Forza Horizon – Recensione

Lasciateci iniziare quest’articolo con un’affermazione forte: Forza Horizon sintetizza perfettamente il puro piacere della guida, travasandolo dentro ad un videogioco in maniera impeccabile. Fatta questa premessa, vi spieghiamo il perchè.

Tanto per cominciare il team di sviluppo Playground Games è composto da persone che arrivano da software house blasonate e specializzate in giochi di corse. Ritrovarsi a sviluppare un gioco insieme, ognuno con la propria visione del mondo della quattro ruote poteva far arenare il progetto ma per fortuna le cose sono andate diversamente e oggi i possessori di Xbox 360 possono godersi in esclusiva uno dei migliori racing game mai usciti.

Il menu principale vi farà scegliere tra giocatore singolo e multigiocatore, mettendovi davanti due esperienze molto diverse. Giocare da soli a Forza Horizon è probabilmente il modo migliore per godersi il gioco, poiché ciò vi permetterà di vestire i panni di un pilota alle prime armi che deciderà di partecipare alFestival Horizon, una competizione composta da svariate gare, eventi ed esibizioni che prendono piede in un Colorado videoludico non vasto come l’originale, ma abbastanza vario e geograficamente complesso, da non far rimpiangere minimamente la sua controparte reale. Gli sviluppatori hanno deciso di farci vivere l’esperienza fin dal principio, illudendoci di poter guidare da subito il mostro a trazione posteriore che trovate sulla copertina del gioco, per poi riportarci bruscamente ad una realtà in cui sarete seduti su una Volkswagen Corrado del 1996. La radio trasmetterà la notizia che sono ancora disponibili 10 posti per partecipare al Festival e sarete voi che seguendo la suadente voce del vostro GPS, dovrete dirigervi nella piazza centrale prima che i posti vadano esauriti.

Tutto inizierà così, facendovi poi conoscere il meccanico Dack, e alcuni altri personaggi, perlopiù piloti, che cercheranno di intralciarvi nelle gare che compongono l’evento. Vincendo una gara via l’altra guadagnerete punti che, una volta raggiunto un obiettivo specifico, vi permetteranno di acquisire un bracciale di un altro colore utile per “salire di livello” e sbloccare le gare successive. La progressione è piuttosto lineare, considerando comunque che gli eventi possono essere affrontati nell’ordine che si preferisce, a patto di avere i requisiti adatti per prendere parte alle competizioni scelte. Tali limiti possono essere relativi alla potenza dell’auto che, come in ogni Forza Motorsport, le classifica con un numero ed una lettera che ne identifica immediatamente la classe. Per fare un esempio, un’auto di classe A non potrà partecipare ad un evento di classe B o inferiore, mentre una B o inferiore potra partecipare da un’evento di classe A, anche se in quel caso il gioco vi proporrà di modicare l’auto per renderla più competitiva. In questo caso le modifiche potranno essere automatiche o personalizzate, garantendo un buon numero di pezzi di ricambio, capaci di modificare realmente la vettura e il suo comportamento su strada.

Se queste sono più o meno le regole fondamentali su cui si basa la progressione del gioco, occorre spendere qualche parola sulle attività collaterali che prima o poi vi troverete ad affrontare. Intanto guidando per il Colorado guadagnerete costantemente punti e scalerete la classificadei 250 piloti partecipanti. Arrivati a specifiche posizioni si sbloccheranno esibizioni che richiederanno di essere vinte per entrare in possesso dell’auto relativa. Le esibizioni possono essere gare monomarca in cui tutti i piloti guideranno lo stesso modella di vettura, oppure gare più esotiche che richiederanno di battere sul tempo mongolfiere, elicotteri e aeroplani. Se queste sfide vi regalano la vettura protagonista dell’evento, le gare clandestine vi frutteranno molti più crediti rispetto alle semplici gare ufficiali. Tali corse si svolgono da punto a punto e vengono disputate da altri sette piloti, più il traffico, elemento non certo invasivo, ma comunque in grado di farvi perdere o guadagnare posizioni. Infine non possiamo dimenticare le sfide testa a testa che potrete ingaggiare con qualsiasi dei 250 piloti che troverete per le strade del Colorado. Vi basterà guidare dietro di loro per ricevere informazioni sul denaro in palio e sul livello di difficoltà del pilota che state per sfidare. Se accetterete premendo il tasto X, verrà creato un percorso casuale da percorrere cercando di arrivare primi e intascare la vincita.

Quello che però differenzia Forza Horizon da moltissimi altri racing game è che quando non si corre per arrivare primi, ma si guida solamente per arrivare da un punto all’altro della mappa, ci si ritrova  adivertirsi comunque, appagati dallo scenario accurato e naturale e dalla radio che trasmette nella vostra vettura tre canali differenti, da scegliere a piacimento. Così mentre vi dirigete verso una gara potreste ascoltare un DJ che, in un perfetto italiano, intervista qualcuno dei piloti che dovrete battere, oppure vi descrive le funzioni dei cento cartelli sconto di Dack sparsi per le mappa di gioco (e appositamente segnalati sulla cartina per raggiungere agevolmente quelli che dovessero esservi scappati) o vi fornisce alcune vaghe indicazioni sul luogo dove potreste trovare una delle nove vetture dimenticate in un casolare in disuso. O ancora potreste trovare un autovelox utile per provare a passargi davanti alla velocità più alta possibile e per inviare automaticamente ai vostri amici un messaggio di sfida per fare meglio.

