Age of Empires è uno dei brand più amati per qualsiasi fan nostalgico degli RTS vecchia scuola, capace con una formula piuttosto immediata per l’epoca (1999) di far divertire grandi e piccini per un numero incalcolabile di ore. Proseguendo il percorso che porterà nei prossimi anni all’uscita del nuovo e quarto capitolo, Microsoft continua ad attirare nuovi e vecchi fan rispolverando la Definition Edition del capitolo più amato e giocato su computer, ovvero Age of Empires II. Versione che merita di essere giocata in tutta la sua interezza o facile da dimenticare dopo una manciata di partite?
Age of Empires II: Definitive Edition si rifà il look e sbarca nelle librerie digitali, completo di vecchi e nuovi contenuti single player
Age of Empires II: Definitive Edition, per chi non sapesse ancora di cosa stiamo parlando, è uno strategico in tempo reale che permette di gestire e far progredire una fazione a scelta tra diverse epoche con l’obiettivo di primeggiare sugli avversari sul fronte bellico ed economico. Il titolo raccoglie tutti i contenuti resi disponibili in questi anni; parliamo di 35 civiltà, di cui quattro inedite (Lituani, Cumani, Tartari e Bulgari), e 27 campagne (tre legate proprio alle nuove fazioni) che superano tranquillamente il centinaio di ore da impiegare per il completamento delle stesse. Queste permettono di ripercorrere le incredibili gesta di alcuni tra i personaggi più importanti del Medioevo di ogni continente, passando da Giovanna D’arco ad Attila, senza dimenticare Gengis Khan, Saladino, Ivailo o Montezuma. Niente di particolarmente brillante sul piano della diversità delle situazioni in game, ma risultano tutte a loro modo coinvolgenti e ben strutturate.

Non mancano anche le Battaglie Storiche per ripetere o cambiare le sorti degli scontri campali più memorabili e adattate fin dal 1999 da Ensemble Studios, mentre la novità assoluta è rappresentata da “Arte della Guerra”, ovvero una raccolta di sfide utili per prendere confidenza con alcuni meccanismi più avanzati di gioco, in uno schema logico di “problem solving” che ben amplia il basilare tutorial dedicato dalla Campagna di Scozia con il temerario Wallace. Online invece le partite risultano abbastanza stabili, nonostante qualche freeze improvviso e gli scontri più numerosi che rischiano di affaticare server non privi di incertezze in queste prime settimane. Da menzionare, infine, anche un ricco editor da utilizzare per creare schermaglie e campagne di ogni tipo, aumentando all’inverosimile il fattore rigiocabilità. Ovviamente il gameplay effettivo è rimasto lo stesso che contraddistingueva l’originale: bisogna gestire e raccogliere le risorse presenti sulle mappe, così come costruire abitazioni ed edifici bellici per difendersi, senza dimenticare l’avanzamento tecnologico e la creazione di un nutrito esercito per sconfiggere l’avversario. Qualche piccolo intervento di rifinitura fortunatamente c’è stato sotto questo aspetto, ed è possibile finalmente suddividere e mettere parallelamente in coda tecnologie e unità senza perdere troppo tempo nella loro ipotetica alternanza nella barra di caricamento. Anche le fattorie permettono una gestione più snella e semplificata dei raccolti, così come una comoda selezione dei soldati che finalmente può escludere i civili evitando di buttarli nel mezzo del campo di battaglia.

Essendo comunque un titolo di vent’anni fa, Age of Empires II: Definitive Edition si porta dietro ancora alcuni difetti storici difficili da digerire; gli scontri risultano spesso confusionari e dozzinali, nonostante l’utilizzo di una buona varietà di soldati, e sarà difficile implementare strategie che differiscono dalla semplice tattica della superiorità numerica. Gli stessi spostamenti per eserciti più grandi rischiano di essere ingombranti e macchinosi nelle porzioni di mappa più ristrette, senza dimenticare lo scomodo utilizzo delle catapulte che danneggiano unità nemiche e alleate senza distinzione alcuna nella propria traiettoria. Quest’ultimo aspetto è criticato perché non va in contro ad una scelta logica nell’ottica del realismo, ma perchè rende piuttosto dubbia l’utilità di macchine belliche che possono creare più problemi che vantaggi.

Dove invece Age of Empires II: Definitive Edition convince sotto ogni punto di vista è sul lato tecnico. Graficamente ci troviamo davanti a un lavoro che supera nettamente anche gli sforzi compiuti con il predecessore, dove unità, ambientazioni e soprattutto gli edifici spiccano per la cura dei dettagli quasi maniacale. Questi ultimi brillano esteticamente anche quando danneggiati, rispetto al passato, con le fiamme che divampano e preannunciano un breve crollo nei casi più gravi, enfatizzando le situazioni più intense sul piano visivo. Sparite, ovviamente, anche le sgranature, con un colpo d’occhio generale impressionante già alla risoluzione in FULL HD e che lascia letteralmente a bocca aperta con le texture in 4K.

Age of Empires II: Definitive Edition è il gradito ritorno di uno degli RTS più famosi ed equilibrati dell’ultimo ventennio. Un capitolo imprescindibile per ogni nostalgico appassionato, che nell’attesa del quarto capitolo avrà giusto qualche centinaio di ore (e oltre) da passare in compagnia di questo comodo “ripasso generale”. Tanti contenuti, soprattutto in ottica single player da far provare anche alle nuove generazioni, grazie ad alcune semplificazioni che snelliscono la microgestione, senza però snaturare quella formula base che ha conquistato numerosi videogiocatori. Al netto di alcuni difetti storici imprescindibili, diventa un must-have da possedere nelle librerie digitali per qualsiasi appassionato di strategici in tempo reale.
- – Il ritorno del miglior capitolo della saga di Age of Empires
- – Numerosi contenuti single player
- – Alcuni snellimenti nel gameplay
- – Impatto visivo estremamente curato e migliorato
- – Si porta dietro alcuni difetti storici oggi più difficili da digerire
- – Online fa un po’ fatica

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