Forza Motorsport – Recensione

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Ogni auto ha una storia. Non parlo di come è stata concepita e costruita, ma della storia più personale che la lega a chi la guida. C’è chi ci va al lavoro tutte le mattine, chi ci va in vacanza, chi accompagna i figli a nuotare. Chi più chi meno, tutti costruiamo un legame con la nostra quattroruote. Il nuovissimo Forza Motorsport porta questa sensazione in pista, trasportandoci in una dimensione che va oltre il semplice collezionare auto. Per riuscire in questo collegamento uomo-macchina ripensa alcune dinamiche storiche per questo genere di racing game e perfeziona ulteriormente l’illusione di guidare una delle più di 500 auto presenti fin dal day-one. Dirti di allacciare le cinture, stavolta è meno astratto di quanto pensi.

Il sim arcade, oggi un po’ più sim

L’ottava uscita di Forza Motorsport (qui in vendita su Amazon) sceglie di cancellare il numero per tornare al suo nome puro. Probabilmente si voleva mettere l’accento sulla parola Motorsport, scelta che dopo tante ore in pista, appoggio completamente. Il nuovo Forza è infatti un titolo incentrato completamente sul vivere le corse motoristiche, permettendo a chiunque di provare la sensazione di guidare davvero un veicolo. Cerchiamo di chiarirci subito: Forza Motorsport non è e non vuole essere una simulazione accurata al 100%.

Non sarà un simulatore puro, ma le sensazioni e il piacere di guida ci sono tutte

I veri simulatori sono altri, ma da ottimo sim-arcade (tendente comunque al sim), permette di sentirsi con un volante tra le mani. Testare i tantissimi modelli presenti aumenta ulteriormente questa impressione e tenere in pista certi mostri sarà davvero complicato. D’altra parte non è certo un arcade come la serie cugina Forza Horizon, permettendogli di correre sul filo della credibilità senza mai diventare elitario.

La pista è per tutti

La personalizzazione è sempre stata una caratteristica fondamentale di Forza e, oggi più che mai, troverete davvero tutto ciò che desiderate per semplificarvi o complicarvi la vita. Insieme ad aiuti di ogni tipo che accendono e spengono traction control, correggono sovrasterzo o frenano automaticamente, sono state pensati aiuti concreti anche per ipovedenti e non vedenti. L’accessibilità raggiunge picchi enormi, ma anche la semplice gestione della gara non scherza. Da subito potremo modificare l’IA dei drivatar avversari e passare dall’avere solo danni estetici, fino a dover gestire consumo gomme, benzina e danni concreti e visibili in pista.

Queste sono solo una piccola parte delle funzioni che potrete personalizzare prima di scendere in pista

Più diminuiscono gli aiuti e più i crediti che vi porterete a casa saranno numerosi. Inoltre, nelle gare che non prevedono qualifiche, potrete anche scegliere il vostro piazzamento in griglia. Partire negli ultimi posti cercando di risalire in fretta e di ottenere più crediti, o rischiare poco per meno crediti? Questo sistema di rischio e ricompensa è disponibile prima di ogni gara in singolo e, in caso di riavvio, nuovamente modificabile.

Sviluppare un’auto

All’inizio vi raccontavo che ogni auto ha una storia che si crea insieme a chi la guida. Non lo dicevo tanto per dire, ma per introdurre il sistema di crescita che caratterizza tutte le vetture che guiderete e il modo in cui vivrete le gare. Abbandonati i sistemi di carte dei precedenti episodi, Forza Motorsport punta tutto sui level up. Ogni auto partirà dal livello 1 e potrà arrivare fino al 50. All’inizio avrà una piccola somma di punti auto che potrà usare per il tuning, punti che saliranno aumentando di livello e che permetteranno di passare a componenti più performanti.

Il tuning rinnovato permette di scoprire l’auto a 360°, migliorandola pian piano e vedendola migliorare

Molte componenti si sbloccano quando l’auto avrà raggiunto un certo livello e questo permette una crescita costante e continua. I crediti vi serviranno solo ed unicamente per acquistare auto, ma non potrete modificarle fintanto che non avrete familiarizzato con la loro versione base, prendendo sempre più confidenza con le sue caratteristiche.

