Ad ogni sbaglio si può tornare indietro, basta scegliere il momento giusto
Prendete un’ambientazione medievale, aggiungeteci dei richiami steampunk e molte dinamiche fantasy: ecco la ricetta perfetta per creare Iron Danger. Il nuovo titolo sviluppato da Action Squad Studios e rilasciato da Deadalic Entertainment, incorpora alla perfezione lo stile di gioco di uno strategico a turni con dinamiche action e meccaniche assolutamente originali ed innovative che lo rendono un titolo unico nel suo genere. Ve ne parliamo in anteprima cisto che il gioco arriverà tra pochi giorni, ossia il 25 marzo su PlayStation 4, Xbox e PC, piattaforma sul quale lo abbiamo testato.
Iron Danger è strategico d’azione sicuramente unico nel suo genere, con una meccanica innovativa che sa stupire
La trama narrata in Iron Danger pesca nel fantasy, con il villaggio della nostra protagonista, Kipuna, che viene attaccato dalle armate di un regno ostile. Ovviamente allo scontro nel villaggio sono presenti gli uomini del Re, tra cui Topi, un omone barbuto dai classici tratti vichinghi, che si farà carico della giovane Kipuna per portarla in salvo. Durante la fuga però, Kipuna viene sbalzata dall’attacco di una catapulta nemica che le fa letteralmente crollare il terreno sotto i suoi piedi. La giovane precipita e viene trafitta in mezzo al petto da una pietra; sembra che non ci sia più nulla da fare, ma qualcosa, o meglio qualcuno, di veramente misterioso e incredibile appare davanti agli occhi di Kipuna. Una divinità orami dimenticata che dimorava sotto il villaggio aveva lasciato una parte del suo potere disperso sotto forma di cristallo, lo stesso che ha trafitto il cuore di Kipuna. Come spiegato dall’essere, grazie a questa pietra la ragazza ha assimilato il potere magico tramandato dalla divinità, e grazie a ciò può ora controllare lo spazio-tempo. Senza neanche sapere come, Kipuna si ritrova nel preciso momento prima che il terreno crollasse e tramite un balzo riesce ad evitare la fatale caduta. La ragazza è scossa, ma non c’è troppo tempo per pensare, bisogna fuggire! Da qui in poi lascio a voi scoprire come l’avventura proseguirà, sottolineando come, nonostante questo sia l’incipit di Iron Danger la sua narrazione è forse un po’ troppo lenta, e saranno necessarie alcune ore prima di comprendere effettivamente la missione.

Una narrazione sicuramente ben articolata quella di Iron Danger, ma passiamo ora alla parte più importante ovvero il gameplay. Come anticipato all’inizio si tratta di un action strategico, ovvero alla Diablo per intenderci, con varie abilità da poter utilizzare e che si ricaricano con il tempo, mentre per i momenti fuori dal combattimento ci si muove semplicemente con il puntatore del mouse, selezionando il punto che si vuole raggiungere sul terreno. Ma a differenza di molti altri giochi simili, Iron Danger possiede una meccanica davvero unica, per lo più utilizzabile durante le fasi di combattimento; si tratta della possibilità di poter andare indietro nel tempo. Come descritto poco fa, Kipuna dopo il suo incidente ha assimilato la capacità di controllare il tempo e questo risulta essere il punto centrale di ogni scontro; non appena una battagli avrà inizio sotto le icone delle abilità comparirà una barra del “tempo” per ogni personaggio che si sta utilizzando (principalmente due Kipuna e Topi), questa viene rappresentata un po’ come le barre presenti nei programmi di montaggio video, quindi divisa frame per frame. Se durante in combattimento subiremo un colpo troppo forte, un attacco non va a segno o addirittura il personaggio viene sconfitto, utilizzando tale barra sarà possibile tornare al momento precedente ed evitare il guaio, cambiando l’azione, strategia d’attacco o difesa. Questa meccanica potrebbe far credere che potendo tornare sempre indietro si potrà terminare facilmente uno scontro senza ricevere alcun danno, ma non è affatto così. Le battaglie risultano essere talvolta complesse, e in alcune situazioni potreste arrivare alla vittoria per un soffio. Questa possibilità di controllare il tempo potrà sempre essere utilizzata premendo la barra spaziatrice, per esempio per evitare l’innesco di trappole durante il percorso. Oltre a questo, è bene sapere che le abilità utilizzabili dai nostri due personaggi principali si dividono in mosse corpo a corpo per Topi, e principalemente attacchi a distanza e magie per Kipuna. Ovviamente proseguendo nella storia molte features verranno sbloccate, tra cui tipologie di attacco e difesa, ma anche equipaggiamenti. Il problema più grande nel gameplay risulta essere il fatto che molto spesso non è possibile dare ordini d’azione ai due personaggi contemporaneamente, bisognerà quindi prima selezionare l’azione per uno e nel caso volessimo utilizzare un comando per l’altro, tornare indietro con la barra del tempo per selezionarlo; un po’ scomodo da utilizzare perché spesso si finisce per combattere utilizzando solo uno dei due.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico Iron Danger non se la cava male, la grafica è abbastanza particolare con dei tratti cartoon che possono sembrare poco curati a prima vista, ma avvicinando e muovendo la telecamera di può notare una strabiliante cura in alcuni dettagli, soprattutto nei personaggi principali. Al contrario i modelli dei nemici sono spesso riciclati come alcuni elementi nelle varie ambientazioni. Nonostante ciò, si può benissimo sottolineare un discreto lavoro per le animazioni e la presenza anche di cut scene in momenti salienti. Comparto audio assolutamente nella norma, con una nota veramente positiva per quanto riguarda il doppiaggio, presente solo in lingue inglese, ma assolutamente ben caratterizzato dagli interpreti. La modalità di movimento della telecamera non mi ha soddisfatto più di tanto per il fatto che in alcune situazioni ho dovuto muoverla in modo eccessivo per trovare una giusta angolazione che mi permettesse di vedere chiaramente tutto il quadro d’azione, però, con un po’ di pratica, si risolve anche questa.

Tirando le conclusioni Iron Danger è un titolo sicuramente ben sviluppato, con meccaniche uniche ed interessanti, ma non adatto ad un vasto pubblico. Per chi ama gli strategici, ma anche solo il mondo fantasy può essere un’avventura da tener d’occhio, mentre per chi non è abituato a questa tipologia di giochi forse non dovreste iniziare da questo. Alcune missioni potranno essere un po’ ripetitive, come nella ricerca dei cristalli, ma sarete poi soddisfatti della riuscita perché il gameplay si evolverà di volta in volta. Se siete curiosi di sapere come potrà concludersi l’avventura della giovane Kipuna, non vi resta che iniziare questo viaggio, e anche se commetterete errori sappiate che potrete sempre contare su di lei per fare un passo indietro e riprovare.
- – Storia avvincente e ben narrata
- – Meccanica di controllo del tempo unica
- – Doppiaggio in lingua originale ben realizzato
- – Titolo di nicchia
- – Alcune missioni ripetitive
