Destiny 2 continua a far parlare di sé e questo, per un gioco che punta a restare nelle console dei propri acquirenti per qualche anno, è anche il minimo. Purtroppo però nell’ultimo periodo non tutte le chiacchiere fatte sul gioco sono state positive, vuoi per la ripetitività immancabile una volta completati i contenuti principali, vuoi perché con l’arrivo del primo DLC i giocatori che non hanno deciso di non acquistarlo sono stati esclusi da attività che hanno subito un aggiornamento verso l’alto del livello Potere, impedendo loro di partecipare ad attività come i Cala la Notte e il raid Leviatano a livello Autorevole. Mentre la battaglia infuria su internet, con giocatori che hanno richiesto anche il rimborso totale del gioco, non possiamo che notare come il nome Destiny 2: La Maledizione di Osiride sia abbastanza azzeccato per tutta questa confusione.
Dopo questa premessa necessaria per mettere in luce le difficoltà riscontrate da Bungie e, soprattutto, dai giocatori più assidui, occorre guardare cosa offre questa prima espansione classificabile come minore, al pari delle precedenti Il Casato dei Lupi e L’Oscurità dal Profondo. La trama si sviluppa dopo la sconfitta della Legione Rossa e ci mostra il potente Guardiano Osiride coinvolto in una battaglia contro i Vex in quello che molti riconosceranno come un luogo molto simile alla Volta di Vetro. Qui lo Stregone capirà le intenzioni dei suoi nemici e prima che si troppo tardi, manderà indietro il suo spettro Sagira affinché venga recuperata dai Guardiani su Mercurio. Il nostro scopo sarà quello di rimettere in funzione Sagira (che per l’occasione si fonderò con il nostro spettro), recuperare Osiride e fermare i Vex e quello che stanno combinando all’interno di una misteriosa Foresta Infinita.

Questo inizio raccontato attraverso una bella cut scene, apre le porte ad una serie di missioni che ci portano ad esplorare alcuni pianeti già noti, ma che ci introducono anche a Mercurio, una nuova area che nasconde buona parte di questa avventura. Prima di stappare la bottiglia di champagne, sappiate però che l’area esplorabile di Mercurio è molto inferiore a quella degli altri pianeti “standard”. Senza nemmeno la possibilità di attivare l’Astore, possiamo descrivere la sua dimensione come due mappe del Crogiolo unite insieme. Quella all’esterno è la parte esplorabile liberamente, visto che la Foresta Infinita rappresenta una seconda zona in cui potrete entrare durante le tre avventure che l’area ospita e ovviamente, alle missioni principali che vi metteranno sulle tracce del nuovo nemico Vex chiamato Panoptes.

Durante le due o tre ore in cui viaggerete per la galassia in Destiny 2: La Maledizione di Osiride, vi accorgerete che stavolta il lavoro svolto è maggiore rispetto a quello che aveva caratterizzato le prime due espansioni minori del primo Destiny. Il numero di missioni è maggiore e questo tour guidato che attraversa Mercurio nel presente, nel passato e nel futuro ci porta a vivere una storia sicuramente minore, ma comunque piacevole. In questo tempo potrete beneficiare dell’innalzamento del level cap che ora raggiunge il livello 25 e di quello Potere che beneficia di nuove armi ed equipaggiamento per raggiungere quota 330. Alcuni oggetti sono totalmente inediti, mentre altri sono stati recuperati dal loot del primo capitolo.
Non tutto è andato alla perfezione però, poiché anche se ora si raggiunge il livello 25, non ci sono nuove abilità da acquistare e non si ha nessun evidente beneficio da questo innalzamento. Allo stesso modo, le nuove corazze, gambali e armi non offrono nulla di davvero inedito per cui valga la pena soffermarsi a giocare ad oltranza, specie se tutti gli sforzi fatti in questo periodo verranno livellati all’arrivo della prossima espansione. L’unica novità di rilievo a questo riguardo sta nelle armi Prodigiose, delle Leggendarie che possono però avere un’abilità extra casuale che potrete anche cambiare, investendo i nuclei prodigiosi che otterrete smontando appunto questo tipo di armi. Un altro modo insomma per farvi dare la caccia ad armi speciali cercando di ottenere quella a voi più consona.

