Fury Unleashed

Anche i fumetti sanno essere violenti

Negli ultimi tempi il mondo indie è stato costellato di molti titoli roguelike; uno dei più recenti successi è stato Dead Cell, dotato di ottime idee, ambientazioni e di un gameplay estremamente realttivo. Da lì in poi sono stati pochi i giochi che hanno saputo entusiasmarmi allo stesso modo… almeno fino ad ora, fino a qui presente Fury Unleashed.

Fury Unleashed si presenta come un Metal Slug un po’ più complesso, ma con lo stesso ottimo feeling!

Il titolo è stato rilasciato lo scorso 8 maggio, sviluppato e prodotto da Awesome Games Studios e già dalle prime immagini ci ha colpito per lo stile grafico, ma di questo ne parliamo tra un pochino. Come detto in precedenza si tratta di un roguelike, quindi in ogni partita si dovrà affrontare un “dungeon” generato casualmente a livello ambientale e di nemici presenti, e si troveranno tra i più disparati oggetti per potenziare il nostro personaggio, cercando di farlo arrivare incolume fino alla fine. Se ciò non avviene, si ricomincia tutto da capo. In generale, all’interno di questi titoli la trama viene sempre un po’ nascosta o lasciata in secondo piano, ma in Fury Unleashed devo dire che questa è molto più chiara che in tanti altri casi. L’intero titolo si svolge all’interno di alcuni fumetti, ma proprio letteralmente, con il nostro personaggio che è l’eroe della storia narrata e che si muove all’interno delle vignette, con ognuna che rappresenta una stanza del dungeon. All’interno di ogni fumetto sarà possibile trovare un ricordo del creatore dell’opera, Mr. Doodle il quale ci fa capire come lui sia piano piano impazzito per l’insuccesso e le critiche verso le proprie creazioni fumettistiche, tramite scorci della sua vera vita come e-mail o commenti sui social riguardo le sue fatiche. Attualmente sono giocabili tre diversi fumetti, più quello che è nominato come il “quaderno delle bozze”, dove per ogni libro sono disponibili tre boss principali da eliminare per completare il fumetto (quindi 12 totali), più altri mini-boss che si possono incontrare nel percorso.

Tutto assolutamente molto interessante e ben ideato e con un’idea davvero originale, ma come sempre in questo genere di titoli il gameplay è il fattore più importante in assoluto. Partendo dall’impostazione dei comandi, giocato con un controller Fury Unleashed presenta un sistema di shooting che mi ha ricordato molto The Binding of Isaac, dove per sparare bastava muovere l’analogico destro nella direzione desiderata e il colpo parte automaticamente, feature che personalmente adoro perché garantisce una maggiore dinamicità a tutto il gioco. Oltre a questo, sono anche presenti gli attacchi melee tramite quello che all’inizio è un machete, ma se ne possono sbloccare tante altre, cosa che ovviamente accade anche per le armi da fuoco. Il movimento del personaggio rispecchia ancora di più un intero fattore di dinamicità grazie ad uno scatto che si può compiere tramite il dorsale destro che funziona anche come dash nel caso si esegua a mezz’aria e una poderosa schiacciata verso il basso, semplicemente muovendo l’analogico sinistro in giù e che può anche eliminare istantaneamente i nemici, schiacciandoli a terra. Anche i nemici che si possono incontrare sono qualcosa di assolutamente unico; nel primo fumetto ambientato nell’amazzonia ci sono vari insetti, ma anche sciamani scheletrici che senza troppe scuse ci lanciano macumbe di ogni genere. Il secondo fumetto è ambientato in uno scenario semi nazista con uno stile grafico che ricorda Metal Slug, il terzo invece ci ospita in un’ambientazione spaziale molto ostile, mentre pe il libro di bozze lascio a voi la sorpresa.

Il nostro piccolo personaggio o la nostra “Furia” come viene denominato dal creatore stesso, è anche in grado di essere potenziato nelle sue abilità base, come i punti vita, la velocità di ricarica delle armi e davvero molte altre skills. Il suo miglioramento avviene tramite un albero delle abilità che raggiunge la sua massima ampiezza al livello 35; per sbloccare le abilità vengono poi assegnati dei punti una volta terminata la partita e questi saranno spendibili unicamente per il riscatto dei boost. Per ottenere più punti Fury Unleashed ci sprona nell’eseguire delle “combo”; eliminato un nemico in alto a sinistra comparirà una scritta con “COMBO 1” e sottostante una piccola barra del tempo, nel momento in cui si elimina un altro ostile, prima che la barra si esaurisca, la combo aumenta e così via. Questo sistema rappresenta una parte fondamentale di tutti il gioco, perché solo così potremmo ottenere punti più velocemente, ma non solo, anche oro aggiuntivo e soprattutto cure per il nostro personaggio: non esiste infatti altro modo per ripristinare la vita se non aumentare il numero di combo. All’interno di ogni mappa le ricompense sono davvero molteplici, dagli scrigni base a quelli apribili solo dopo aver completato una piccola challege, passando per altri che vogliono denaro, ma sono presenti anche dei piccoli “patti” dove investendo anche solo una minima cifra si possono ottenere potenziamenti per il livello. Tutto in perfetto stile roguelike, ma andando poi a vedere effettivamente quanti oggetti sono presenti nel gioco, la lista non risulta poi così lunga come in altri titoli. Ovviamente questa può essere benissimo ampliata tramite un aggiornamento, ma personalmente mi aspettavo qualcosina di più.

Fury Unleashed, presenta inoltre anche un sistema di co-op per due giocatori, ma solo in locale, scoperta che mi ha un po’ spiazzato, non capendo perché non sia stata inserita una modalità online, anche solo con stanze private e quindi con persone che effettivamente si conoscono piuttosto che con sconosciuti. Sorvolando questo fattore, il titolo graficamente è qualcosa di molto particolare ed intrigante, ricordando in vari frangenti il nostalgico Metal Slug, ma con un adattamento più cartoo. Trovata geniale quella di mettere nel passaggio da una stanza all’altra il numero della vignetta di un fumetto che si rompe per proseguire nella stanza successiva, come allo stesso modo la mappa che non è altro che l’albo a fumetti. Anche la colonna sonora è qualcosa di molto originale, certamente non troppo elaborato, ma si uniforma al contesto in ogni situazione, quindi approvata.

Concludendo, Fury Unleashed è stato una bellissima sorpresa, assolutamente un valido roguelike che può essere notevolmente implementato e diventare ancora migliore, spiccando per il suo gameplay dinamico e coinvolgente e quello stile grafico unico che appaga. Ci sono ovviamente alcuni punti deboli, come l’assenza della lingua italiana, il sistema co-op solo in locale e quel numero di oggetti trovabili che potrebbero essere di più, ma sono tutti comunque fattori che possono essere aggiustati col tempo, per questo rimango fiducioso. Se siete appassionati di questa tipologia di gioco non dovete farvelo scappare, se invece siete nuovi del settore, questo potrebbe essere un buon inizio perchè il divertimento e la sfida sono assicurati.

Pro
  • – Dinamico e piacevole da giocare
  • – Rigiocabilità al massimo
  • – Una grafica tutta particolare
Contro
  • – Co-op solo in locale
  • – Quantità di oggetti da ampliare

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