Age of Empires IV – Recensione

La Storia spiegata (e giocata) da Microsoft e Relic

Diverse persone reputano la Storia noiosa. Alla fine è solo un elenco di nomi, date e fatti, giusto? Al di là della sua utilità per evitare (si spera) di ripetere errori compiuti in passato, appassionarsi o meno ai fatti che hanno accompagnato l’Umanità dipende moltissimo da come ci vengono raccontati e spiegati. Microsoft e la sua serie Age of Empires ha creato vari capitoli per farci addirittura giocare eventi storici reali e con Age of Empires IV tenta di coinvolgere proprio tutti.

Age of Empires IV è un RTS, ossia un gioco di strategia in tempo reale che si focalizza su eventi storici avvenuti tra l’anno mille e il 1500 circa, Nell’ultimo periodo questa nuova uscita è stata preceduta da diverse Definitive Edition dei precedenti episodi, tra cui l’amatissimo numero due. Age of Empires IV, è bene saperlo subito, non può contare sulla trentina di campagne presenti in quello storico titolo, limitandosi a quattro linee narrative che comunque offrono già una buona varietà. Le fazioni presenti sono in realtà otto, tutte selezionabili fin dall’inizio nella modalità Schermaglia, ma il Sacro Romano Impero, i Cinesi, il Sultanato di Dehli e la Dinastia Abbaside sono ancora in attesa di essere rappresentate da una apposita campagna basata su fatti storici.
Per ora abbiamo la campagna inglese i Normanni, quella francese la Guerra dei Cent’anni, quella mongola ne L’Impero mongolo e quella rusiana ne L’Ascesa di Mosca. In totale ci sono oltre 30 scenari che vi terranno compagnia a lungo, specie se vorrete completarli a difficoltà “difficile”, l’ultima delle quattro presenti. Se già a livello normale c’è da ingegnarsi per conquistare un accampamento che continua a creare truppe per difendersi e a riorganizzarsi con unità sempre diverse, i due più semplici possono tornare utili a tutti quelli che vogliono vivere alcuni momenti storici in modo interattivo, magari anche piccoli giocatori che possono imparare qualcosa di nuovo e interessante, senza incorrere in scene poco adatte alla loro età: i video che spiegano cosa successe in una specifica battaglia e quelli che raccontano dettagli su armi e strutture del periodo sono davvero ben realizzati e sicuramente rimarranno impressi ben più dei classici e poco interattivi libri di testo.

Il gioco si apre con un ottimo tutorial che in una ventina di minuti ci spiega come iniziare a sviluppare il proprio centro cittadino, come impegnare i lavoratori nella racconta di materie prime come cibo, legna, oro e pietre, e come iniziare a costruire il proprio esercito, spiegandoci per esempio l’efficacia dei lancieri contro la cavalleria, piuttosto che quella della cavalleria contro gli arcieri. Forze e debolezze che ci porteranno poi a gestire e creare truppe in base a quelle messe in campo dal nemico. Tutte le fazioni hanno poi particolarità uniche, come per esempio i mongoli che, essendo un popolo nomade, può spostare le proprie strutture per insediarsi in nuove aree più ricche o i rusiani che possono ottenere oro cacciando animali selvatici. Le variabili sono diverse e anche se molte unità di base rimangono bene o male le stesse, altre garantiscono una gestione differente che può spingere a preferire una fazione rispetto alle altre, lasciando comunque il piacere di scoprirle. Il bello delle Campagne presenti è che tutte sono raccontate man mano che procediamo, dandoci indicazioni su come muoverci ma anche narrando fatti storici che coinvolgono nel racconto e fanno sembrare la propria partita una sorta di documentario giocabile.

Va poi sottolineata la rinnovata interfaccia grafica che rende di semplice comprensione la lettura del proprio esercito, potendo selezionare in un colpo solo una specifica tipologia di truppe, così come i lavoratori attualmente inattivi e in attesa di essere assegnati ad una risorsa o ad una costruzione. Questa migliorata interfaccia viene in aiuto dei nuovi arrivati, ma supporta anche i veterani, riprendendo scorciatoie da tastiera ormai consolidate ma offrendo un colpo d’occhio pulito che riesce a mantenere chiara la visuale della partita, lasciando tutte le possibilità strategiche al loro posto. Le icone sono chiare e quando si vuole creare una costruzione basta selezionare un lavoratore per veder comparire un riquadro con tutte le possibilità offerte. Raggiungendo poi specifici traguardi sarà semplice avanzare attraverso le quattro età che possono caratterizzare il nostro villaggio, costruendo edifici storici con differenti abilità e caratteristiche che ci porteranno nuove strutture, unità e potenziamenti.