Sono consapevole che questa scelta non piacerà ai giocatori che vogliono tutto subito, ma vi assicuro che garantisce un divertimento inedito che in passato è mancato. Conoscere l’auto nella sua forma originale per poi vederla e sentirla migliorare è qualcosa di appassionate. Questo appagamento in me si è concretizzato con una semplice Wolksvagen Golf, partita come auto comune e lentamente arricchita con componenti anche visibili come i roll bar e varie fasi di alleggerimento. Con tutto il rispetto per un’auto come questa, pensare di modificare e personalizzare vetture molto più performanti e soddisfacenti sarà un’esperienza nell’esperienza.

Alcune modifiche sono riscontrabili anche sull’auto.

Tra l’altro, al contrario di quanto accadeva con i crediti, i punti auto con cui equipaggiare le modifiche vi saranno restituiti se ne smonterete una, potendoli investire altrove. Per esempio potreste scegliere di depotenziare il motore per montare pneumatici più performanti se preferite puntare sull’aderenza. Giocare con i componenti per trovare il compromesso perfetto per voi, è un altro modo per vivere la pista, l’auto e le corse. Se poi avete fretta, potete anche chiedere il potenziamento automatico, ma mettere le mani sotto al cofano dà molte più soddisfazioni.

Come salire di livello

Dicevamo che le auto salgono di livello, ma come? Qui entra in scena un nuovo sistema di valutazione che monitora continuamente il vostro modo di correre. Superare un’auto vi porterà 10 punti esperienza, ma una volta in testa vi resterebbe solo il traguardo. Invece Forza Motorsport valuta continuamente le vostre traiettorie e il vostro modo di guidare.

La nostra Ford Mustang è appena salita al livello 9. Ciò significa che a fine gara ci aspettano nuove componenti per il tuning

Ogni tratto di pista verrà valutato, offrendovi un voto che va da 1 fino a 10 e che vi ripaga con punti esperienza continui. Inoltre, quando starete effettuando fasi pre-gara, alcune sezioni di pista, come per esempio la curva San Donato al Mugello, saranno valutate e registrate con anche il tempo di percorrenza. In questo modo sarà ancora più evidente un possibile miglioramento ad ogni giro in pista.

Prove libere e perché svolgerle

Un attimo fa ho parlato di prove libere, una fase delle gare che solitamente i videogiocatori meno esperti saltano completamente. Anche in Forza Motorsport potrete saltarle, ma è sconsigliabile per vari motivi. Intanto i box vi offrono un tempo target sotto cui stare per capire se avete il passo per arrivare primi (basato sulla difficoltà impostata e quindi variabile).

Completando un giro nel tempo indicato, otterremo punti esperienza e sapremo di essere competitivi nella gara che seguirà queste prove libere.

In secondo luogo perdereste la possibilità di conoscere il tracciato e non otterreste i punti esperienza che potrete raggranellare in questa fase. Come già successo in alcuni titoli di Formula 1, affrontare le prove è un ottimo modo per capire la gara che vi aspetta, oltre che un’occasione per sbloccare modifiche per migliorare l’auto nel dopo gara.

Il nuovo direttore di gara

Un altro elemento che rende appassionanti le corse di Forza Motorsport è il sistema di penalità. Tagliare una curva o entrare in contatto con un avversario può causare penalità in termini di tempo. Anche un semplice appoggio in curva può portarvi qualche decimo extra che potrebbe poi pesare sulla classifica finale. La cosa positiva è che i commissari di gara sono molto coerenti e nelle modalità contro l’IA, non mi è mai capitato di essere penalizzato nel caso di urti involontari o in situazioni di gara in cui qualche avversario ha tentato di bloccarmi. Usare gli avversari come sponda per rimanere in pista, mentre loro finiscono a pascolare, al contrario è visto molto male.

