La grafica, reinventata
Durante il Lucca Comics 2018, il team Nvidia, è stato così gentile da portarci a fare un giro dietro le quinte del suo padiglione, in modo da scoprire qualcosa di nuovo sulla nuova scheda grafica, le Nvidia GeForce RTX.
Lo stand, aveva a sua disposizione numerose postazioni e, anche appena entrati e solo guardando, ci è già stato possibile notare la differenza i con prodotti precedenti.
Senza contare che, appena entrati nella struttura, ci ha accolto una bellissima composizione creata in collaborazione con twister da mozzare il fiato.
Ma anche se la scheda e le composizioni sono belle da vedere, la domanda ci è rimasta in testa: come si comporta questa RTX? E che cosa porta di nuovo con sé?
Abbiamo chiesto specificatamente una spiegazione il più semplice possibile riguardo le performance della scheda in modo da poter venire incontro anche ai nostri lettori meno smanettoni, e gli operatori dello stand si sono dimostrati più che felici di raccontarci questo nuovo progetto di casa Nvidia.

La più grande novità è il superamento del sistema di tracciamento oggetti Pascal. Quest’ultimo usa un raggio per tracciare le ombre dei vari oggetti incontrati nella nostra esperienza videoludica, e da questa impronta arriva a generare tutto quello che vediamo del gioco.
La RTX usa invece un sistema Raytracing in tempo reale chiamato Turing che, con un costo di computerizzazione un po’ più alto, usa un sistema multiraggio che permette una resa migliore e, soprattutto, più fluida ed immersiva che alla risoluzione di 4k è semplicemente da urlo.
Essendo una tecnologia nuova, ci è stato segnalato che non tutti i giochi riescono ancora a supportare questo nuovo sistema, ma osservando titoli di primo livello come Shadow of the Tomb Raider e Call of Duty: Black Ops 4, è impossibile negare una differenza palese. Con uno schermo di buon livello, la Nvidia GeForce RTX riesce ad essere quasi 3,5 volte più performante rispetto al modello precedente, e questo si nota subito, anche grazie ad alcuni dettagli tecnici interessanti, come ad esempio il Deep Learning Super Sampling, che permette un ottimo anti aliasing, rispetto anche ai filtri usati dall’azienda in precedenza.

A livello puramente meccanico, non possiamo non citare anche una nuova implementazione Nvidia, ovverosia il lasciarsi alle spalle il sistema di raffredamento a monoventola, per sostituirlo con un nuovo sistema a doppio fan, che riduce notevolmente il surriscaldamento della scheda, mantenendone le prestazioni quindi sempre altissime. Ciò inoltre impatta in modo positivo anche sul risparmio energetico, notizia che farà piacere a tutti quelli che la useranno a lungo.
La parte più interessante è però ovviamente la tecnologia Turing, un vero e proprio balzo in avanti per tutta l’industria videoludica che, come promette la tagline della scheda video, ci porta veramente nel futuro.
Purtroppo i dubbi amletici di cui si è parlato fin dalla presentazione sono ancora presenti: nel caso della RTX 2080 ci si stabilizza su 60fps rocciosi ma non si raggiunge lo standard 4k, mentre nel caso della 2080 TI il 4k e i 60fps sono garantiti per un costo però che supera i mille euro. In generale il gap con le schede della generazione precedente, in termini di definizione e pulizia d’immagine è notevole
L’impressione, sopratutto per quanto riguarda Shadow of the Tomb Raider, è che le nuove schede grafiche di Nvidia sembrano davvero fare egragiamente il loro dovere sopratutto quando si parla di raytracing. Va anche detto però che si tratta di una tecnologia che pur essendo indubbiamente fondamentale per lo sviluppo dei medium videoludico, attualmente non fa urlare al miracolo. Non franitendeteci, il raytracing si vede ma a esaltarci non è tanto ciò che possiamo vedere oggi quanto più il pensiero di cosa potrà portare questa tecnologia per lo sviluppo dei giochi di prossima generazione, rendendo queste schede dei prodotti che guardano davvero al futuro del gaming, con uscite che le supporteranno completamente e con cui potremo davvero vederne delle belle.
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