BlazBlue: Cross Tag Battle – Recensione

Quando si parla di picchiaduro in maniera generalista i primi nomi a saltar fuori sono sempre i soliti, ma quando si interroga qualche giocatore più esperto è facile che la lista si espanda con i titoli prodotti da Arc System Works. Lo sviluppatore giapponese si è fatto una nomea di gran rispetto con serie come Guilty Gear BlazBlue, uscite spesso molto tecniche che hanno accontentato lo zoccolo duro dell’utenza. Dopo il recente Dragon Ball FighterZ si devono però essere accorti che aprire i loro giochi ai neofiti è possibile e ora provano a raggiungere nuovamente l’obiettivo con BlazBlue: Cross Tag Battle, picchiaduro che mischia insieme ben quattro diverse serie per portarci combattimenti veloci e spettacolari, senza però rinunciare alla profondità.

Facendo un po’ di presentazioni, oltre all’ovvio BlazBlue, il cui nome compare anche sulla scatola, che porta con sé ben 10 personaggi, troviamo Persona 4 Arena Under Night In-Birth con 4 lottatori ciascuno e infine RWBY che ne presenta solo 2 (ma altri 2 sono scaricabili gratuitamente). Il totale di 20 personaggi (a cui si aggiungono i 2 gratuiti) è discreto seppur non enorme, ma potrete raddoppiarlo attraverso alcuni DLC, alcuni già in vendita e altri in arrivo nei prossimi mesi.

Questa pratica che farà infuriare chi avrebbe voluto un gioco completo fin da subito non deve però preoccuparvi: il gioco base con i 20 protagonisti è in vendita a circa 40 euro e il Season pass con tutti i contenuti presenti e futuri costa appena una quindicina di euro (16,99 sull’eShop di Nintendo Switch). Per farla breve, con il prezzo di un gioco standard potrete acquistare l’esperienza completa, scegliendo anche di iniziare a divertirvi con la versione “liscia” e poi acquistare il resto non appena sarete pronti. Chi avrebbe voluto trovare tutto nel gioco fisico non ha tutti i torti, ma visto quanto è successo con Street Fighter V e i suoi costosissimi Season Pass da 6 personaggi, non possiamo proprio lamentarci.

Fatta questa premessa doverosa, parliamo un po’ del gioco: BlazBlue: Cross Tag Battle è un picchiaduro 2D ad incontri che prevede il combattimento tra due squadre composte a loro volta da due guerrieri. Per vincere bisogna sconfiggere entrambi i lottatori avversari, usando i colpi speciali e le super mosse che la ricca list move ci mette a disposizione. Prima parlavamo di una notevole apertura nei confronti dei giocatori meno esperti e questo viene evidenziato dalla presenza di alcune combo automatiche eseguibili con i principali tasti d’attacco: premerli in sequenza avvierà una combo automatica che sferrerà alcuni colpi anche piuttosto spettacolari. Con un terzo pulsante frontale si esegue un colpo combinato insieme al proprio partner e con il quarto si esegue lo scambio, mettendo in panchina il guerriero che si stava usando e facendogli anche recuperare un po’ di preziosa energia. Chiude la lista dei tasti principali il dorsale destro che invece chiama il partner per fargli usare una mossa speciale e farlo poi tornare in panchina. La difficoltà d’esecuzione delle mosse speciali è anch’essa stata livellata verso il basso, con la stragrande maggioranza di colpi che si eseguono attraverso rotazioni dal basso verso destra o sinistra, più alcune che richiedono la pressione di due tasti contemporaneamente.

Ovviamente non può mancare un completo tutorial che spieghi ogni aspetto fin nel minimo dettaglio, ma affrontandolo ci si accorge che dietro a questa semplicità si nasconde comunque un gioco molto più profondo e tecnico. Tra ukemi, scatti, colpi da eseguire per interrompere una combo, mosse aeree, colpi finali e molto altro, ci si accorge che il gioco permette una crescita delle proprie abilità molto fluida, dando la possibilità ad un nuovo arrivato di raggiungere altissimi livelli competitivi se avrà voglia e tempo da dedicargli. Questa possibilità raggiunge il suo apice grazie alla modalità online, funzionale e discretamente popolata. Il contraltare è che la popolazione che stanzia sui server è spesso agguerritissima e questo potrebbe frenare gli entusiasmi dei giocatori alle prime armi. Per loro sono comunque presenti alcune modalità per giocatore singolo.

