Un action (s)catenato per Switch
Mentre tutti erano impegnati ad osservare le mosse della bella assistente Bayonetta che non ne vuole sapere di uscire, Nintendo e PlatinumGames stavano invece realizzando una magia che ha preso il nome di Astral Chain. Che potesse essere un bel action adventure era praticamente scontato visti i giganti in campo, ma che questa nuova IP potesse lasciare tutti di sasso come è poi successo, non era certo scontato. Così, colpevoli di aver giocato in lungo e in largo a questo esaltante action, in barba alle leggi della stampa specializzata che vuole uscire al più presto, ora siamo pronti per raccontarvi perché, se non lo avete ancora fatto, dovreste recuperare questa notevolissima uscita.

Siamo nel futuro e dopo un cataclisma l’umanità rimasta si è dovuta chiudere all’interno di una città chiamata Arca. Quello che gli ignari cittadini non sanno è che la colpa di questo evento disastroso è da imputare alle Chimere, nemici mostruosi che arrivano da un’altra dimensione attraverso dei portali per rapire chi è rimasto. L’unico modo che l’umanità ha trovato per contrastarli è creare dei Legion, ossia Chimere che sono state preventivamente catturate all’interno di speciali armature e poi legate con cuna catena psichica ai pochissimi umani in grado di reggere questo collegamento. L’introduzione, oltre a presentarci il nostro personaggio, selezionabile al maschile o al femminile e leggermente personalizzabile nei tratti, ci spiega ogni cosa in modo esemplare, non solo perché rende subito chiaro ogni cosa, ma perché ci butta nella mischia praticamente subito, con un tutorial adrenalinico e spettacolare. Quello che ne esce già dopo pochissimi minuti sono scene d’azione intense che, aiutate da filmati eccellenti per regia e design degli elementi in campo, non sono che l’antipasto di quello che andremo a vivere continuando a giocare. La narrazione talvolta rallenta, specie nella stazione di polizia che funge da hub, ma grazie a scorciatoie tramite tasti e ad un minimo di dimestichezza, userete questi momenti per organizzarvi prima di ripartire in missione. Il resto si sviluppa in atti che alternano le già citate fasi action ad altre più compassate che obbligano ad un minimo di esplorazione e che talvolta mettono in moto il cervello con alcuni enigmi; il risultato è un’esperienza effettivamente migliore. Senza dirvi nulla sugli avvenimenti, sappiate solo che abbiamo continuato a giocare a ripetizione, tra missioni principali e secondarie, sia per il gusto di combattere, sia per la gioia di veder crescere il nostro personaggio, sia per vedere come si sarebbe sviluppata la vicenda. La cosa fantastica è che tutti questi elementi sono sviluppati alla grande.

Parliamo subito del sistema di combattimento: l’idea alla base del gioco è farvi comandare due personaggi contemporaneamente. Considerando la frenesia dei giochi PlatinumGames la preoccupazione verso questa scelta era più che lecita ma, con un minimo di allenamento, si possono iniziare ad eseguire azioni incredibili. Non illudetevi però perché quello che potrete combinare nelle prime ore è solo la punta dell’iceberg in un combat system complesso e sfaccettato che richiede molta dedizione per essere padroneggiato al massimo. Diventare dei maestri non è necessario per raggiungere il finale, ma vi verrà molto utile sia per il ricco endgame, sia per le difficoltà più alte e per l’ottenimento degli immancabili voti alla fine di una sfida. Inizialmente ho trovato strano affidarmi al grilletto destro per attaccare con l’arma per il corpo a corpo, così non trovare un tasto dedicato al salto, ma pian piano tutto è andato al suo posto grazie all’arrivo e all’utilizzo dei Legion. Queste creature presenti in cinque variabili, possono essere richiamate sul campo di battaglia per farle attaccare autonomamente i nemici nelle vicinanze. Siccome però sono legati psichicamente al protagonista, solo all’inizio saranno semplici aiutanti, diventando via via armi aggiuntive da lanciare contro i nemici, da utilizzare per farsi tirare verso di loro, da muovere intorno al nemico per bloccarlo avvolgendolo con la catena e per ultimare le combo che eseguirete con ulteriori colpi in sincrono. Il bello è che le idee profuse verso questa collaborazione non finiscono affatto qui e anzi di moltiplicano in base al tipo di Legion che starete usando al momento, permettendovi anche di cambiarlo al volo durante l’azione. Fatevi un giro al centro di addestramento della Centrale di polizia non appena sarà disponibile per capire quanto tutto quello che avete fatto fino a quel momento, già spettacolare, sia stato solo un rozzo utilizzo di quello che questo combat system prevede.

