Tutti gli sport cambiano con il tempo, ma ce ne sono alcuni in cui i salti generazionali sono molto più evidenti. Tra questi ci sono ovviamente gli sport che offrono agli atleti strumenti tecnologici avanzatissimi, e la Formula 1 è probabilmente il massimo esponente. Quest’anno per esempio, sono cambiate così tanto le regole e la struttura delle monoposto che le dieci scuderie ufficiali stanno facendo fatica ad adattarsi alle novità, con conseguenze che si stanno ripercuotendo su una classifica piloti e costruttori molto accesa. Dopo il salto di Codemasters con EA avvenuto nella scorsa edizione, con F1 22 il team inglese ha dovuto rivedere molto del suo lavoro, scegliendo di tagliare qualche contenuto, ma cercando di rendere giustizia ad un modello di guida in linea con quello attuale, ma sempre molto scalabile.
Con F1 22 siamo davanti alla migliore Formula 1 di sempre?
Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa: in F1 22 non c’è Braking Point, quella modalità narrativa in cui si correva nei panni di alcuni piloti fittizi e si tentava di portare a termine specifiche missioni. Il nuovo modello di guida che si è reso necessario per riprodurre le nuove e più pesanti monoposto ibride, le loro ruote passate dai 13’’ ai 18’’ e il ritorno dell’effetto suolo per rendere più stabili questi missili su ruote durante i sorpassi, hanno richiesto grossi sforzi da parte di Codemasters, che ha lavorato sui dati delle scuderie ufficiali e ha usato la sua esperienza per tradurre accelerazione, forza G, frenata e molti altri parametri in un modello di guida che potesse risultare credibile ma anche malleabile da parte dei giocatori. La Formula 1 è uno sport estremamente elitario perché sono davvero pochi gli individui che sanno come tenere in pista quelle vetture. Dall’altra parte siamo in tanti a sognare di poterlo fare, e avere un videogioco che ci semplifica la vita in modo più o meno evidente è sicuramente una buona cosa.
La buona notizia è che Codemasters, anche quest’anno, ha inserito una marea di opzioni da attivare e regolare per permettere a chiunque di correre come preferisce. La notizia ottima è che non si è limitata a proporre le già esaustive opzioni viste in passato, ma ha aggiunto molti parametri che possono personalizzare l’esperienza in modo ancora più marcato. Se per esempio siete degli appassionati che amano guardare i Gran Premi in TV, potrete attivare la modalità televisiva che entra in scena ogni qualvolta la vostra vettura si trova in una situazione diversa dalla gara. Se per esempio entrate ai box per effettuare un pit stop, attivato il limitatore di velocità (ma potete delegare anche questa pratica agli aiuti), la visuale passerà ad una ripresa televisiva in cui vedrete la vostra auto raggiungere i meccanici schierati, effettuare il cambio gomme e poi ripartire, lasciandovi nuovamente il comando della vettura al rientro in pista. Se invece preferite avere sempre il controllo della monoposto potete scegliere la modalità immersiva così da mantenere la vostra visuale sia all’entrata ai box, con tanto di quick time event per sterzare al momento giusto e facilitare il lavoro dei meccanici, sia durante il giro di riscaldamento, sia mentre si segue la safety car in seguito ad un incidente.

Queste personalizzazioni, così come gli aiuti alla guida, non vanno scambiati per agevolazioni, poiché la loro presenza permette a tutti di divertirsi ma non prevaricano gli sforzi di chi gestisce tutto manualmente. Ci sono aiuti che frenano anche per voi, ma non garantiscono la corretta percorrenza della pista visto che il gioco tende ad essere un po’ troppo cauto. Questo aiuto estremo può però servire ai giocatori alle prime armi che non conoscono i tracciati e vogliono imparare. Allo stesso modo i principianti saranno felici di sapere che chi utilizza il modello di guida semplificato, ha a disposizione anche una nuova IA Adattiva che modifica il comportamento degli altri piloti così da renderli più permissivi. In pratica si tratta di un’IA ad elastico che tende ad accelerare quando deve inseguire il giocatore in vantaggio, ma che va più piano quando invece è in testa, così da mantenere viva l’azione in pista. Una volta passati al modello di guida standard (per non parlare poi di quello avanzato), questo aiuto sparisce e torna il classico selettore che va da 0 a 110, portando a gare davvero accese che, in fatto di tempi, hanno ben poco da invidiare ai tempi reali dei campioni.

