Destiny 2: La regina dei Sussurri – Recensione

Bungie continua alla grande il suo universo

Destiny 2 è entrato nel suo quinto anno di attività e nonostante problemi di vario genere, il gioco Bungie continua a dimostrare quanto sia divertente affrontare sfide che di stagione in stagione si rinnovano. Merito di un gun fight eccellente, ma anche di un continuo desiderio di modificare i suoi meccanismi, cercando di renderli migliori. Con l’espansione annuale La regina dei Sussurri, tutta questa buona volontà torna a mostrarsi, cercando di aggiungere dinamiche a lungo attese.

Districarsi nella storia di Destiny 2 non è facile nemmeno per chi l’ha seguita dal lancio del primo capitolo, ma lo sforzo per collegare i puntini e portarci ad un evento molto atteso è evidente. La storia che si svolge lungo un’articolata campagna porta in scena Savathun, un nemico che si è nascosto in piena vista e che ora si è finalmente svelato. La storia di questa espansione è forse una delle più interessanti, visto che ribalta il concetto di Luce e Oscurità. La minaccia infatti stavolta si servirà proprio della Luce tanta cara ai Guardiani, con questi che dovranno utilizzare l’oscurità per poter avere la meglio. Questo twist non è solo un’aggiunta concettuale, ma cambia alcune dinamiche, inserendo anche nemici speciali che sfruttano poteri un tempo esclusivi dei giocatori, e addirittura donano loro uno Spettro, l’entità che ha sempre riportato in vita i guardiani che finivano a terra. Questi scontri che diventano una via di mezzo tra battaglie PvE e PvP (pur restando nemici guidati dalla IA), culminano con la distruzione dello Spettro nemico, da effettuare prima che riporti in vita la minaccia appena abbattuta.

Inoltre, la battaglia contro Savathun e l’Alveare si sviluppa anche attraverso un’impresa parallela che ci porta ad allearci con Caiatl, figura di spicco dei Cabal combattuta in passato, andando a creare un insieme di attività che può richiedere molte ore extra per essere completato interamente. Oltre alla durata da non sottovalutare, considerando che si tratta della campagna di un’espansione, bisogna evidenziare come questa volta ogni missione principale può essere affrontata sia in modalità standard, sia in modalità Leggendaria, un livello di difficoltà aggiuntivo che inserisce modificatori e che rende la sfida molto più complessa, seppur affrontabile anche da un singolo giocatore. I premi per lo sforzo saranno maggiori e completando tutte le missioni entrerete in possesso di equipaggiamento esotico che non guasta mai. Infine, e questa è forse la migliore notizia per tutti quelli che di solito affrontano la campagna e si lamentano di dover cercare attività secondarie al di fuori di essa, stavolta attraverso le imprese dedicate al compimento della missione, potrete approfondire tutte le novità introdotte, così come sperimentare alcune dinamiche che solitamente si potevano trovare solo nelle attività dell’endgame, come per esempio le incursioni. Se prima si avanzava spesso tra gruppi di nemici fino ad arrivare al boss del livello, ora potrebbe capitarvi di raggiungere alcune sezioni platform da risolvere attivando poteri che rivelano piattaforme o passaggi altrimenti invisibili, così come boss dotati di scudi indistruttibili, che possono essere eliminati solo cercando e distruggendo speciali cristalli che alimentano le sue difese, il tutto mentre l’energumeno invincibile vi rincorre aiutato dai suoi compari.

Come al solito all’inizio dell’espansione tutti i giocatori partono dal livello di Luce 1350, ma la scalata verso il level cap fissato a 1560 non sarà facile. Bisogna però dire che ora l’acquisizione dell’equipaggiamento è stato migliorato in molti modi. La prima cosa che noterete sarà inserimento di forzieri speciali alla fine degli scontri primari all’interno delle missioni della campagna. Otterrete lumen, ma anche equipaggiamenti rari e leggendari, con anche un modulo di potenziamento che potrete usare per trasferire il potere di un oggetto appena ottenuto ad un’arma meno potente ma più rara, così da mantenere sempre aggiornato il vostro personaggio e i suoi strumenti. In secondo luogo, molto presto potrete utilizzare la nuova Forgia, luogo dove creare armi personalizzate o modificare quelle già esistenti. La prima che creerete sarà tra l’altro il nuovissimo Falcione, una nuova tipologia che offre uno scudo, un ottimo attacco corpo a corpo e anche dei colpi a distanza non particolarmente veloci, ma sicuramente efficaci. Gli oggetti per creare o modificare le armi le otterrete facendo crescerne altre che avranno una barra visibile da menu. Per riempirla vi basterà usarle e una volta fatto otterrete alcuni elementi utili per il crafting, oltre a sbloccare il modello all’interno del vostro inventario di creazione.

