Call of Duty: Modern Warfare II – Recensione

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Se Call of Duty è un brand entrato nei cuori degli appassionati di FPS lo si deve principalmente al marchio di Modern Warfare. I tre titoli originali creati da Infinity Ward, sono piaciuti sia a chi apprezza campagne single player cinematografiche, sia a chi desidera sessioni online frenetiche. Temevamo però il ritorno al passato con veri e propri reboot, ma il Modern Warfare del 2019 era riuscito a sorprenderci in positivo. Adesso, però, è arrivato il compito più difficile. Call of Duty: Modern Warfare II rischia di rimanere schiacciato tra un valido predecessore e un secondo capitolo amatissimo. Vediamo se sarà riuscito a ritagliarsi il proprio spazio in questo affollato genere.

Bentornato Ghost

La campagna di Call of Duty: Modern Warfare II riprende dalla fine del precedente reboot e si distacca nettamente da quella dell’originale del 2009. Faremo ufficialmente la conoscenza della Task Force 141, squadra che comprende personaggi illustri come il Capitano Price, Ghost, “Soap” MacTavish e Gaz.

Stavolta affronteremo ben 17 missioni in giro per il mondo per sventare i folli piani di un gruppo terroristico del Medio Oriente. Nel mezzo, non mancano nemmeno cartelli messicani della droga e alcuni separatisti russi.

Incursione al chiar di Luna… ricorda qualcosa?

La campagna richiede 6 ore scarse per essere completata a difficoltà normale, ma va segnalato lo spropositato numero di situazioni che andremo ad affrontare. Dagli assalti frontali, alle incursioni più stealth, saranno numerosi i rimandi a missioni iconiche del passato. Non manca qualche piccola trovata narrativa e di gameplay che è riuscita a sorprendere persino noi.

Non è tutto oro ciò che luccica, però. La campagna del nuovo Call of Duty: Modern Warfare II non è riuscita a stupirci come aveva fatto il primo reboot, se non in casi isolati. Probabilmente la scelta del team di abbandonare le tinte a tratti dark e molto più serie del Modern Warfare del 2019 non ha pagato. L’esperienza è ugualmente frenetica, ma forse troppo hollywoodiana e a tratti molto stereotipata.

Rimangono alcune buone idee per approfondire personaggi come Ghost e MacTavish, ma la qualità raggiunta dal primo Modern Warfare penzola sulla testa di questo secondo capitolo come una Spada di Damocle.

Alcune missioni in particolare evidenziano la cura per il comparto estetico, ma durano troppo poco.

Il gameplay della campagna di Call of Duty: Modern Warfare II

Dal lato del gameplay, la campagna di Call of Duty: Modern Warfare II presenta diverse piacevoli idee. Ci sono missioni che chiedono di sfruttare materiali di fortuna per sopravvivere, così come altre propongono folli inseguimenti sui veicoli. Inoltre abbiamo particolarmente apprezzato la possibilità di sporgerci leggermente dai ripari con un comodo tasto, per sparare e ripararci con naturalezza. L’IA invece inciampa soprattutto durante le fasi stealth e avrebbe meritato un lavoro di maggiore qualità.

Fanno un gradito ritorno anche le missioni in cooperativa, che aggiungono varietà e aumentano il livello di sfida. In questo momento sono solo tre, ma presentano un’elevata rigiocabilità, soprattutto se affrontate con amici fidati con i quali coordinarsi tramite cuffie. Per ora sono una buona aggiunta ma non raggiungono la complessità e la giocabilità della modalità Zombie. I problemi dell’IA riguardo le fasi stealth qui si fanno sentire molto più che nella campagna. L’uso dei veicoli invece è interessante e le mappe sono discretamente ampie, ma questa modalità rimane la parte più debole di questa uscita.

Il nuovo approccio più hollywoodiano per la narrazione convince, ma non quanto sperato.

Vincere round dopo round in Call of Duty: Modern Warfare II

Nel comparto multigiocatore PvP di Call of Duty: Modern Warfare II troviamo il cuore dell’esperienza, plasmata per essere apprezzata dalla numerosa community di appassionati.

Il time to kill è stato radicalmente abbassato, favorendo partite frenetiche dove la prontezza dei riflessi e le abilità con il pad sono fondamentali. In netta contrapposizione sono state sistemate scivolate e salti che nei precedenti capitoli venivano usati eccessivamente durante le sparatorie. Per raggiungere lo scopo, sono stati appesantiti gli operatori, ora con animazioni di movimento più articolate.

