Il vero calcio spettacolo
È impossibile iniziare a parlare di Catpain Tsubasa senza parlare dell’anime che ha fatto compagnia ai pomeriggi di chi è vissuto negli anni 80. Conosciuto da noi come Holly & Benji, il manga di Yoichi Takahashi poi convertito in anime è una opera del periodo che non ha mai avuto una trasposizione con i controfiocchi, superata da nomi più celebri per i giovani lettori come ONE Piece, Naruto, Dragon Ball e via dicendo. Per questo chi è cresciuto a tiri della tigre e catapulte infernali ha sperato che questa fosse la volta buona, specie perché Captain Tsubasa Rise of New Champions arriva su console e PC con una potenza tale da poterci finalmente portare sui campi ovali di questo famosissimo manga sportivo.

La prima cosa da sapere è che io non gioco ai giochi di calcio. Anzi, io il calcio non lo seguo nemmeno. Un vostro “chissene frega!” sarebbe più che lecito se non fosse che lo ritengo utile per farvi capire che nonostante non mi appassioni questo sport, ho adorato giocare con Captain Tsubasa. Il calcio proposto, pur presentando giocatori e squadre che giocano alle scuole medie, farebbe impallidire qualsiasi campione miliardario del mondo reale, con giocate incredibili, anche individuali, che però non sono mai banali. Anzi, qualsiasi giocata che riesca ad allontanarsi dal centro campo diventa istantaneamente epica grazie a dinamiche improponibili in altre uscite più “normali”. Abbiamo quindi un gioco di calcio arcade, ma il suo non essere simulativo non deve essere visto come un ostacolo, bensì come un punto distintivo vista la cura che mette nel replicare le gesta di questi piccoli campioni in campo. Inoltre fa specie trovare molti pulsanti sul controller che fanno esattamente le stesse cose che farebbero in FIFA o PES, con passaggi rasoterra, filtranti e alti, oltre all’ovvio tiro. Le possibilità di giocare secondo le regole del calcio vero non sono mai messe in discussione, ma le situazioni che si vengono a creare sono il sogno proibito di ogni amante del manga e dell’anime.

Iniziare a giocare è questione di un attimo, visto che i pulsanti rispondono a quello che ci si aspetterebbe. Vi accorgerete della differenza quando al primo contrasto vedrete il vostro giocatore finire per aria senza che l’arbitro dica una parola. Questo perché i falli non esistono ed eseguire entrate assassine è all’ordine del giorno. Per evitare di perdere palla è stato pensato un sistema semplice ma a cui bisogna prestare attenzione: grilletto e dorsale destro servono per dribblare e scattare quando si ha la palla, ma ad entrare in scivolata ed effettuare un contrasto con le spalle quando si è in difesa. Il dribbling vince la spallata, mentre lo scatto vince la scivolata. Con questo sistema semplice nell’esecuzione ma che richiede ottimi riflessi, si giocano i contrasti e le volate verso la porta avversaria, considerando che queste azioni vanno ad intaccare la barra dello spirito che si ricarica con il tempo o riuscendo a vincere questi duelli. Questa stessa barra è poi quella che permette i supertiri, colpi speciali che indeboliranno il portiere. Se lo spirito per difensori, centrocampisti e attaccanti è un valore che si ricarica, per il portiere è sempre e solo in discesa, rigenerandosi solo dopo un gol subito o tra la pausa tra il primo e il secondo tempo. Bombardare l’estremo difensore con colpi di ogni tipo è la soluzione migliore, ma considerate che anche normali tiri possono sgranocchiare un po’ della sua energia, nel caso un suo compagno stia per togliervi la palla.