Quello che è importante capire è che se da una parte F1 22 permette a tutti di correre in pista e di imparare a farlo, chi vuole una simulazione accurata di questo sport avrà comunque quello che cerca. Dal rilascio della frizione alla partenza, fino alla gestione graduale dei pedali, l’attenzione per gestire tutti quei cavalli a terra deve dimostrarsi estrema, visto che far slittare la macchina in curva, anche senza chiamare in causa un cordolo, è un’eventualità molto probabile se si preme un po’ troppo a fondo l’acceleratore. Aggiungeteci il cambio manuale, l’uso del DRS, la gestione dell’ERS, la possibilità di contattare il vostro ingegnere di pista per ottenere informazioni o per chiedere l’ingresso ai box, la gestione della miscela e un sacco di altri parametri da modificare mentre si corre, ed ecco che diventerà evidente la complessità di gestire queste monoposto all’interno dei 22 tracciati ufficiali.
Visti i recenti avvenimenti è infatti saltato il GP di Sochi in Russia, ma restano ben saldi al loro posto gli altri Gran Premi, compreso il nuovo GP di Miami e i suoi finti yacht. Recentemente è stata anche aggiunto il tracciato di Portimao, in Portogallo, così da rendere più ricca l’esperienza. Inoltre, i tracciati di Abu Dhabi, Spagna e Australia sono stati modificati per apparire identici alle nuove varianti di questa edizione. Infine, sono state introdotte anche le Gare Sprint, competizioni di circa 100 km che seguono le qualifiche e anticipano la gara vera e propria. Oltre ad essere presenti nei Gran Premi che effettivamente le ospiteranno, ossia Imola, Austria e Brasile, potremo scegliere di attivarle anche sugli altri circuiti, in base alle nostre preferenze.

Chiarire quanto sia efficace il sistema di guida di F1 22 è prioritario, ma è avere le modalità giuste che rende spettacolare questa nuova annata videoludica di Formula 1. Intanto non poteva mancare la modalità carriera che quest’anno permette di scegliere tre punti di partenza, che cambiano significativamente l’impegno che dovrete mettere per migliorare la vostra scuderia. Volete partire dal nulla, sviluppando i reparti tecnologici da zero, o volete già avere una scuderia avviata che possa farvi competere nella parte alta della classifica? Da questo dipenderanno poi i fondi che avrete a disposizione per acquistare le power unit e per pagare gli stipendi degli ingegneri che contribuiranno a migliorare sempre più le componenti della vostra monoposto. Se questi aspetti manageriali non vi interessano troppo, potete scegliere la carriera pilota, così da occuparvi quasi unicamente di scendere in pista a caccia di risultati. Qualsiasi cosa scegliate, potrete affrontare la carriera anche con un secondo giocatore online che potrà essere il vostro compagno di squadra, così come un rivale di un’altra scuderia. Chi invece desidera affrontare un altro giocatore in split-screen, potrà farlo creando campionati personalizzati o completi.
L’altra grande novità di questa versione è l’hub social F1 Life che ci permette di abbellire uno spazio virtuale con mobili, accessori, lampade, quadri e… supercar. Le 8 vetture che potrete collezionare e che comprendono modelli recenti di Ferrari, Mercedes, McLaren e Aston Martin, si potranno sbloccare percorrendo miglia sia in Formula 1, sia in Formula 2 (categoria minore sempre presente e ottima per iniziare a padroneggiare le monoposto sia nel gioco che nella realtà), sia guidando proprio le supercar sbloccate. Qui arriva la più grande trovata di questo F1 Life, ossia la presenza di 40 prove diverse che ci portano a correre sui tracciati ufficiali del Campionato, ma che ci danno obiettivi differenti, come per esempio effettuare più strada possibile in una sorta di gara a checkpoint, sfide di derapata, altre in cui bisogna passare all’interno di specifiche porte e diverse altre trovate che ricordano le patenti di Gran Turismo e rendendo ogni sfida diversa. E se poi volete, potrete correre su qualsiasi tracciato, con la vettura che desiderate, in modalità time attack, con specifici tempi e fantasmi da superare. Ogni supercar ha una guidabilità tutta sua, è stata ricreata anche internamente e rappresenta un ottimo modo per ricordarci quanto estrema possa essere una vettura di Formula 1, anche paragonata a macchine incredibili e da molti sognate.

