Hyrule Warriors Definitive Edition – Recensione

Mentre il bellissimo The Legend of Zelda: Breath of the Wild era ancora in fase di sviluppo, su Wii U usciva Hyrule Warriors, un musou ispirato alla mitica saga che all’annuncio ha subito fatto dubitare i fan più conservatori. Il gioco invece non solo era molto valido, ma è diventato addirittura uno dei migliori esponenti di questo particolare genere. Seguirono una versione per 3DS che aggiungeva qualche personaggio e livello e soprattutto una serie di DLC a pagamento che ampliavano a dismisura le sfide possibili e aggiungeva ulteriori personaggi. Ora tutta questa marea contenutistica arriva su Switch grazie a Hyrule Warriors Definitive Edition, un concentrato di azione hack ‘n slash che è stato anche migliorato in molti aspetti.

Il primo avvio di Hyrule Warriors Definitive Edition vi porterà ad una schermata molto ricca di opzioni ma di cui solo una sarà momentaneamente disponibile. Parlo della modalità Leggenda, quella che comunemente chiameremmo “Storia”. Qui faremo la conoscenza di Zelda, della giovane recluta di nome Link e inizieremo a capire come funziona il gioco. Chi ha già provato un qualsiasi musou, compreso il recente Fire Emblem Warriros su Switch, si troverà immediatamente a casa e scoprirà la riuscita storia imbastita dallo sviluppatore Omega Force. Non potrà mancare Ganon, ma vengono introdotti anche personaggi estranei alla saga originale, garantendo combattenti extra da utilizzare quando si sceglierà di affrontare il resto delle modalità proposte. Concentrandoci momentaneamente su quella denominata Leggenda posso dirvi che la narrazione è impostata per abbracciare il fan service di questa grande saga, facendovi combattere in luoghi ispirati a uscite storiche e amate come Ocarina of Time e Skyward Sword. Inoltre il superamento degli stage propone sempre qualche nuova dinamica, obbligandoci a cambiare approccio e a familiarizzare con il cambio al volo del personaggio. Ereditata dal già citato Fire Emblem Warriors, questa possibilità inedita arriva anche sui campi di battaglia di Hyrule, consentendoci di passare da un combattente all’altro, potendo anche impartire loro ordini su dove andare. La cosa può essere utile quando si trova un forziere che può essere aperto solo da uno specifico personaggio, ma anche per inviare soccorsi ad una guarnigione in difficoltà.

Nell’uscita originale la modalità Avventura fungeva da grandioso end game, regalando ulteriori sfide e possibilità di potenziamento attraverso una mappa a 8-bit che si rifaceva al primissimo gioco uscito su NES. Attraverso una vasta serie di DLC, negli anni questa modalità si è ampliata e ora tutte queste aggiunte sono parte integrante di questa Definitive Edition. Oltre alla mappa del primo The Legend of Zelda con relative sfide, qui ne troverete altre otto, basate sui giochi che hanno reso grande la serie. Il grande oceano di Wind Waker, la sfortunata Termina di Majora’s Mask, il regno del crepuscolo di Twilight Princess sono tutte pronte a farvi divertire con sfide di qualsiasi tipo, facendovi progredire su di una mappa in base alla valutazione che avrete ottenuto e a ulteriori segreti da scoprire. Troverete letteralmente centinaia di sfide differenti con regole specifiche e altrettante ricompense che arricchiranno l’equipaggiamento dei vostri eroi. Il loro miglioramento costante sarà quindi più semplice che in passato, fosse solo perché ora avrete una marea di combattimenti diversi da affrontare. Queste mappe possono essere scelte e portate avanti contemporaneamente, ma sarà indicato il loro livello di difficoltà così da segnalarvi subito da cosa sarebbe meglio partire. Se ancora non siete sazi ecco arrivare la modalità Sfida, suddivisa in Sfida normale, con obiettivi generalmente standard, Sfida boss che si rivela più complessa e infine Sfida Ganon per chi vuole mettersi alla prova in modo concreto e soprattutto con personaggi adeguatamente potenziati.

Prima vi dicevo che tutte queste possibilità vanno a nozze con i personaggi presenti, tra miglioramenti dell’equipaggiamento, il loro level up e l’aumento delle loro abilità tramite l’investimento di oggetti rinvenuti dai nemici e di rupie guadagnate. La possibilità inedita di passare tra un massimo di quattro personaggi all’interno della stessa area permette level up multipli e facilità un po’ questo procedimento, ma livellare tutti e 29 i protagonisti sarà una bella impresa. Di per sé non difficile vista la mole di contenuti presenti, ma sicuramente lunga e appassionante. Per prima cosa i personaggi sono tutti molto diversi tra loro: essendo un musou non aspettatevi un gameplay completamente differente, però scoprire le combo realizzabili con i due tasti, capire quando è meglio usare la magia o la super di ciascun eroe, sono tutti passaggi importanti che tengono incollati al gioco. In secondo luogo è impossibile non nominare la componente cooperativa che permette a due giocatori di affrontare qualsiasi modalità venga loro in mente: che si tratti della modalità Leggenda, piuttosto che Avventura, Sfida o Libera, ogni battaglia sarà buona per collaborare accanto ad un amico. In tutti questi casi Hyrule Warriors Definitive Edition dividerà lo schermo in orizzontale e potrà essere giocato anche impugnando i due Joy-Con separatamente.

