incognita: salendo di livello, si guadagnano dei punti da investire in vari parametri che consentono di sbloccare abilità, ma la demo non ci ha permesso di studiare fino in fondo questa meccanica, ed è da approfondire anche il sistema di classi. L’IA è parsa piuttosto buona, sia per i protagonisti che per i nemici, c’è però da dire che la difficoltà, selezionabile tra quattro livelli, risulta piuttosto bassa, e speriamo che sia così solo per questa parte del gioco. Il lato del gameplay sembra piuttosto convincente, soprattutto perché non si limita a riproporre quello della versione SNES ma tenta di rendere Trials of Mana un RPG d’azione più moderno.

Parlando infine del comparto visivo, tecnicamente il titolo è altalenante. Se i modelli dei personaggi e dei nemici sono molto dettagliati e colorati, la stessa cosa non si può dire per i fondali, specialmente per texture non proprio curatissime. Tuttavia, sul profilo artistico è spettacolare, con l’uso di ottime colorazioni addirittura distribuite in maniera molto simile all’originale. Un ultimo appunto riguardante il comparto audio: il gioco è doppiato in giapponese ed in inglese e la colonna sonora è selezionabile sia in versione originale che in remix, risultando molto orecchiabile in entrambi i casi.

Seiken Densetsu 3 è pronto a rinascere con il nome di Trials of Mana e finalmente anche noi occidentali potremo mettere le mani su quello che è considerato tra i migliori videogiochi per Super Nintendo. Resta soltanto da vedere se la difficoltà ed il sistema di progressione riusciranno a soddisfarci, ma le impressioni di questa demo sono molto positive. Il 24 Aprile vedremo cosa Square Enix tirerà fuori dal cilindro e cosa davvero ci racconteranno le storie di questi sei eroi mai giunti prima in Occidente.

Pro
  • – Seiken Densetsu 3 giunge finalmente in Occidente
  • – Gameplay e battaglie intriganti
  • – Lavoro artistico e sonoro ben riuscito
Contro
  • – Difficoltà e progressione da valutare
  • – Alti e bassi tecnicamente
  • – Manca la traduzione in italiano

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