Appoggiandovi in curva e usando le altre auto come sponda, il nuovo direttore di gara vi assegnerà penalità sul tempo finale. Forse è il caso di rivedere la condotta da tenere in pista…

Chi era solito attuare questa pratica si troverà a dover rivedere le proprie priorità. Il discorso cambia un po’ quando si gioca online. Nonostante il direttore di gara sia attento nelle situazioni standard, mi è capitato di essere immediatamente penalizzato online quando, un avversario si è buttato completamente sulla mia traiettoria in fase di partenza. Tagliandomi la strada senza ragione, mi ha obbligato a tamponarlo in piena accelerazione. In questo caso io ho subito una penalità di 2,5 secondi, mentre a lui non è stata applicata nessuna penalità. Comportamenti scorretti di questo tipo, mi sono capitati solo una volta, ma quando i server saranno pieni e i furbastri saranno più numerosi, bisognerà applicare alcune modifiche.

Guidare con il controller

Anche se non è il metodo migliore per giocare un racing game di questa portata, Turn 10 si è impegnata moltissimo per riprodurre il corretto comportamento dell’auto attraverso il controller Xbox. Le vibrazioni del pad, unite a quelle dei grilletti adattivi, offrono un riscontro tattile molto fisico a chi gioca, facendogli sentire concretamente la strada.

Guidare con il controller offre sensazioni notevoli, facendo sentire l’auto tramite vibrazione e grilletti adattivi.

L’intensità aumenta quando la gomma viene eccessivamente stressata, mentre il feeling sui grilletti cambia quando si sta per perdere aderenza. Il resto dei pulsanti è ben mappato, compreso il riavvolgimento che vi permetterà di tornare indietro nel tempo per correggere eventuali errori. Per i più tecnici (o semplicemente curiosi), mentre si guida si possono anche attivare tutta una serie di dati in diretta che vanno dalla forza G, fino alla potenza erogata.

Guidare con volante e pedaliera

Ho avuto la fortuna di testare Forza Motorsport anche con un Logitech G92, installato su una playseat. Inutile dire che in questo caso il risultato è stato devastante. Per un gioco del genere la visuale dall’abitacolo è consigliatissima, ma per chi gioca con il volante, c’è anche quella che esclude il volante virtuale. Il feeling di guida è potentissimo con un force feedback che ci rimanda sia la resistenza delle curve, variabile rispetto alla velocità e all’angolo di sterzo, sia delle piccole asperità del terreno.

Chi guida con volante e pedaliera sarà felice di sapere che è presente anche la visuale che elimina il volante virtuale, rendendo più semplice vedere la pista

Non si tratta solo di sentire un cordolo o un fuori pista, ma anche piccoli e grandi avvallamenti dell’asfalto. Se come nel nostro caso possedete anche il cambio manuale, potrete godervi un’esperienza di guida completa e, ammettiamolo, estremamente fisica e complessa. Un’ultima precisazione: nel nostro caso, la configurazione del Logitech G92 non è stata necessaria, divertendoci subito con le impostazioni standard pensate dagli sviluppatori. Ad ogni modo, è presente un menu estremamente completo per personalizzare ogni aspetto, così che chiunque possa trovare la sua configurazione ideale.

La carriera

Tutto preso da come si comporta Forza Motorsport in pista, mi sono appena accorto che non vi ho ancora parlato delle modalità presenti. Nel menu principale troviamo quattro possibilità differenti: la modalità per giocatore singolo, il multigiocatore, Rivali e Gioco libero. Nel primo caso abbiamo una carriera in costante evoluzione. Dopo un trofeo introduttivo che partirà automaticamente al primo avvio e che contiene tre gare, ci saranno venticinque Trofei Costruttori da sbloccare in ordine. Dopo di che troverete ulteriori trofei nell’area “In primo piano”.