Tra le altre novità c’è anche la prima grossa modifica alle classi, con protagonista quella del Vuoto che fa da apripista alle abilità solari e ad arco che arriveranno più in là. La maggiore personalizzazione è evidente e poter modificare in modo concreto abilità che già conosciamo molto bene, permette di realizzare build molto più particolareggiate e personali che, unite alle armi da forgiare, offre possibilità del tutto inedite. Che dire poi della nuova mappa chiamata Tronomondo, luogo in cui dimorano Savathun e i suoi sottoposti? Questa nuova destinazione si divide un’area esterna paludosa e nella fortezza, entrambe molto curate a livello visivo, con una grande attenzione in special modo per il castello. Qui la parte esterna incredibilmente luminosa mostra giardini fioriti e aree molto candide che fanno da contraltare a quello che invece si cela all’interno e che si dimostra tenebroso, intricato e ricco di fasi platform. A ciò non mancano nemmeno punti luminosi da attivare sparando loro contro, che aumentano il senso di angoscia tipico dell’Alveare. Infine anche le attività pubbliche si sono arricchite con missioni di trasporto in cui bisogna scortare un carico che si muove solo quando siamo vicini ad esso, dovendo disattivare barriere lungo il tragitto.

L’unica cosa che invece non mi ha convinto del tutto è la nuova incursione Promessa del discepolo. La nuova attività end game da svolgere rigorosamente con gruppi di sei giocatori, offre sfide che sulle prime potrebbero creare più frustrazione che divertimento. Oltre alla sfida in sé offerta dai nemici, basta citare uno dei primi scontri che ci chiede di risolvere enigmi su speciali torri, utilizzando una serie di simboli. Non è una novità che ci siano dei momenti in cui occorre pensare per avanzare all’interno delle incursioni, ma qui forse si è andati un po’ troppo oltre, e non mi stupirei se la maggior parte dei giocatori volesse giocarla solo dopo aver visto la soluzione su Youtube, così da evitare di perdere un sacco di tempo e poter così concludere questa difficile missione sapendo già come funzionano certi puzzle. Di sicuro in passato, abbiamo visto incursioni molto più divertenti e appassionanti. Validi invece i nuovi assalti La Culla del Male e La Lama di Luce, ben strutturati e affascinanti grazie a puzzle meno cervellotici e al loro utilizzo della mappa del Tronomondo.

Destiny 2: La Regina dei Sussurri è probabilmente la migliore espansione mai realizzata per il gioco Bungie. La campagna è strutturata meglio, sia per quello che racconta, sia per come ci porta a spasso e ci fa conoscere ogni aspetto delle migliorie introdotte. L’aggiornamento 3.0 della classe dedicata al Vuoto, la Forgia per le armi, i forzieri che premiano anche durante le missioni, le nuove attività e il Falcione sono poi tutte novità che contribuiscono a creare un nuovo Destiny, lasciando però inalterato quanto di buono fosse già fosse presente. L’incursione eccessivamente contorta rappresenta per noi l’unica vera forzatura di questa nuova grande avventura. Ora bisogna vedere, come al solito, se questa impalcatura riuscirà a reggere per tutte e quattro le stagioni che ci dividono dal successivo grande aggiornamento. Di sicuro sarà un piacere terminare la campagna e perdersi in alcune nuove imprese, ma il coinvolgimento continuo dipende moltissimo dal tipo di giocatore che siete e da quanto vi sentite attratti dalla comunque incredibile lore creata da Bungie per questa grande epopea fantascientifica. Se però volete saltare a bordo di questa saga, visto anche il suo essere free-to-play in molte attività, questo è sicuramente un ottimo momento per farlo.

Pro
  • – Una campagna notevolissima
  • – Il Falcione e le Forgia
  • – Il Tronomondo è bellissimo da visitare
  • – Tante modifiche che migliorano il gameplay
Contro
  • – Per i nuovi giocatori seguire la trama sarà tosta…
  • – L’incursione non ci ha convinto
  • – Ripetitività sul lungo periodo

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