Guidare per le strade del Colorado non è bello e divertente solo grazie al track design ispirato, per la modellazione grafica del paesaggio o per il puro piacere della scoperta che il gioco offre. Il divertimento maggiore arriva giustamente dal modello di guida che si rifà alla saga originale Forza Motorsport per proporre una fisica della vettura convincente e sempre credibile, nonostante parecchie libertà lo facciano virare verso uno stile più arcade rispetto all’originale. L’immedesimazione comunque non ne risente, soprattutto se si sceglie di guidare le proprie vetture dall’interno dei dettagliatissimi abitacoli. In questo caso potrete vivere con maggiore intensità l’intera esperienza offerta oltre ad apprezzare maggiormente alcuni particolari sonori come i rombi dei motori o visivi come il tremolio della vettura alle velocità più alte. L’ottimo sistema di guida permette poi di inserire per la prima volta nella serie anche gare su sterrato, riuscendo ad accorparle adeguatamente anche in singoli eventi dal fondo misto.

Un leggero rammarico arriva invece dal comparto multigiocatore che permette ad otto piloti virtuali di partecipare alle gare proposte. La delusione non arriva tanto per la messa in scena deludente, quanto dalla carenza di originalità che ci si poteva aspettare all’interno di un gioco così invece vivo nella carriera per singolo giocatore. Potrete affrontare gare da punto a punto, su circuito o clandestine, ma si sente mancare quel senso di libertà della modalità per giocatore singolo. Non bastano nemmeno alcne varianti più fantasiose (ma non troppo) comeGatto e topo che si gioca tra due squadre e dove solo un giocatore detto “topo” può tagliare il traguardo per la propria squadra, mentre i “gatti” della squadra avversaria tentano di difendere il proprio “roditore” e creare problemi a quello avversario. C’è poi Infezione in cui si deve fuggire il contatto di un giocatore infetto in una sorta di Ce l’hai automobilistico e Re in cui invece tutti cercano di colpire un giocatore che accumula punti per ottenere la stessa possibilità e darsi alla fuga. Come dicevamo queste modalità non sono particolarmente originali, ma giocando in multigiocatore è comunque possibile accumulare punti esperienza e vincere denaro e vetture ad ogni passaggio di livello per poi usarli nella modalità per giocatore singolo. La parte migliore del comparto online è però data dalla modalità libera, ossia la possibilità di correre per la vasta mappa di gioco con i propri amici, coordinandosi e collaborando per adempiere a particolari azioni elencate all’interno di un vasto menu. Dovrete passare alcuni autovelox ad alte velocità e a pochi secondi l’uno dall’altro, oppure eseguire un certo numero di schivate o ancora non scendere mai sotto ad una certa velocità mentre percorrete un tratto di strada specifico. Il divertimento in questo caso è altissimo, anche se si sente un po’ la mancanza del traffico che per l’occasione scompare totalmente dalla mappa di gioco.

Parlando invece del comparto tecnco non possiamo che tessere lodi anche in questo ambito. I panorami che ammirerete in game vi lasceranno a bocca aperta più di una volta e vi capiterà di fermarvi durante le vostre esplorazioni per guardarli con calma e magari scattare anche una bella fotografia. Le auto sono tutte modellate in maniera impeccabile e la possibilità di ammirare i loro interni tramite la visuale da dentro l’abitacolo non potrà che farvi sentire “davvero” in Colorado su una delle tante supercar che il gioco propone. Tutta questa ricchezza grafica, ha richiesto il sacrificio dei 60 frame per secondo tanto agognati nei giochi di guida, ma l’aggiornamento a schermo proposto rende comunque estremamente fluido il vostro macinar chilometri. I danni delle auto sono presenti e seppur non influiscano mai con le prestazioni della vettura, non sarà raro vedere fiancate sverniciate o bozzi più o meno grandi adornare le vostre costosissime carrozzerie. Quello che però più impressiona della grafica è lo stile che permea tutta la produzione, facendoci entrare davvero in un festival di luci musica e colori che, incorniciato nella bellezza naturalistica del mondo di gioco, garantisce un effetto davvero incredibile. La componente sonora è, ancora una volta, d’altissima qualità. Effetti speciali realistici (tranne quando si fa un frontale contro un’altra auto) e rombi dei motori riprodotti alla perfezione, si incastrano perfettamente con la componente musicale fornita dalle tre radio che animano le vostre corse. Ognuna di esse propone un tipo di musica diversa passando dal rock a quella maggiormente elettronica, ma tutte hanno un proprio DJ e una serie di stacchetti tra una canzone e l’altra davvero interessanti da seguire, visto che in alcuni casi sentirete anche parlare di voi e potrete ascoltare interviste ad altri concorrenti mentre commentano un certo pilota arrivato dal nulla ma decisamente promettente. Tutto questo è stato tradotto in un ottimo italiano e garantisce un senso di immedesimazione mai provato in alcun gioco analogo.

Forza Horizon è un gioco che sa stupire. Dietro ad un’animo arcade, si nasconde il motore fisico confezionato da Turn 10 per i propri simulatori di guida. La mappa di gioco vastissima è bella da percorrere anche solo per passare il tempo, i tanti segreti nascosti, le tantissime chicche grafiche e sonore che ci illudono di star davvero partecipando ad un evento incredibile compensano senza problemi un comparto online funzionale ma troppo semplice e con poca voglia di sperimentare. Se amate i giochi di guida, e vi piace guidare anche solo per il gusto di farlo, Non possimao che consigliarvi questa esaltante gita in Colorado.

Pro
  • – Arcade e simulativo allo stesso tempo
  • – Tantissime cose da fare…
  • – … in una mappa di gioco incredibilmente bella
  • – Comparto grafico e sonoro al top
Contro
  • – Il comparto multigiocatore poteva essere più curato

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