Il primo è attivo anche per chi come noi ha giocato prima del day-one, mentre gli altri hanno un countdown molto chiaro che precede lo sblocco. Potrebbe sembrarvi che i contenuti non siano moltissimi, ma vi assicuro che non è così. I Trofei costruttori sono tutti una bella sfida, a patto ovviamente di affrontarli con un livello di difficoltà adatto alle vostre capacità. In più ogni settimana arriveranno contenuti che aggiorneranno costantemente quelli presenti e ne aggiungeranno altri sempre nuovi. In pratica smetteremo di correre solo quando uscirà il prossimo capitolo.

Il multigiocatore

Il comparto multigiocatore è anch’esso ben strutturato. All’inizio dovrete correre in alcune gare per ottenere una valutazione inerente la vostra abilità alla guida e sicurezza in pista. In questo modo il matchmaking cercherà di farvi gareggiare con piloti della vostra bravura e, possibilmente, con giocatori che guidano più o meno sporco. Una volta ottenuto un punteggio per la prima e una lettera per la seconda, potrete scegliere tra i tanti eventi disponibili, ognuno con regole e auto specifiche.

Ogni evento culmina con una gara che inizia ad un determinato orario, ma che si apre circa mezz’ora prima. Scegliendo di partecipare potrete girare per testare il tracciato o tentare tre giri di qualifica fintanto che non scatterà l’orario della gara. Solitamente tenterete qualche giro per prendere confidenza con il tracciato e poi vi butterete nella qualifica che assegnerà le posizioni in griglia. Se dopo la qualifica avanza ancora tempo, potrete continuare a girare in pista fino alla partenza.

La gestione del multigiocatore è intelligente e ben realizzata, con gare che si tengono continuamente ogni 30 minuti circa, precedute da sessioni di prova e qualifiche.

Alla fine della gara, se vorrete continuare, vi iscriverete automaticamente alla gara successiva, ricominciando dai box del nuovo tracciato. Questo sistema è ottimo per radunare i giocatori su circuiti specifici, evitando che si disperdano troppo in giro. Nel mio caso, con server chiusi, ho potuto testare questa modalità solo con un numero molto ristretto di utenti, ma già così vi assicuro che la sfida è sempre stata intensa. Una volta aperti i server, siamo sicuri che i fan dell’online avranno di cui divertirsi. Se invece volete gareggiare con amici e creare eventi specifici, troverete tutto quello che vi serve nell’area multigiocatore privato. Chi invece sperava nello split-screen rimarrà deluso. È infatti stato annunciato che al lancio non ci sarà questa possibilità, lasciando però aperto uno spiraglio per il futuro.

Rivali

La modalità Rivali ritorna per farci gareggiare in una serie di time attack dinamici. Scelta l’auto (quando possibile), e scelta la pista, ci troveremo sul tracciato per superare il tempo e il fantasma registrato da un altro giocatore. Se ci riusciremo, il gioco ci metterà contro il tempo di un altro giocatore che ha registrato un tempo leggermente migliore del nostro. In questo modo potremo migliorarci costantemente sul giro, osservando anche gli eventuali errori degli avversari, così da capire come non commetterli.

Anche qui sono previsti aggiornamenti costanti che ci proporranno sempre nuove sfide. Riuscire ad appassionare con un semplice time attack non è da tutti, ma tramite questa semplice soluzione, trovarsi a girare per un’ora sullo stesso circuito non è così impensabile, nemmeno per un giocatore che ama le corse con avversari direttamente in pista. Inoltre, se avrete amici che giocano, vi troverete a combattere contro i loro tempi, rendendo la sfida molto più personale.

Sfidare i fantasmi e i tempi di amici e altri piloti è più sfidante di quanto si pensi, per un multigiocatore asincrono ormai classico, ma sempre appassionante.