Le possibilità si amplieranno ulteriormente quando inizierete a potenziare il vostro arsenale, Legion compreso. Oltre a rendere migliori le armi come il manganello e la pistola innanzando le statistiche e possibili effetti extra come in un vero e proprio GDR, oltre che sbloccare anche ulteriori dispositivi come per esempio un potente spadone, ogni Legion che sbloccherete procedendo con la trama potrà essere potenziato usando materiali che troverete durante i combattimenti o completando speciali obiettivi interni al gioco. Attraverso un albero delle abilità ricco di sbloccabili potrete trasformare il vostro Legion attraverso vari livelli di potenza, rendendo l’efficace aiutante dell’inizio una vera macchina di distruzione. Inoltre è utile sapere che anche se il primissimo Legion che otterrete è quello più flessibile, gli altri che arriveranno saranno utili per aprire zone segrete anche in missioni già completate (e quindi rigiocabili), ma anche per affrontare alcune tipologie di nemici per cui sembrano essere fatti apposta. Le Chimere volanti per esempio saranno una passeggiata con il Legion Arco, mentre quelli più corazzati avranno il loro bel da fare per difendersi dai poderosi colpi del Legion Possente. Il numero e le variabili dei nemici è poi molto alto, garantendo una varietà notevole agli scontri e richiedendo una grande adattabilità da parte di noi giocatori. Tutti i Legion che otterremo saranno potenziabili e potranno equipaggiare abilità che andranno ad influire sulle loro statistiche, potendo quindi renderne più potente uno o velocizzarne uno che invece sarebbe normalmente più lento. Questo sistema spinge un po’ sul grinding di oggetti e materiali, ma non è assolutamente necessario se non per chi vuole ottenere il massimo dal gioco.

Arrivati al comparto grafico e sonoro bisogna fare un applauso generale. Il comparto tecnico è notevole anche senza soffermarsi sul fatto che sia una produzione che gira sull’hardware di Nintendo Switch, chiarendo ancora una volta quanto possa fare questa piccola console quando sfruttata da team abili. Il gioco scorre fluido sia in versione portatile che in versione docked, con modelli poligonali che mostrano personaggi che sembrano usciti fuori da un anime di altissima qualità, con i Legion e le Chimere dettagliati e dal design assolutamente sopraffino. Valide anche le ambientazioni che, pur contando due sole variabili, sono perfette per raccontare la storia e per ospitare tutta l’azione che troveremo. Il gioco è doppiato sia in inglese che in giapponese, lasciando a voi la scelta della lingua da ascoltare, mentre tutti i testi sono stati tradotti in un ottimo italiano. Notevole, incalzante e ispirata poi la colonna sonora, composta da oltre sessanta pezzi che vanno dall’onirico all’heavy metal, fondendo talvolta più elementi e creando un mix unico e speciale. Piccola nota anche sulla cooperativa locale, possibile dividendosi i Joy-con e i ruoli con un giocatore che muoverà e combatterà con il protagonista e il secondo che invece gestirà il Legion che resterà comunque automatico nell’attacco ma che potrà essere direzionato e potrà effettuare attacchi combinati. Una buona aggiunta seppur il gioco sia stato pensato per il single player.

Astral Chain è un’altra uscita imperdibile per chiunque possieda un Nintendo Switch. Se aspettate Bayonetta 3, qui non troverete solo un modo per ingannare l’attesa, ma un’alternativa riuscitissima che vi farà dimenticare la sexy strega grazie ad un mondo complesso e dal design sopraffino. Il combat system originale e profondissimo, così come il potenziamento e la personalizzazione di gadget e dei magnifici Legion, si adattano alla perfezione alle tante nature delle Chimere, rimanendo rigiocabile in molti modi anche dopo essere stato completato. Un gioco lungo e appassionante che ha come unico limite evidente una telecamera non sempre perfetta. Se c’è un motivo per cui in molti sperano già in un seguito e magari in un anime dedicato, lo scoprirete giocando ad uno dei migliori titoli di 2019.
- – Combat system eccellente
- – Storia appassionante
- – Legion e Chimere sono favolosi
- – Stile a tonnellate
- – Endgame ricco
- – Grafica e sonoro spettacolari
- – Telecamera non sempre sul pezzo
- – Un po’ di grinding ma solo per i completisti
