In Sound Mind – Recensione

Se questo è un sogni allora svegliatemi!!

Non è la prima volta che mi trovo a parlarvi di giochi horror e ancora più in particolare di questo titolo. In Sound Mind è stato rilasciato lo scorso 28 settembre, praticamente su tutte le piattaforme, ma avevo già avuto la possibilità di mettere le mani sul titolo sviluppato dai ragazzi di We Create Stuff e prodotto da Modus Games in una sua versione più acerba, ma che aveva già accesso la mia curiosità. Quindi, senza troppi indugi partiamo verso questa più completa analisi del titolo, ancora una volta in versione PC.

In Sound Mind si presenta come un titolo discreto, capace di coinvolgere per la sua trama, ma con alcuni limiti tecnici

Uno dei punti forti di In Sound Mind è senza dubbio la trama, una sceneggiatura ben studiata che si appresta ad avvolgere il giocatore con un feeling misterioso, pronto a tenervi sulle spine. Le vicende partono in modo abbastanza confusionario, senza troppe spiegazioni su chi stiamo interpretando, tanto meno sul dove ci troviamo. Solo proseguendo il nostro cammino ci verrà svelata l’identità e l’occupazione del nostro protagonista, tale Desmond, psicologo di professione nella ridente (se così possiamo definirla) cittadina di Milton Haven. Lo stesso Desmond si trova abbastanza confuso sui motivi per cui è intrappolato in questo edificio, ma non demorde affatto nella ricerca di risposte: le troverà direttamente da suoi pazienti tramite alcune registrazioni dei casi di psicanalisi da lui condotte. Sarà solo tramite questi nastri e altre documentazioni che ci verranno fornite che potremo tirare le somme su questa vicenda che continuerà a tenerci in sospeso fino all’ultima rivelazione. Non voglio entrare ulteriormente nei dettagli, visto che come dicevo, la trama è veramente il fulcro di questa produzione e non vorrei affatto privarvi delle genuine scoperte e sorprese che vi possono attendere.

Sul versante gameplay c’è invece qualche debolezza, già notata nella sua versione beta. In generale In Sound Mind si presenta come un discreto mesh-up di vari suoi colleghi del genere, come può essere banalmente Outlast per alcune ambientazioni che ci circondano, ma il cercare di inserire troppi elementi può talvolta rivelarsi una mossa controproducente. Molte volte ci imbatteremo in alcune sequenze di semplice platform misto ad enigmi, e su questo versante nulla da dire se non complimenti: l’interazione ambientale è assolutamente ben congeniata, come lo è il level design di molte zone. In più, un segno che contraddistingue In Sound Mind, è il saper giocare con il surreale in questi frangenti, come può essere per esempio un manichino che cambia di posizione ogni volta che ci giriamo fino a mettersi in posa a creare un appoggio per poter raggiungere un luogo sopra elevato. Allo stesso modo alcuni enigmi si presentano con un modo semplice, ma allo stesso tempo geniale, in grado di coinvolgere senza farti esasperare; per citare un altro esempio, l’utilizzo di specchi per osservare nel loro riflesso situazioni che sarebbero altresì impercepibili. L’altro lato della medaglia è l’utilizzo eccessivo di un’arma da fuoco per attaccare creature ostili; il combattimento non è ben supportata dal titolo, con un gunplay alquanto discutibile, come lo è la stessa intelligenza artificiale di quelle poche creature che ci sbarreranno la strada, senza contare qualche piccolo bug di compenetrazione che può saltar fuori nel momento in cui questi nemici ci vengano troppo vicini per attaccarci.  

Per quanto riguarda la parte tecnica ed artistica, siamo pur sempre davanti ad una produzione indipendente. La grafica non è di certo paragonabile ad un gioco tripla A, ma le ambientazioni che ci vengono presentate rappresentano a pieno ciò che gli sviluppatori volevano trasmetterci, con giochi di lui assolutamente appaganti, in contrasto con stanze tetre capaci di far salire l’ansia. Allo stesso modo si presenta il fattore audio, uno dei punti chiave in un titolo horror, visto che spesso un rumore sospetto seguito dal nulla visivo, può risultare più sinistro di qualcosa di mostrato a schermo. In questa verisone finale ho potuto valutare miglioramenti di spessore su questo aspetto, con piccole aggiunte rispetto alla versione Beta da far accapponare la pelle, come una voce che inaspettatamente inizia a parlarti solamente in uno dei due auricolari. Altro punto a favore è la completa presenza di menù e sottotitoli in italiano, anche se l’inglese usato nei doppiaggi non si presenta eccessivamente difficoltoso.

In Sound Mind si presenta come un ottimo punto di partenza per gli sviluppatori We Create Stuff, dato che questo è a tutti gli effetti il loro primo gioco. Una trama ispirata, surreale, ma completamente funzionale per il suo genere. Un gameplay semplice, anche se con qualche difetto dovuto al voler inserire un po’ troppo, ed un comparto tecnico assolutamente discreto. Per tutti gli amanti del genere horror e thriller o anche solo per i curiosi che vogliono prepararsi ad Halloween, il nostro consiglio e di dargli almeno una possibilità.  Personalmente sono molto curioso di vedere come questo studio possa migliorarsi con nuove creazioni; ora come ora state solo attenti a quale registrazione volete far partire…

Pro
  • – Trama coinvolgente e ben studiata
  • – Enigmi semplicemente geniali
  • – Molto buono il comparto tecnico, soprattutto audio
Contro
  • – Inserimento di armi da fuoco alquanto eccessivo
  • – Piccoli limiti tecnici

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