Devo ammettere che il primissimo impatto dato dalla schermata iniziale che scorre su un campo di battaglia, non è particolarmente incoraggiante ai fini del comparto grafico. Il gioco originale uscì su Wii U ben quattro anni fa e non sentire quel peso sarebbe impossibile, specie dopo aver visto girare su Switch titoli come Breath of the WildSuper Mario Odyssey e Xenoblade Chronicles 2. Quando però si inizia a giocare e lo schermo si riempie di nemici l’impatto con Hyrule Warriors Definitive Edition migliora sensibilmente: la fluidità a 60 frame per secondo è garantita e anche in presenza di più mostri di grandi dimensioni non si avvertono problemi di sorta. Quando si gioca in compagnia la situazione non è altrettanto rosea, ma i rallentamenti presenti nella vecchia versione e il pesante downgrade grafico sono comunque assenti. In questi casi la risoluzione cala, ma non come in passato. Sempre riguardo alla cooperativa giocata con i Joy-con, va segnalato che alcune azioni secondarie come l’uso di oggetti (arco, boomerang, bombe…) richiedono pressioni combinate di pulsanti non necessarie quando si gioca con un controller Pro o con i due mini controller appaiati, complicando leggermente la vita agli avventurieri. Con un po’ di pratica ci si abitua, ma avere almeno un controller classico in più sarà di aiuto.

Anche il gioco in portabilità funziona alla grande ma la sua provenienza da una console casalinga porta con sé il problema di alcuni testi: pur essendo in italiano, la loro dimensione non è sempre adeguata e alcune informazioni che appaiono a schermo durante la battaglia rischiano di essere illeggibili da giocatori che non abbiano un occhio di falco. Probabilmente non si poteva fare granché, ma è giusto segnalare questo inconveniente. Per lo stesso motivo, il gioco in split-screen sul piccolo schermo della console rischia di essere una soluzione estrema, in attesa di tornare a casa davanti ad una bella TV. Nulla da dire invece sulla componente audio, con un buon doppiaggio in inglese del narratore (i personaggi si esprimono con i suoni storici) e soprattutto con musiche che si rivelano il vero fiore all’occhiello di questa produzione: i tanti arrangiamenti spesso rockeggianti di temi classici e famosi danno la giusta carica e si adattano magnificamente all’azione a schermo, senza perdere la loro magica identità e anzi, valorizzandola al meglio.

Hyrule Warriros Definitive Edition è uno scrigno che contiene uno dei migliori musou degli ultimi anni, comprensivo di tutti i contenuti, le missioni e i personaggi che lo hanno reso ancora più grande e migliore. Se non vi piace il genere c’è poco da fare e il genetico “rischio ripetitività” è sempre dietro l’angolo, però va detto che l’impegno per rendere sempre diversa ogni sfida e livello proposto è più che presente. Chi ha già giocato in un modo o nell’altro i tanti contenuti qui presenti, stavolta troverà ad aspettarlo solo qualche extra di poco conto come la skin per Link e Zelda di Breath of the Wild e la modalità in stile Tamagochi chiamata Fatine, ma per tutti gli altri, compreso chi ha giocato a fondo il titolo originale senza però acquistare i DLC, sono presenti una miriade di sfide extra e di nuovi personaggi che sarà un piacere giocare e scoprire. La modalità “storia” che potreste già aver giocato e finito diventa un antipasto per quello che vi aspetta dopo, tra avventure e sfide di ogni tipo che sapranno intrattenervi molto a lungo.

Pro
  • – Una marea di contenuti presi da DLC e versione 3DS
  • – Storia divertente e missioni varie
  • – 29 personaggi diversi
  • – Modalità Avventura ricchissima
  • – Inserita la possibilità di cambiare personaggio durante uno stage
  • – Ora è possibile impartire semplici ordini ai personaggi
  • – Giocabile in due
  • – Colonna sonora eccellente
Contro
  • – Graficamente si sentono i 4 anni dall’uscita
  • – In modalità portatile alcuni testi sono molto piccoli
  • – Alcuni comandi su Joy-con singolo non proprio immediati

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