Parlando di modalità abbiamo notato la mancanza delle Battaglie storiche, ma quello che c’è copre benissimo tutto il resto, e anche qualcosa di più. Oltre alle quattro campagne iniziali a cui speriamo facciano seguito quelle delle altre fazioni già presenti, i nuovi giocatori farebbero bene a cimentarsi nell’area chiamata Arte della Guerra. Qui si trovano alcune sfide che fungono anche da tutorial per capire come funzionano alcune dinamiche non esaminate al primo avvio. Inoltre prevedono anche l’acquisizione di medaglie d’oro, argento e bronzo in base al tempo che impiegherete per completarle e non è impensabile ripeterle per migliorare la propria prestazione. Sempre restando nel campo del giocatore singolo, sono presenti le Schermaglie, partite libere che ci permettono di scegliere una tra le otto fazioni e ci mettono contro un avversario guidato dalla IA. Volendo si possono anche creare partite miste, collaborando con squadre gestite dalla CPU contro altre sempre gestite dal PC. Le Schermaglie sono ovviamente il punto focale del multigiocatore che permette di sfidare altri strateghi virtuali ma anche di allearsi in partite cooperative contro l’intelligenza artificiale, permettendo ovviamente di selezionare il suo livello d’abilità. Potremo poi scegliere anche le mappe da una bella lista che comprende diverse conformazioni e la presenza o meno dell’elemento acquatico e di quello che ne consegue.

Parlando del comparto tecnico, Age of Empires IV fa un salto in avanti impressionante rispetto alle uscite precedenti, Definitive Edition comprese. Ora le mappe appaiono molto più dettagliate, con fazioni che si organizzano in formazioni a nostra scelta e con animazioni che convincono, sia quando si inquadra il gioco dalla distanza, sia quando si zooma su specifiche unità e situazioni. Quando si prova ad indirizzare grosse schiere verso location lontane c’è il rischio che qualche unità si perda nei pressi di ponti o attorno a foreste, ma è raro far marciare le truppe così a lungo senza averne il controllo. Buona anche la stabilità dei server, tenendo comunque presente che le nostre prove sono avvenute quando il gioco non è ancora uscito ufficialmente. Va inoltre segnalato che, pur essendo un gioco che gestisce un gran numero di unità a schermo, abbiamo potuto giocare in 4K anche con una scheda grafica modesta come una RTX 2060, scendendo a qualche compromesso con ombre e dettagli. Il gioco è comunque molto scalabile e gestire la componente grafica è semplice e offre comunque tante belle soddisfazioni. Alcune musiche tornano dal passato ma la loro composizione si adatta al clima più o meno rilassato delle situazioni in cui vi imbatterete. Menzione d’onore per il doppiaggio in italiano che accompagna partite e video esplicativi. Alcuni segmenti rimangono in lingua originale ma i sottotitoli sono sempre presenti.

Age of Empires IV vuole essere un titolo per tutti e, anche grazie alla sua presenza nel Xbox Game Pass per PC non dovrebbe avere difficoltà a coinvolgere anche i nuovi giocatori. I suoi livelli di difficoltà, l’approccio accomodante nel volerci raccontare la Storia e l’apparire come un documentario interattivo che sa comunque mettere alla prova chi vorrà una bella sfida, sono tutti elementi che lo rendono valido per chiunque ami l’argomento e gli strategici in tempo reale. I contenuti presenti al day one sono già sufficienti a coinvolgere per parecchio tempo, ma se in futuro dovessero arrivare nuove campagne e nuove fazioni, come accaduto in passato con i precedenti episodi, potremmo trovarci davanti ad un titolo davvero imperdibile.

Pro
  • – Una parte di Storia, davvero per tutti
  • – Quattro campagne coinvolgenti
  • – 8 fazioni ben assortite
  • – Difficoltà per tutti i gusti
  • – L’elemento educativo è forte e coinvolge
  • – Accogliente verso i nuovi giocatori…
  • – … così come per i veterani
  • – Tecnicamente valido e personalizzabile
Contro
  • – Quantitativamente non può ancora rivaleggiare con i precedenti episodi
  • – Manca la modalità Battaglie Storiche
  • – Qualche problemino tecnico da sistemare

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