Su Mercurio troverete un solo evento pubblico, ma sarà anche quello più grande finora pensato: dovrete infatti usare delle sfere energetiche per attivare alcuni meccanismi che toglieranno lo scudo al nemico da abbattere. Per farlo dovrete saltare attraverso delle pedane di lancio che vi spareranno su due diverse isole speculari ai lati dell’area e in cui dovrete eliminare nemici, raccogliere queste sfere energetiche e tornare indietro.
Questa maggiore complessità aumenta il divertimento ma quando ci si accorge che i premi in palio sono sempre i soliti, la voglia di partecipare inizia a scendere… Le tre avventure invece cercano di sfruttare la particolarità della Foresta infinita per poi proporre una finale specifico per ciascuna di esse. In altre parole, si apre il portale che dà sulla Foresta, si affrontano un po’ di scontri al suo interno e infine si passa attraverso un nuovo portale che ci porta nella fase conclusiva.
Il problema di questa sequenzialità sta nel fatto che la Foresta Infinita è un’area creata proceduralmente dal gioco, basandosi su un numero di aree variabili che possono essere aperte solo se nella precedente abbiamo eliminato uno o più nemici di un certo calibro, chiamati Demoni. A conti fatti però questo meccanismo non fa altro che metterci davanti a sparatorie sequenziali che non beneficiano della conformazione del territorio, rendendo questa parte molto monotona già mentre si esegue per la prima volta la terza e ultima avventura a disposizione. Completarle farà comparire le avventure di alto livello con premi leggendari in palio, ma è difficile appassionarsi ad una serie di missioni che, concretamente differiscono solo per la parte finale…

Non mancano poi due nuovi assalti, tre mappe inedite nel Crogiolo e una “mini incursione” che riporta in scena i Vex inserendoli però sul Leviatano. Nonostante sia più corta del solito, questo raid da fare possibilmente con i propri compagni diverte e intrattiene, anche se, ancora una volta si deve fare i conti con dei premi tutt’altro che adeguati. Nulla di eclatante per quanto riguarda gli assalti, che tra l’altro affronterete in solitaria all’interno delle missioni principali di Destiny 2: La Maledizione di Osiride, e per le mappe del Crogiolo che si svolgono due 0su Titano e una nel passato di Mercurio, ma che non inventano nulla di nuovo, rimanendo ancorate a dinamiche e sparatorie a medio-corto raggio.

Se a questo punto vi state chiedendo se Destiny 2: La Maledizione di Osiride vale il prezzo di circa 20 euro a cui è venduto, posso dirvi che dipende molto da quello che vi aspettate e da quali sono i vostri piani futuri con Destiny 2. Le aggiunte concrete al gioco base sono più limitate di quanto si creda, con Mercurio che si dimostra molto piccolo e una nuova storia che in massimo tre ore giunge alla conclusione senza raccontare nulla di essenziale. Il mini-raid è divertente e l’evento pubblico inedito varia finalmente la solita formula ma i premi che vengono assegnati in seguito al loro completamento continuano ad essere poco interessanti. Questa voglia di frenare la progressione del giocatore per mantenerlo attivo sui server diventa controproducente all’ennesima arma inutile che potrebbe spingerlo ad abbandonare comunque il proprio guardiano. La quadratura del cerchio per una formula di gioco come questa è ben lontana dal palesarsi e il nostro consiglio d’acquisto va a quei giocatori che si sono appassionati e hanno intenzione di procurarsi anche i successivi DLC. Diversamente, continuare a rincorrere un gioco che richiederà periodicamente nuove espansioni, non è una buona idea. E se poi dovessero palesarsi contenuti capaci di migliorare sensibilmente la situazione, si fa sempre in tempo a rimediare.
- – Una nuova storia
- – Mercurio propone alcune interessanti novità
- – Le armi prodigiose aumentano la varietà
- – La mini-incursione è valida seppur breve
- – Mercurio è molto limitato
- – I premi delle attività sono spesso molto scarsi
- – La Foresta Infinità è monotona già al terzo giro
- – I progressi e gli sforzi saranno livellati dal prossimo DLC