Infine, se ancora non vi basta, potrete correre nella modalità Gioco Libero. Qui potrete scendere subito in pista dopo aver scelto auto e tracciato, o personalizzare ogni cosa. Il tempo atmosferico cha cambia durante la gara, l’ora del giorno, la presenza o meno di prove e qualifiche, eventuali sistemi di penalità, e la solita enormità di opzioni sono tutti presenti. Se poi metterete una pista casuale, alla fine della prima gara, ve ne sarà proposta un’altra con le stesse regole, ma su un altro circuito, potendo potenzialmente creare sequenze di gare sempre diverse. Ovviamente, qualsiasi sia la modalità che affronterete, l’auto scelta avanzerà di livello con tutto ciò che ne consegue.

Auto e tracciati

Prima di chiudere bisogna ovviamente parlare delle auto e dei tracciati presenti. Con più di 500 vetture fin dal day-one, Forza Motorsport vi offrirà una scelta incredibile. Si va da quattroruote stradali fino a vetture nate per la pista, attraversando circa mezzo secolo di corse. La cura con cui sono riprodotte è maniacale e farle “crescere” sbloccando nuovi pezzi da montare e constatando i loro progressi prestazionali, sarà sempre una piccola gioia. Inoltre nell’autosalone troverete sempre alcune auto in offerta (acquistabili unicamente con crediti di gioco) che saranno protagoniste degli eventi del momento. Risparmierete circa il 30% e potrete accedere a nuove sfide che, si spera, vi ripagheranno della spesa tramite i premi vinti.

La lista delle auto, comprendente già ora più di 500 esemplari è ricchissimo e presenta alcune favolose sorprese.

Considerate poi che stavolta le auto vanno acquistate o vinte in specifiche attività. Non ci saranno ruote da girare o altre diavolerie basate sulla fortuna. Se questo sistema poteva andare bene nello spirito arcade di Forza Horizon, qui, dove ogni auto va scelta e fatta crescere, non vi pioveranno addosso regali. Se poi volete partecipare ad un evento e non avete l’auto adatta, potrete sempre noleggiarla. Non spenderete nulla, potrete affrontare la sfida, ma l’auto non accumulerà i punti esperienza necessari per sbloccare le modifiche che la riguardano.

Correre a Laguna Seca è sempre una bella esperienza

Guardando ai tracciati, al day-one ci aspettano 20 piste che comprendono Silverstone, Suzuka, Indianapolis, Mugello, Spa, Barcellona e il Nurburgring. In quest’ultimo caso, lo storico Anello Nord lungo quasi 21km non è ancora presente, ma sarà inserito gratuitamente in primavera. Tra i circuiti che arriveranno presto, abbiamo già quello di Yas Marina a novembre e un altro tracciato ancora non rivelato, a dicembre. Tutte queste piste hanno diverse varianti, meteo dinamico, ore del giorno variabili e gommatura del tracciato in base alla temperatura.

Comparto grafico

Forza Motorsport possiede un comparto tecnico a dir poco ammirevole. Noi l’abbiamo provato sia su Xbox Series X che su PC e in entrambi i casi ci siamo goduti al massimo i suoi contenuti. Su Xbox abbiamo scelto la modalità prestazioni (a cui si accosta anche “prestazioni RT” che attiva il Ray Tracing), privilegiando i 60 fps al posto di una risoluzione 4K fissa. Scegliendo di attivare il Ray Tracing invece non ho riscontrato grosse differenze. Sconsiglio invece la modalità grafica che blocca la risoluzione a 4K ma abbassa a 30 gli fps, un limite un po’ pesante per chi vuole guidare davvero. Su PC, a patto di avere una buona configurazione, le cose cambiano e puntare a 4K e 60 fps, scalando qualche dettaglio qua e là, è sempre possibile.

Le auto si ammaccano, si graffiano e, con i danni attivi, possono anche smettere di funzionare.

Ad ogni modo, il risultato generale è davvero ottimo, specie con la visuale dall’abitacolo. Oltre alla riproduzione dei tantissimi cruscotti che vi si pareranno davanti, quando la luce lo richiede, vedrete anche i riflessi del vostro pilota sul vetro del parabrezza. Da migliorare la rifrazione negli specchietti posteriori che, in qualche caso, evidenziano una risoluzione più bassa e diverse scalettature. I danni estetici saranno visibili e diventeranno concreti se sceglierete di attivarli, mostrando in tempo reale ammaccature vostre e dei vostri avversari. Non vedrete auto distrutte, ma l’idea degli impatti e dei danni provocati è comunque gestita benissimo.

