Demon Skin – Recensione

Dentro la pelle di un Demone

Il mondo dei videogiochi indie possiede una varietà inestimabile, basti fare una piccola ricerca su internet per accorgersi che ogni giorno ne esce qualcuno e noi siamo sempre pronti a provarne di nuovi. Il nostro occhio critico oggi si pone su Demon Skin, un action RPG a scorrimento, in stile metroid vania, sviluppato da Ludus Future e pubblicato da Buka Enternainmnet, rilasciato lo scorso 13 aprile su Steam.

Demon Skin si presenta come un progetto dalle idee valide ed ambiziose, ma con un risultato non troppo entusiasmante

Il titolo prende vita in un’ambientazione completamente fantasy, con qualche richiamo al mondo norreno, senza dimostrarsi però troppo affine. Iniziando l’avventura verremo introdotti fin da subito nell’azione più sfrenata, grazie a delle cut scene disegnate a mano e parzialmente animate che ci presentano uno scontro di cui sappiamo poco attualmente, grazie anche ad una narrazione di sottofondo in lingua inglese. Compare così il protagonista di questa storia, una sorta di Re vichingo, atto a salvare il suo regno dall’attacco di abominevoli creature simil demoniache. Per farlo il sovrano si getta in combattimento con l’intento di distruggere un cristallo, che sembra aver causato così tanto caos. Il nostro eroe ha successo, l’amuleto si frantuma ma nella sua vittoria si cela un infausto destino. Il Re si risveglia in una forma completamente diversa senza ricordare chi sia e cosa abbia appena fatto; trovando però ai suoi piedi un pezzo del cristallo e stringendolo tra le mani, qualche ricordo affiora e da qui inizia il suo viaggio per ritrovare gli altri frammenti e con loro anche la propria memoria.

Come citato in precedenza ci troviamo di fronte ad un action RPG con visuale a scorrimento, di conseguenza l’intero gameplay è basato sul combattimento, principalmente con armi melee, che prevede un approccio decisamente insolito. Davanti al nostro personaggio, così come ai nemici, sono disposte tre piccole frecce posizionate in alto, basso e al centro; queste determinano la direzione dell’attacco e della parata. Con l’analogico sinistro potremo disporre la posa del personaggio in una delle tre direzioni, mentre con i relativi tasti d’azione porre il nostro attacco in una determinata posizione; prendendo come esempio un pad PlayStation, il tasto triangolo ci fa attaccare vero l’alto, la X verso il basso e quadrato centralmente. Tenendo sempre presenti queste tre posizioni potremo anche parare gli attacchi nemici, dato che la freccia del rivale si colorerà di rosso per indicarci in che direzione stiamo per subire l’attacco. Grazie a questa varietà di attacchi gli sviluppatori di Demon Skin hanno ben pensato di fornire delle combo uniche per tipologia di arma, che possono rendere il combattimento più avvincente e spettacolare, in aggiunta ad alcune armi definite “artefatti” che possiedono abilità uniche nel combattimento. In aggiunta, il nostro personaggio possiede anche una buona mobilità potendo rotolare attraverso i nemici e saltare. Il grande problema di Demon Skin risulta però la lentezza e la poca fluidità delle sue animazioni. Facendo un esempio molto banale, se il nostro eroe viene atterrato durante il combattimento, nel tempo che impiega a rialzarsi il nemico sarà sicuramente in grado di colpirci un’altra volta, senza che noi possiamo fare nulla; allo stesso modo l’animazione che ci permette di cambiare direzione di movimento è estremamente legnosa e ci può esporre a danni alti e francamente tutt’altro che meritati.

Le premesse che vengono poste per questo titolo solo assolutamente interessanti e valide, data anche la presenza di una barra della stamina per gli attacchi, in modo da poter calibrare un sistema di combattimento molto tattico e ragionato alla Dark Souls. A conti fatti e pad alla mano, tutto questo viene smantellato da una semplice, quanto infelice scelta dei comandi di gioco. Il sistema con cui si cambia l’arma e l’uso della pozione di cura, sono entrambi elementi gestiti dall’analogico destro: muovendolo verso l’alto si scorre all’arma successiva, scorrendo verso il basso si cambia pozione e premendo l’analogico si utilizza la fonte di cura. Potete ben immaginare che durante la dinamica di uno scontro questo sistema vacilla e non poco; inoltre, visto che potremo portare fino a quattro diverse armi, se per sbaglio si cambia quella in uso, bisognerà passare tutte e tre le restanti in successione per tornare alla principale, dato che il movimento inverso dell’analogico è dedicato alle pozioni.

Per tutto quello che riguarda il fattore grafico ed artistico Demon Skin sa offrire ambientazioni veramente caratteristiche, ben curate, variegate ed un level design semplice, ma efficacie con sessioni platform che incitano all’esplorazione e ricompensano con segreti di vario tipo. Allo stesso modo il sistema di progressione del personaggio si presenta in una veste chiara ed intuitiva; si accumula esperienza durante gli scontri facendo salire di livello il proprio personaggio e si ottengono dei punti spendibili per il miglioramento di un attributo tra attacco, resistenza e salute. Progredendo di livello inoltre sarà anche possibile sbloccare nuove combo per le varie tipologie di armi.

Prima di concludere è giusto citare una piccola nota, ancora una volta dal sapore amaro. Durante lo sviluppo del titolo, essendo questo nato come un progetto Kick Starter, era stata promessa anche una modalità completamente co-op che avrebbe permesso di giocare l’intero titolo in compagnia di un amico, purtroppo, per ora, questa feature non è presente in Demon Skin, ma ci auguriamo che possa essere poi inserita successivamente con qualche aggiornamento. A conti fatti, Demon Skin rimane un titolo con del potenziale e delle idee di base senza dubbio valide, così come valido è il suo comparto artistico, ma dispiace dire che il gameplay non è riuscito a coinvolgermi come avrei sperato, mettendomi anzi il bastone tra le ruote in determinate occasioni. Mi auguro che il titolo possa essere migliorato con alcune patch, incitando in ogni caso gli sviluppatori a continuare ad ideare nuove IP, perché hanno un sacco di potenziale qui non ancora espresso al loro massimo.

Pro
  • – Ambientazioni variegate
  • – Buon level design delle mappe
Contro
  • – Gameplay da rivedere
  • – Animazioni legnose e poco gestibili

Ultimi articoli

Ultime news

La PS5 Slim arriva anche in Italia

Sony Interactive Entertainment è lieta di annunciare che il nuovo modello di PlayStation 5, nella versione dotata di Ultra HD Blu-ray Disc, sarà disponibile sul territorio italiano a partire da domani, 24 novembre, presso

Leggi Tutto »

Questo sito utilizza cookie, anche di proprietà di terze parti, che consentono di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze dell’utente. Continuando la navigazione si considera accettato tale uso. Leggi l’informativa cookie: in essa sono indicate anche le modalità con cui potrai disabilitarli in qualsiasi momento.