La serie Batman Arkham ha segnato uno spartiacque sul creare videogiochi con i supereroi. Lo stile, la trama e il gameplay hanno appassionato molte persone, sia tra i giocatori, sia tra gli appassionati di fumetti. Dall’uscita del terzo capitolo però sono passati ormai sette anni e Gotham Knights (qui la pagina ufficiale) si fa avanti per riempire questa mancanza. Solo non aspettatevi un gioco di Batman come i precedenti, perché Warner Bros. Montreal, già autore di Batman Arkham: Origins, prequel della trilogia di Rocksteady, ha cambiato le carte in tavola scegliendo di eliminare dall’equazione proprio l’uomo pipistrello. I cambiamenti, come vedremo sono diversi, ma per fortuna l’ombra di quel Marvel’s Avengers così criticato è molto più lontana di quanto si pensi.
La trama di Gotham Knights
All’interno della Bat-caverna Batman sta combattendo contro Ra’s Al Ghul, nemico a capo della Lega degli Assassini che è solito risorge nelle pozze di Lazzaro. Il combattimento è spietato e Batman può solo sacrificarsi per sconfiggere l’avversario e salvare i suoi alleati più cari e la stessa Gotham.

La caverna esplode, il corpo di Bruce viene trovato da Robin, Nightwing, Batgirl e Cappuccio Rosso e il funerale viene compiuto. Nulla lascia pensare ad una messinscena, così come più avanti nella storia i nuovi protagonisti palesano chiaramente quello che molti abbiamo pensato. Usare le pozze di Lazzaro sul corpo del loro padre spirituale sarebbe sbagliato e non accettato dallo stesso Batman. Capitolo chiuso? Tutt’altro.

Gotham City era pericolosa anche quando Batman vigilava dai tetti, figurarsi ora che si vocifera che sia morto. I criminali diventano più arditi e la città non sa più di chi fidarsi. In questo clima la Bat-famiglia composta da Dick Grayson (Nightwing), Barbara Gordon (Batgirl), Jason Todd (Cappuccio Rosso) e Tim Drake (Robin), devono entrare in azione cercando di sostituire il loro mentore. Il primo passo sarà rintracciare il corpo di Ra’s Al Ghul per impedire che venga nuovamente riporto in vita.

Come si procede in Gotham Knights
A scanso di equivoci posso dirvi che Gotham Knights ci mette un po’ a carburare e a mostrare le sue qualità. Per farvi capire, durante le prime due ore ho pensato che questa uscita fosse un po’ inferiore rispetto alle precedenti. Ora dopo ora ho però capito che è solo un po’ diverso il suo modo di procedere, prima di raggiungere i suoi predecessori. La storia per esempio non si svolge con la progressione vista nei Batman Arkham, in cui alcune missioni sbloccavano gadget che ci permettevano di proseguire. Qui tutto ruota intorno alle indagini, ossia compiti da svolgere per poter progredire e sbloccare lo step successivo della macromissione, sia essa principale o “secondaria” e legata a supercriminali specifici che impazzano per Gotham.

Aprendo il menu principale si possono vedere tutte le attività da svolgere per progredire e, specie all’inizio, andare di pattuglia è il modo migliore per procedere. Non dovrete ovviamente andare a caso, ma potrete selezionare le varie missioni secondarie che vi vengono segnalate come crimini premeditati. Questi attingono a varie tipologie che, progredendo, aumenteranno ancora, raggiungendo una ventina di variabili. Ci sono missioni più stealth, altre in cui bisogna difendere un furgone da cui vogliono far evadere un prigioniero, ci sono poliziotti sotto attacco, ostaggi da salvare con bombe collegate ai polsi e di cui partirà il conto alla rovescia se verrete scoperti.
Queste attività vengono create casualmente ogni volta che sceglierete di andare di pattuglia, aggiungendo via via attività quando le indagini richiederanno per esempio di interrogare scagnozzi di Mr Freeze per scoprire i piani del gelido criminale. La progressione è sempre logica e il modo di scoprire indizi per proseguire, oltre ad essere chiaramente segnalato, aumenta l’immedesimazione.