Riguardo le piste presenti in Forza Motorsport è poi stato fatto un lavoro eccellente, ricreando perfettamente l’idea di essere lì. Anche con 24 piloti in pista, i tracciati presenti si dimostrano ricchi di dettagli, aumentando il loro impatto quando cade la pioggia o cala la nebbia. Le situazioni che permettono di vivere sono davvero tante e la necessità di ricreare tutti i tracciati con le nuove tecnologie, ha permesso di aggiungere quei piccoli dettagli che, messi insieme, rendono credibile l’esperienza. A volte qualche glitch minore rompe la magia, ma sono imperfezioni sullo sfondo che non danneggiano il gameplay.

Comparto sonoro

Di grandissima fattura anche l’impianto sonoro che cattura con una musica soft durante i menu pregara, per poi lasciare spazio, giustamente, ai suoni delle auto e della pista. I motori non solo sono tutti diversi, ma modificano il loro suono man mano che le componenti personalizzate prendono il posto di quelle di serie. Avvolti poi nella bolgia delle partenze, i rumori dei tanti motori creano una “musica” che i patiti delle corse riconosceranno sicuramente.

Sfrecciare in pista tra altre 23 auto sotto la pioggia porta un insieme di suoni che meraviglia.

Validissimo poi l’effetto surround che permette di anticipare eventuali sorpassi affidandosi alla direzione da cui provengono i suoni dei motori. I dialoghi che descrivono un evento sono in inglese, così come alcune semplici comunicazioni dai box, ma sono sempre presenti sottotitoli che chiariscono subito la situazione. Ovviamente tutti i testi sono in italiano e, a differenza di altre uscite, questo mancato doppiaggio non pesa affatto sulla godibilità. È comunque possibile che arrivi in seguito, come già avvenuto per Forza Horizon 5, ma, lo ripeto, non lo ritengo necessario.

Commento finale

Forza Motorsport è una ripartenza a razzo per la serie. Completamente focalizzato sugli hardware attuali, è davvero difficile da criticare. Garantisce un ambiente virtuale in cui correre si dimostra piacevole e alla portata di tutti. I meno esperti potranno appassionarsi con calma, mentre i più smaliziati potranno iniziare a competere in modo credibile. Le penalità sempre in agguato, avversari competitivi, capaci di sbagliare e talvolta di vendicarsi di un tamponamento, rendono l’idea di correre davvero in pista.

Forza Motorsport rappresenta un evoluzione dei racing game e da adesso in poi, chi li realizzerà avrà un nuovo metro di paragone.

Le auto poi si vivono in modo più sentito, senza collezionarle solo per il gusto di farlo, ma anche per portarle ad un pieno potenziale tramite un tuning rivoluzionato e più centrato sulla guida piuttosto che sul conto in banca. Su tutto però domina la capacità di simulare l’impressione di stare davvero guidando, anche a chi gioca usando un semplice controller. C’è passione, c’è voglia di introdurre chiunque nel mondo delle corse e ci sono contenuti a non finire. Qui si frena al limite, si impostano le traiettorie, si entra in scia e si supera avversari concreti. In altre parole, il racing game che stavamo aspettando da diversi anni.

Pro

– Sistema di guida sempre credibile

– Direttore di gara attento

– Voti in pista per capire i propri errori

– Sistema di tuning rivisto

– 500 auto tutte da scoprire (e aumenteranno)

– 20 tracciati, ognuno con varianti (e aumenteranno)

– IA avversaria concreta e scalabile

– Modalità con eventi sempre nuovi

Contro

– Rare imperfezioni grafiche

– Manca lo split-screen (per ora?)

– Servono alcuni accorgimenti alla penalità online

– Sarebbe utile sapere i tempi degli avversari anche in singolo

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