Le dinamiche di gioco sono difficili da spiegare ma riescono ad essere coerenti sia con il mondo del calcio reale, sia con lo spirito del manga. Per assaporare al massimo questa fusione, gli sviluppatori hanno creato diverse modalità, con anche dinamiche in grado di prendere in prestito l’idea delle carte da comprare, ma solo con monete di gioco ottenute (niente microtransazioni per fortuna!). Intanto vi aspetta la modalità Viaggio che in realtà si divide ulteriormente in due parti. Come suggerisce il gioco stesso, per iniziare conviene partire con Episodio Tsubasa che ci farà ripercorrere l’avventura della Nankatsu (nella versione italiana Newteam) al torneo delle scuole medie. Nel mezzo ci aspettano diverse scene narrate, altre direttamente in campo e anche alcuni tutorial che ci spiegano come iniziare a giocare. Fatto quello è il momento di passare all’Episodio New Hero, cuore pulsante del gioco grazie alla possibilità di creare un proprio giocatore, scegliendo il suo ruolo (ad eccezione del portiere) e poi la scuola presso cui giocherà tra Toho, Furano e Musashi. Qui avrete obiettivi da svolgere in partita, allenamenti speciali, amicizie da stringere e mosse di ogni tipo da imparare. La parte più GDR non è sempre chiarissima ma giocare bene e farsi guidare da diversi indicatori a schermo che ci dicono quando la scelta di un’amicizia può fruttarci più punti di un’altra permette di godersi quest’avventura senza difficoltà. Anche perché, va ricordato, in base alla scuola che sceglierete vivrete una storia un po’ diversa con dialoghi tra personaggi esclusivi. Considerando che si possono creare parecchi giocatori personalizzati, non è folle pensare di terminare il viaggio e ricominciarlo in un’altra scuola, magari in un ruolo differente.

In questa modalità basata su un torneo creato apposta per il gioco, le scuole medie lasceranno poi il passo alle nazionali di vari paesi, rendendo il roster delle squadre ancora più ricco, con giocatori di supporto ma anche con vere leggende come il caro vecchio Karl-Heinz-Schneider. Una volta sbloccato tutto il roster la modalità Versus arriva al culmine, con partite singole, i soli rigori o addirittura un campionato con un massimo di 8 squadre. Tutto ciò è giocabile anche da quattro giocatori seduti sullo stesso divano, rendendo ogni partita un vero campo di battaglia. Non può mancare nemmeno una modalità online, strutturata in partite veloci casuali, ma anche con partite classificate che vi faranno salire di grado in base ai risultati, facendovi poi ottenere premi e ricompense alla fine della stagione.

Questo paradiso calcistico arcade è sorprendente in ogni aspetto, compreso quello tecnico, sempre che non abbiate un PC. Purtroppo questa versione sta dando diversi problemi per via di bug di vario tipo che nel mio caso hanno incasinato i menu se non si giocava in finestra e mi ha impedito di proseguire in Episodio Tsubasa oltre la primissima partita perché la barra del tiro non caricava. Ovviamente si attende una patch. Nulla da dire invece sulla versione PS4 e su quella Switch, quelal da me testat più a fondo. Ovviamente è la meno performante in termini di risoluzione, ma consente di godersi l’ottima grafica che ricalca l’anime senza esitazioni, comprese le bellissime animazioni e gli effetti speciali più esplosivi. In portabilità poi è spettacolare e non c’è alcun problema di visualizzazione per le scritte o simili. Le musiche ricalcano poi l’epicità delle partite (sì, c’è la musica anche in campo e sovrasta il tifo degli spalti) mentre il doppiaggio è interamente in giapponese con sottotitoli in italiano. I nomi però sono quelli originali, quindi nessun Oliver Hutton e Mark Lenders, ma solo Tsubasa Ozora e Kojiro Hyuga.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions riesce nell’impresa di far appassionare al calcio anche quelli a cui non interessano i soliti noti. Invece che lincenze e dinamiche realistiche propone duelli epici e personaggi che per molti di noi sono come vecchi amici che, finalmente hanno avuto una trasposizione degna del loro carisma. Non potrete giocare di finezza, non potrete eseguire scambi complessi, ogni tanto qualche giocatore va per conto suo e la versione PC ha bisogno di una sistemata, ma quello che ci viene proposto è un gioco ricco di modalità, longevo e soprattutto divertente. Se lo comprate pensando di prendere un gioco di calcio classico, puntate sulle solite due serie che si danno battaglia da anni, ma se volete la trasposizione di un grandissimo manga basato sul calcio, non potete sbagliare.
- – La migliore trasposizione mai fatta
- – Gameplay epico ad ogni incontro
- – Tanti contenuti di valore
- – Multigiocatore online e offline
- – Solo monete di gioco per gli acquisti
- – IA non sempre perfetta
- – Un po’ più limitato rispetto al calcio simulato
- – La versione PC necessita di patch