Quando le pattuglie non bastano…
Quando le indagini in città raggiungono una certa fase diventano dossier, ossia missioni specifiche e istanziate in aree di Gotham che possono essere considerate come veri e propri livelli in cui spesso c’è anche una sfida finale piuttosto impegnativa. Va detto che questi dossier hanno un livello consigliato per essere affrontati, e questo ci porta a una delle novità che più avevano preoccupato i giocatori. Questo genere di livelli, li abbiamo visti in passato in titoli come Assassin’s Creed e The Division, giochi che chiedevano di accumulare punti esperienza per poter davvero affrontare una missione. In Gotham Knights questa barriera artificiale è presente ma in modo molto limitato, visto che, appunto va a colpire solo queste attività. C’è da dire che le missioni presenti sono comunque tante, e basta saltare da un’indagine all’altra per non avvertire minimamente questo problema e avere sempre qualcosa di nuovo da fare.

Crescere eroi
La progressione dei protagonisti è stata creata in modo intelligente, con Robin, Nightwing, Batgirl e Cappuccio Rosso che salgono di livello contemporaneamente, anche se non li state usando. Far salire Robin al livello 3, farà sì che quando sceglierete un altro eroe, sarà anch’esso di livello 3, con i relativi punti abilità da piazzare sul suo skill tree. Questo meccanismo, insieme alla diversità dei protagonisti, rende piacevolissimo cambiare eroe ogni volta che si visita il campanile, la base segreta in cui i nostri, più il fidato Alfred, tirano le somme delle loro scoperte, si allenano e si fanno conoscere attraverso dialoghi specifici tra di loro. È sempre qui che potrete creare nuovi equipaggiamenti, meccanica che sembrava aprirsi alle loot box e che invece si dimostra agile, divertente e a misura di giocatore.

Come funzionano gli equipaggiamenti di Gotham Knights
Gli equipaggiamenti in Gotham Knights si possono trovare in giro per il mondo di gioco, ma talvolta nemmeno ve ne accorgerete. Infatti quello che recupererete più spesso saranno materiali che poi potrete investire per creare i progetti, anch’essi trovati mentre si esplora e si combatte. Anche l’idea di andare nei menu per scoprire se si può cambiare qualcosa non fagocita il gameplay, visto che se deciderete di creare qualcosa, lo potrete equipaggiare solo dopo essere tornati alla base. Nessuno invece vieta di equipaggiare una tuta che già avete. Anche in questo caso però è molto più utile scegliere con cosa partire quando si lascia il campanile, piuttosto che fare cambi sul campo.
Gli equipaggiamenti poi non coinvolgeranno molti slot, visto che contemplano la tuta, le armi da mischia e quelle da lancio. Questa semplicità trova riscontro negli effetti elementali che dopo alcune ore inizieranno a tradursi in colpi congelanti, altri infuocati, altri elettrici e via discorrendo. Alcuni nemici saranno più deboli verso un certo elemento, quindi selezionare quello corretto nelle missioni più adatte può portare vantaggi. Terminano la personalizzazione le mod, chip da inserire negli equipaggiamenti più rari per aumentare o aggiungere effetti. Queste mod possono anche essere fuse tra loro per aumentare il loro livello di rarità, così che anche quelli comuni possano avere una loro utilità se fusi tra loro.