Abbiamo particolarmente apprezzato questa scelta poiché, sul fronte online, Call of Duty: Modern Warfare II supera la qualità del precedente reboot. Lo fa fruttando la stessa ottima base di partenza ma la amplia con numerosi accorgimenti.

Le varie mappe PvP sono ricche di dettagli e valorizzano le sparatorie sulla medio-breve distanza.

Per quanto riguarda le modalità disponibili, tutti gli appassionati ritroveranno la ricca varietà di opzioni che hanno imparato ad amare negli anni. Dal Deatmatch a Squadre, passando per Uccisione Confermata fino a Conquista, giusto per citarne alcune, con il ritorno anche della modalità Guerra Terrestre che presenta mappe più grandi e con i veicoli a farla da padrone.

Novità e personalizzazioni

Due piacevoli novità in ambito PvP sono la modalità in terza persona e la modalità Invasione. Abbiamo provato la terza persona senza grandi aspettative, ma si è dimostrata un’ottima aggiunta. Apporta diverse novità nelle meccaniche di gioco e il gunplay si rivela estremamente piacevole. La speranza quindi è che venga adeguatamente supportata anche in futuro. La modalità Invasione invece, propone un’esperienza PvEvP su larga scala, con numerosi bot e veicoli. Si dimostra quindi ideale per livellare le varie armi presenti senza dover pensare troppo.

Le partite in terza persona sono una piacevole (ri)scoperta.

Focalizziamoci ora sul sistema di progressione legato al multigiocatore di Call of Duty: Modern Warfare II. Abbiamo particolarmente apprezzato il nuovo layout dedicato, con voci e interfacce costantemente consultabili prima e dopo ogni round. Questa soluzione è legata al sistema di personalizzazione delle armi da fuoco più stratificato e vario visto in un Call of Duty. Considerando la presenza di 50 armi fin dal day one, tutte personalizzabili, ogni giocatore troverà il proprio equipaggiamento ideale.

Abbiamo qualche dubbio, invece, sul nuovo sistema legato ai perk, divisi in più categorie e attivabili progressivamente in partita, a seconda del proprio rendimento. Per una loro implementazione libera nel nostro equipaggiamento sarà necessario guadagnare un sacco di punti esperienza. Durante le prime ore quindi, dovremo fare affidamento su combinazioni predefinite di queste abilità.

Comparto tecnico

Il lavoro svolto dalla software house sul fronte tecnico di Call of Duty: Modern Warfare II è sicuramente buono. Rimane qualche tentennamento riguardo le esplosioni e il livello degli asset, poco vari per le ambientazioni al chiuso. Infine, come già detto, non aspettatevi nulla di particolare dalla IA, capace di creare problemi specie nelle missioni Cooperative. Durante il nostro test su Xbox Series X abbiamo notato numerose opzioni grafiche selezionabili dal menù apposito. Si può scegliere per esempio tra risoluzioni in 2K o 4K, capaci di far splendere le scene d’intermezzo quanto i giochi di luce. Il frame rate si è poi dimostrato stabile in quasi tutte le situazioni, cedendo qualcosina solo in momenti estremi. Buone le musiche e validissimi gli effetti sonori delle armi, così come il doppiaggio in italiano.

La personalizzazione delle armi è pressoché infinita.

Commento finale

Call of Duty: Modern Warfare II si conferma come un reboot soddisfacente sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo. La campagna evidenzia i numerosi sforzi di Infinity Ward per realizzare una proposta varia e dal ritmo elevato, mentre il multigiocatore si conferma ricco di opzioni. In entrambi i casi però non mancano i dovuti compromessi. Parte invece in sordina la modalità Cooperativa, sperando che possa ampliarsi e migliorare, specie riguado l’IA nemica. In attesa di capire gli sviluppi futuri con l’approdo del nuovo Warzone 2.0, questo COD piacerà a tutti gli appassionati di FPS in PvP.

Pro
  • – Reboot rispettoso dell’originale e dei suoi fan…
  • – Il solito solidissimo gunplay, con qualche piccolo accorgimento
  • – Tante modalità per il PvP
  • – La modalità in terza persona ha potenziale
  • – Alta personalizzazione di armi ed equipaggiamento
Contro
  • -… ma la narrazione perde l’effetto wow del precedente reboot
  • – Time to kill così basso che potrebbe non piacere a tutti
  • – Qualche dubbio nella gestione di perk e abilità

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