L’Est incontra il West
Chi conosce Borderlands sa che il panorama classico per la serie è sempre stato il deserto arido di Pandora, location particolarmente vicina al genere western che abbiamo visto in un sacco di film. Se quindi tu, Gearbox, mi vai a creare un DLC che mi porta ad aiutare una cittadina e il suo sceriffo, non dovresti inventarti qualcosa di incredibile per rendere questa nuova avventura degna di essere vissuta? Per fortuna lo sviluppatore è d’accordo con noi e quindi ha scelto di realizzare il suo terzo DLC per Borderlands 3, Taglia di Sangue, con rinnovato entusiasmo e tante ottime idee, rendendolo uno dei migliori mai prodotti, anche superiore al precedente Armi, amore e tentacoli che tanto mi era piaciuto.

Anche stavolta potrete attivare il DLC fin dalla schermata principale, giocandolo sia con un eroe già potenziato (come ho fatto io con FL4K), sia con uno tutto nuovo. L’introduzione è doppiata e sottotitolata in italiano ma l’avventura è attualmente solo in inglese, con i sottotitoli in italiano ogni volta che parte una battuta specifica dell’espansione. Il risultato attualmente è strano visto che il vostro personaggio parlerà talvolta in italiano quando deve fare un commento sul combattimento in corso, mentre in inglese quando si rivolgerà ai PNG che fanno parte dell’avventura su Gehenna, il pianeta su cui si svolge l’azione. È probabile che il doppiaggio sia stato rallentato, se non frenato, dall’epidemia di COVID-19, ma dovrebbe comunque riprendere ed essere completato con un prossimo aggiornamento. Anche così, con i sottotitoli, il DLC è estremamente godibile quindi non preoccupatevi troppo di questo momentaneo inconveniente.

Arrivando all’espansione vera e propria, sul pianeta Gehenna c’è uno sceriffo di un villaggio sperduto che viene puntualmente assediato dalla banda degli Indiavolati, gruppo che sembra puntare ad una misteriosa pietra che risiede al centro del paese. Di mezzo c’è anche una fantomatica Ditta che sembra aver abbondanato il pianeta in seguito a esperimenti non proprio convenzionali. Scegliendo di rispondere alla taglia emessa dallo sceriffo sugli Indiavolati, arriverete sul pianeta e vi troverete a combattere in fretta contro una serie di nemici inediti che comprendono anche una sorta di dinosauri non propriamente amichevoli. Il gameplay sarebbe quindi fatto e finito, se non fosse che Gearbox ha scelto di inserire ulteriori variabili che rendono più freschi i soliti scontri. Sono infatti stati inseriti elementi dalle svariate proprietà che per esempio ci fanno spiccare grandi salti, altri che se fatti esplodere corrodono chi gli era vicino, l’Erbagiuda che mette i nemici gli uni contro gli altri ed infine alcuni teletrasporti che ci fanno attraversare istantaneamente alcune aree, velocizzando gli scontri. Tutte queste caratteristiche, nessuna esclusa, sarebbero belle da trovare anche nella futura e ultima espansione, così come in un nuovo e inedito capitolo, giusto per farvi capire quanto bene funzionano e quanto mi sono piaciute.

L’altra cosa notevolissima è il comparto artistico. Volendo raccontare una storia da “vecchio west” è lecito aspettarsi location che lo richiamino a più riprese, ma siccome siamo nella saga di Borderlands c’è anche spazio per l’inaspettato. Qui, probabilmente prendendo ispirazione dal mitico I sette Samurai di Kurosawa, si sceglie di fondere lo stile giapponese con quello western creando per esempio un villaggio sul cui picco si staglia un ciliegio. Anche le strutture sono un incrocio tra le vecchie assi del far west e alcune colonne e soprattutto tetti spioventi tipici del Sol Levante. Il risultato, anche se non ci farete molto caso durante le sparatorie, è davvero riuscito, anche grazie ad una colonna sonora che crea tipiche melodie western suonandole però con campane e strumenti giapponesi. Non manca poi nemmeno l’ironia, ingrediente fondamentale per Borderlands, ma invece che cercare di essere divertente in ogni momento, in Taglia di Sangue c’è la voglia di risultare pungenti e spassosi quando serve, riuscendo anche a stupire maggiormente il giocatore che non si aspetta una battuta in ogni momento.

Taglia di Sangue è un altro grande DLC di Borderlans 3, con nuove armi da recuperare, nuovi mezzi da cavalcare e nemici da combattere. La storia funziona e, anche se non si può considerare molto lunga (si completa in circa 5 ore, lasciando però da parte le missioni secondarie e diversi segreti), intrattiene e soprattutto regala alcune modifiche al gameplay standard che non mi dispiacerebbe ritrovare in seguito. Con appena tre livelli in più aggiunti al level cap, si poteva fare qualcosa di meglio in questo senso ma la progressione è assicurata. Inoltre ci sono anche alcune nuove attività da fare nell’end game, quindi è sicuramente un buon modo per passare ancora un po’ di tempo nel pazzo mondo di Borderlands, in attesa del quarto e ultimo DLC che chiuderà questo riuscito Season Pass.
- – Una nuova bella storia
- – Nuove armi, nuovi nemici, nuove mappe
- – Riuscito mix East – West
- Alcuni elementi nel gameplay arricchiscono gli scontri
- – Relativamente breve
- – Solo tre livelli extra per il level cap
- – Dialoghi ancora in inglese (ma verranno tradotti)

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