Le modalità offline sono apparentemente parecchie, ridimensionandosi lievemente quando si scopre la loro natura. La prima chiamata Episode mode prova a dare un senso all’incontro di questi quattro mondi, creando combattimenti che variano le parti in causa e facendoci lottare con e contro diverse formazioni. Senza aspettarsi una trama che abbia granchè senso, questa modalità fa il suo lavoro e ci introduce al gioco in modo graduale; l’unico suo difetto sta negli intermezzi tra uno scontro e l’altro, composti da immagine statiche accompagnate da dialoghi in stile fumetto. C’è il doppiaggio sia in inglese che in giapponese (a quanto pare dovrebbe prima o poi arrivare anche la traduzione italiana dei testi che però attualmente è assente…), ma questo spezza un po’ il ritmo di una modalità comunque piacevole se presa a piccole dosi. Per chi vuole combattere senza pause ci sono la modalità Versus che permette di affrontare la CPU scegliendo sia i propri personaggi, sia quelli da affrontare, e quella Survival che scelto il nostro team, lo metterà davanti a scontri sempre più ardui con un po’ di energia rigenerata tra uno scontro e l’altro. Chiudono la carrellata il tutorial denominato Tactics in cui possiamo imparare le basi, affrontare alcune sfide ma anche conoscere uno specifico lottatore attraverso un percorso fatto di mosse speciali e combo, e la modalità Training in cui fare pratica liberamente contro avversari inermi o comunque programmabili. Ovviamente non manca la possibilità di sfidare un amico, ma non è contemplata la possibilità di cooperare nello stesso team, probabilmente per permettere di gestire al meglio i velocissimi scambi che avvengono nella propria squadra.

Artisticamente BlazBlue: Cross Tag Battle è un gran bel vedere, ma bisogna mettere in conto che gli sprite dei personaggi non sono stati rifatti da zero, bensì sono stati riciclati da uscite meno recenti. Questo significa che su un pannello televisivo in HD, senza scomodare i 4K, a facile vedere i bordi “seghettati” dei protagonisti fosse solo perché si muovono su sfondi molto ben ricreati. Se superate il primo impatto (che è tutt’altro che tragico!), tutto il resto funziona a meraviglia, stupendovi grazie ad una cura dei dettagli che ha pochissimi concorrenti in questo ambito. Le musiche sono poi eccellenti e, come chicca bonus, se acquistate il gioco in versione fisica troverete anche un mini CD contenente alcune tracce musicali. La qualità dei match online dipende come sempre dalla vicinanza del vostro avversario e dalla qualità della connessione, ma il netcode è solido. Infine qualche considerazione sulla versione Switch: sulla piccola console di Nintendo BlazBlue: Cross Tag Battle dà il suo meglio, risultando giocabile anche in modalità portatile. Giocato con un Pro controller e avendo una croce direzionale “intera” si agisce meglio su di essa, ma anche in portabilità ci si diverte senza problemi. Inoltre sul piccolo schermo della console sparisce anche il difetto grafico delle scalettature sui personaggi, rendendo possibile il sogno di avere un picchiaduro completo e riuscito anche in versione portatile.

BlazBlue: Cross Tag Battle non diventerà famoso come altri picchiaduro, ma la colpa non è sicuramente sua. Oltre al prezzo competitivo e ad una serie di DLC davvero a buon mercato, c’è un beat’em up accomodante per chi vuole iniziare a conoscere questo genere e al contempo tecnico per divertire gli appassionati. I comandi e alcune dinamiche saranno anche semplificati rispetto al solito, ma non sarà un problema adattarsi a queste modifiche. I suoi unici difetti sono riscontrabili in una community online non molto ampia ma tremendamente agguerrita e nella mancanza di un classico Arcade mode per il giocatore singolo. Il resto funziona benissimo e potrebbe anche farvi scoprire alcune serie meno celebri ma non per questo meno riuscite.

Pro
  • – Gameplay scalabile in base alle proprie capacità
  • – Molte possibilità sia in attacco che in difesa
  • – Gioco + DLC al prezzo di un gioco standard
  • – 20 personaggi (+ 20 con il DLC) molto diversi tra loro
  • – Soundtrack notevole
  • – Ottimo su Nintendo Switch, specie con un Pro Controller)
Contro
  • – Manca un classico Arcade mode
  • – Community online non popolatissima ma estremamente agguerrita
  • – Sprite riciclati da vecchi capitoli e un po’ pixellosi sulla TV

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