I 4 Cavalieri di Gotham
E poi ci sono i protagonisti, quattro eroi che riescono a rendere davvero diversi i momenti in cui li si utilizza. Oltre alle animazioni che li contraddistingue in modo eccelso, è attraverso la costruzione dell’albero delle abilità che si scoprono le loro potenzialità. Robin per esempio è specializzato nelle fasi stealth, essendo per esempio l’unico che può eseguire ko istantanei anche sui nemici più grandi che ancora non l’hanno scoperto. Può anche deviare proiettili con il suo bastone bo e piazzare esce con le sue abilità Slancio, mosse speciali da eseguire riempiendo una barra.
Cappuccio Rosso è invece un energumeno molto più pratico, il più potente in fatto di colpi diretti e anche l’unico in grado di afferrare i nemici più ingombranti per poi lanciarli o attaccarli. È dotato di pistole stordenti che fanno molto male e che non risentono della gravità come la fionda di Robin, seppur facciano molto rumore.
Nightwing fa fede alla sua natura circense dimostrandosi il più agile e veloce del gruppo, abilissimo nelle schivate in serie e nel colpire al volo i nemici. Batgirl invece, complice la sua vecchia identità di Oracolo, è l’hacker del gruppo, capace di disattivare telecamere e dispositivi a distanza, così come di diventare ad esse completamente invisibile. Inoltre è particolarmente efficace contro bersagli singoli, grazie alle sue abilità Slancio in cui mena fortissimo con i suoi due tonfa.

Quello che ci accomuna
Divertirsi con ognuno di essi è particolarmente semplice, e se all’inizio si rimane stupiti dai loro diversi movimenti e stili di combattimento, man mano che si affrontano le insidie del gioco si scoprono sfumature davvero affascinanti. Le loro basi restano comunque quelle che ci si aspetterebbe da un gioco di Batman. Anche se non c’è più un contatore di combo, il free flow combat resiste, seppur leggermente modificato. La contromossa che parava un colpo e lo rispediva al mittente ora richiede prima una schivata perfetta, seguita poi da un attacco fisico.
Proseguire la combo in mischia premendo il tasto quando il colpo precedente va a segno offre bonus ai danni, mentre i colpi a distanza servono principalmente per fermare i nemici che stanno per sparare. Ci saranno però avversari e situazioni in cui potrete farne un uso ben maggiore. Sono poi state integrate le prese, possibili quando i nemici sono indeboliti e utili per lanciare nemici contro pericoli ambientali o per colpirli con un possente attacco.

Cattivi e supercattivi
Tutte queste operazioni andranno ad incidere su nemici che, a difficoltà normale, la terza su quattro, posso creare problemi già dopo alcune ore. I loro attacchi non si fermano quando per esempio state eseguendo una presa o una mossa Slancio che richiede un po’ di tempo per essere eseguita, quindi c’è la concreta possibilità di essere interrotti e danneggiati. Inoltre le loro tipologie, seppur all’inizio sembrino scarse, aumentano pian piano, inserendo scontri molto vari e impegnativi che richiedono nervi saldi e coordinazione.
In alcuni frangenti la telecamera non permette di vedere un attacco imminente e questo fa ricevere qualche colpo in più di quanto ci si meriterebbe. Qualche aggiustamento alla telecamera durante le fasi di lotta sarebbe quindi il benvenuto, ma per fortuna non accade spesso e ci si convive. Nulla da dire sull’esplorazione di Gotham, sempre veloce grazie al rampino e alla Bat-cycle, la nuova moto che permette di velocizzare gli spostamenti a terra. Quando poi sbloccherete i viaggi rapidi avrete Gotham a portata di mano, senza contare alcuni gadget che si sbloccano dopo aver raggiunto il rango di Cavaliere e che vi permetteranno di agire in aria in modi differenti.

In 2 è meglio che in 4 (nella storia principale)
Prima di passare al comparto tecnico bisogna parlare della modalità cooperativa. Presente fin dal lancio, permette di far collaborare due giocatori, permettendo loro di affrontare anche l’intera campagna. In base a come imposterete la privacy potrete entrare nelle partite di amici e sconosciuti. Il massimo ovviamente si raggiunge quando si collabora con qualcuno che si conosce e si utilizza la chat vocale. I livelli dei giocatori si allineano per non creare squilibri e le attività completate quando si è ospitati possono essere trasportate anche nella propria partita, così da non doverle rifare e poter continuare anche in solitaria. Sapere che ci sono 4 protagonisti faceva pensare ad una ovvia modalità coop a 4 giocatori, ma l’idea è stata giustamente accantonata.
Dico “giustamente” perché le attività che andrete a svolgere nella modalità principale sono perfette per 2 giocatori, e aumentare il numero avrebbe creato troppa confusione. In cooperativa il gioco aumenta la difficoltà degli scontri e in 4 sul campo si sarebbe rotto l’equilibrio che regola le attività che si svolgono durante la trama principale. Per veder combattere insieme Robin, Nightwing, Cappuccio Rosso e Batgirl basterà però attendere l’aggiornamento di novembre che porterà gli assalti eroici, una modalità studiata apposta per coinvolgere 4 eroi in sfide che si distribuiranno su una torre di 30 piani.