Abbiamo avuto la fortuna di testare F1 22 su tutti gli ultimi sistemi disponibili, da PS5 a Xbox Series X fino alla sua versione PC. Unicamente su Personal Computer, per la prima volta, è possibile utilizzare anche il visore VR per sentirsi completamente in pista, ma non abbiamo potuto testare concretamente questa possibilità che comunque sembra incredibile, specie se al visore si accompagna anche volante e pedaliera e non si soffre di motion sickness. Per il resto la versione PC si è dimostrata molto scalabile, facendoci correre a 60fps anche con una modesta RTX 2060 in Full HD. Ovviamente se si punta al 4K con una buona fluidità, una RTX 3070 diventa estremamente consigliata, come potete vedere dal video che è stato fatto usando una RTX 3080 Ti OC. Se invece giocate su console di ultima generazione, non avrete problemi di configurazione, potendo comunque scegliere di giocare in modalità prestazioni per sfruttare al massimo il framerate e scendere a qualche compromesso grafico che comunque non è mai invasivo per l’esperienza. Auto e tracciati sono infatti sempre bellissimi da vedere e il fotorealismo è sempre più dietro l’angolo. Sia Xbox che PS5 si comportano magnificamente, con caricamenti dalla durata di pochissimi secondi e un impatto grafico che potrebbe confondere chi passa nei pressi della vostra TV mentre state giocando. Infine va menzionato lo sfruttamento dei grilletti adattivi del Dual Sense di PS5, con acceleratore e freno che dimostrano diverse intensità e permettono di capire quando si sta per perdere il grip. Si poteva fare di più in questo senso, ma è un discreto inizio. Manca ovviamente la resistenza nei grilletti di Xbox, ma tramite vibrazioni ben dosate, è facile capire quando si sta per superare il limite. Riguardo i controlli tramite volante e pedaliera l’approccio con il nostro Logitech G920 su Xbox e PC è stato ottimo, con un ulteriore numero di regolazioni che permettono di agire sulla sensibilità generale, offrendo un ottimo feedback a chi impugna la periferica.
Bisogna poi fare i complimenti a tutto il lavoro svolto sul suono. Oltre alla nuova playlist che include canzoni che ci accompagnano nei menu (ma chi vuole può tornare alla vecchia, epica, colonna sonora), sono stati nuovamente registrati i suoni dei motori, così che si possa per esempio sentire la differenza tra il motore Honda della RedBull e quello Ferrari. Inoltre tornano i commenti pre-gara di Carlo Vanzini e tutte le comunicazioni dai box rimangono in un buon italiano. Tragicomico invece il doppiaggio dei tutorial, che sembrano essere stati fatti di corsa e senza impegno. Li sentirete solo la prima volta, quindi non danneggiano l’esperienza. Infine è presente anche un ottimo comparto online che permette di affrontare partite amichevoli, classificate e eventi speciali che vanno da gare online con altri giocatori, così come sfide specifiche contro la CPU e che vi daranno poi un punteggio con cui competere tramite classifica. Tutto funziona alla grande e anche la gestione delle scorrettezze in gara evita esperienze poco divertenti.

F1 22 è un titolo davvero completo e personalizzabile, con 23 tracciati ufficiali studiati al millimetro, monoposto ufficiali di F1, di F2 e ora anche 8 nuove supercar che aumentano le differenze del feeling di guida e offrono ulteriori variabili. La gestione delle gare, così come delle vetture è completamente nelle vostre mani e l’inserimento di possibili errori ai box (disattivabili) rende ancora più reali gare che sanno far salire l’adrenalina. Ci sarebbero così tante cose di cui parlare che potremmo stare qui un’ora, ma la cosa più importante è farvi sapere che questo nuovo F1 22 è una grande evoluzione della già ottima stagione scorsa. Se amate questo sport saprà darvi grandi soddisfazioni, mentre se siete sempre stati curiosi di provare un racing game che simuli la più grande competizione del motor sport, questa è l’occasione migliore che potrà capitarvi… almeno fino al prossimo anno. Avete la versione dello scorso anno e vi state chiedendo se vale la pena comprare anche questa uscita? Visti i tanti cambiamenti, secondo noi sì.
- – Guidabilità stellare
- – Adatto a tutti grazie alle personalizzazioni
- – F1, F2 e 8 supercar
- – Carriere avvincenti e anche per 2 giocatori online
- – Split-screen per 2 giocatori
- – 22 tracciati curatissimi
- – 40 sfide Pirelli Hot Lap
- – Comparto tecnico eccellente
- – Eventi online periodici
- – Alcuni aiuti rendono meno evidenti i cambiamenti al sistema di guida
- – Avremmo voluto ancora più supercar