La bellezza di Gotham Knights
In questi giorni si è parlato di Gotham Knights e dei 30 fps che caratterizzano le versioni per Xbox e PS5. Giocare a 60 fps si può fare solo su un PC molto potente, ma talvolta noi videogiocatori ci fasciamo la testa troppo presto. Giocare a Gotham Knights a 30 fps è comunque notevolissimo, grazie ad una mappa gigantesca di Gotham City che ci permette di visitare moltissimi luoghi iconici. Cercate la diga? La trovate. Volete andare a visitare l’Arkham Asylum? È a nord est sulla mappa. Tutti i luoghi più celebri sono al loro posto, compreso il Monarch Theater e la Bowery. Le luci notturne della città illuminano palazzi e cattedrali, mentre i cittadini di Gotham passano per le pericolose strade pattugliate dalla polizia in tenuta anti-sommossa (e a cui i nostri 4 non andranno molto a genio).
Tutte cose che potrete vedere sia andando in moto, sia volando e planando sui tetti, sfruttando la verticalità. E poi ci sono i protagonisti e le loro tute – che cambiano stile in base a cosa avrete equipaggiato – i nemici, le mosse che eseguirete sui nemici. Insomma, se non ci si limita al freddo numerino e si pensa che il gioco è stabile, Gotham Knights fa una gran bella figura, specie se lo sparate su uno schermo a 4K. Per gli scettici, vi assicuro che basta superare l’impatto iniziale per godersi una grandissima uscita.
Anche la parte audio è curatissima, con musiche eccellenti che richiamano l’epicità dell’universo coinvolto e con effetti sonori che rendono molto fisiche le botte date e ricevute. Il doppiaggio è totale, con doppiatori professionisti per eroi e cattivi, e con una traduzione dei testi che comprende menu, abilità e anche email e descrizioni degli oggetti che si esaminano in modalità detective (ora graficamente meno invasiva).

Commento finale
Gotham Knights ha avuto uno sviluppo travagliato e complesso, e la vicinanza di alcune sue dinamiche a quelle dei Game as a Service aveva preoccupato diversi giocatori, noi compresi. Per fortuna queste paure sono state smentite da un’avventura intensa, in cui si prova empatia verso i protagonisti. La storia si segue con curiosità e nel mentre si fanno crescere personaggi che si diversificano sempre più via via che le ore passano e si sventano crimini. Non c’è farming su missioni sempre identiche, non si è in ostaggio dell’equipaggiamento e non esistono azioni inutili al raggiungimento di uno scopo. Giocatelo se avete una console di nuova generazione e non fatevi intimidire da chi parla di 30 fps senza averlo testato. È un grande omaggio a Batman e al suo universo che nessun fan dei comics dovrebbe perdersi, sia che lo giochi da solo, sia in buona compagnia.
- – Rispettoso dell’Universo DC
- – Quattro personaggi sempre più diversificati
- – Una mappa vasta e da scoprire
- – Progressione ben calibrata
- – Gameplay reattivo e adattabile
- – Nemici tosti vari
- – Ottima gestione dell’equipaggiamento
- – Coop a 2 ben integrata
- – Tecnicamente valido
- – Qualche lieve imperfezione grafica
- – La Bat-Cycle poteva essere sfruttata di più
- – Alcune tipologie di crimini si assomigliano tra loro

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