Lara Croft and the Guardian of Light

Arrivato originariamente nel 2010, e solo in digital delivery XBL/PSN, Lara Croft and the Guardian of Light è uno dei titoli distribuiti gratuitamente su Xbox 360 dal 16 al 31 gennaio 2014, a patto di avere un abbonamento Xbox Live Gold. Il gioco è uno spin-off della serie Tomb Raider, che differisce dai capitoli principali (non è un caso se il titolo non porta la celebre sigla) per le meccaniche e il gameplay. L’intento degli sviluppatori, a questo giro, è quello di offrire un’avventura frenetica e pensata principalmente per il multiplayer. Il pretesto è la battaglia senza esclusione di colpi che, come ci viene spiegato nel prologo del gioco, ebbe luogo in America centrale 2.000 anni fa, fra il guerriero maya Totec e lo spirito malvagio Xolotl. Totec vinse la battaglia, sigillando Xolotl in un tempio con l’aiuto di una reliquia detta “specchio fumoso”. Ai giorni nostri Lara Croft si imbarca in un’avventura alla ricerca di tale artefatto, riuscendo a trovarlo per poi però venire raggiunta dalla banda di Vasco, un losco commerciante di reperti. Risvegliato dal caos, Xolotl uccide Vasco e la sua banda per fuggire poi, puntando alla conquista del mondo. A questo punto Lara dovrà obbligatoriamente inseguirlo, aiutata da Totec, risvegliatosi anch’egli dopo un sonno millenario. Senza tanti fronzoli, possiamo subito chiarire che il gioco è un action con visuale isometrica e telecamera fissa. Insomma, tutto come una volta o quasi. Nei panni di Lara Croft dovremo avanzare per ambientazioni suggestive come rovine, templi e giungle, sconfiggendo nemici e risolvendo enigmi qua e là. Proprio la visuale isometrica, unita a una telecamera che riprenderà sempre l’azione liberandoci dall’incombenza di doverla gestire, renderà il tutto immediato. Noi non dovremo far altro che procedere e preoccuparci principalmente dei nemici, con un gameplay molto arcade.

Muovendoci con il solito stick direzionale sinistro, dovremo solo scegliere se saltare, schivare (con la classica capriola), compiere azioni particolari (magari interagendo con un determinato oggetto) o sparare. Per farlo sarà sufficiente muovere lo stick destro per estrarre l’arma di turno e mirare, premendo il grilletto dorsale destro per fare fuoco. Lara potrà sempre contare sulle sue fedeli pistole, dalle munizioni infinite, ma nell’avventura potremo usare un gran numero di armi secondarie: doppiette, fucili, magnum e lanciafiamme, solo per fare qualche esempio, sfoggeranno una maggior potenza di fuoco ma consumeranno una barra specifica che andrà ricaricata con dei power up sparsi per gli scenari. Sarà anche possibile utilizzare delle mine, da piazzare e far esplodere a piacimento, disponibili in numero illimitato ma utilizzabili solo una alla volta. Ad arricchire il gameplay ci penseranno tutta una serie di chicche, come per esempio manufatti equipaggiabili in grado di modificare alcuni parametri (attacco, difesa, velocità) e ottenibili esplorando ogni angolo dei livelli o soddisfacendo alcuni obiettivi. Completano il quadro le reliquie, ancora più rare: potremo equipaggiarne una sola per volta, e riempiendo un’apposita barra (sconfiggendo nemici e prendendo delle pietre preziose senza al contempo subire danni) sarà possibile usufruire di un effetto speciale davvero notevole, come un aumento della potenza di fuoco o dell’energia vitale.

Come avevamo detto, però, quest’avventura è stata pensata principalmente per partite in multiplayer: un secondo giocatore potrà infatti prendere in qualunque momento il controllo di Totec, sia offline (in locale sulla stessa console) che online. Online è normale che, dopo alcuni anni dal lancio, la community non sia più tanto popolata. Tanto vale, se possibile, provare a invitare un amico a casa e giocare assieme: il divertimento raddoppia, perché Totec sfoggia alcune radicali differenze rispetto a Lara: il guerriero potrà usare il suo scudo per difendersi dagli attacchi nemici e soprattutto la sua lancia magica. Essa potrà essere tirata e conficcata contro un muro, permettendo così a Lara di salirci sopra e raggiungere aree altrimenti inesplorabili. Beninteso, ogni livello è tranquillamente esplorabile al 100% anche con la sola Lara, poiché in single player l’archeologa potrà comunque disporre della lancia di Totec nel suo arsenale. Tuttavia, farlo in due è più bello: il senso di appagamento che si prova combattendo ed esplorando insieme, aiutandosi l’un l’altro, è senza dubbio migliore rispetto all’esperienza in singolo. Parlando di longevità, l’avventura garantisce una decina scarsa di ore per essere portato a termine: i livelli sono presenti in buon numero, e andranno spesso esplorati più volte per trovare tutti i segreti e/o soddisfare determinati obiettivi. Nonostante la visuale isometrica aiuti a tenere d’occhio grandi porzioni di scenario, alcuni oggetti sono davvero ben nascosti e dovremo fare riscorso a tutta la nostra fantasia (e al fedele rampino di Lara) per spazzolare via tutto. Concludiamo con i nemici, che spaziano dalle classiche bestie feroci extra-size (lucertoloni, ragni) ai guerrieri non morti messi gentilmente a disposizione da quel simpaticone di Xolotl.
Buona la realizzazione tecnica. Nonostante la visuale isometrica non sia troppo vicina all’azione, i modelli poligonali di protagonisti e nemici, oltre che dei paesaggi, si attestano su livelli più che discreti anche se si tratta pur sempre di un gioco di qualche anno fa. Purtroppo, le musiche non riescono a farsi ricordare, così come il doppiaggio italiano. In conclusione, Lara Croft and the Guardian of Light è un action/adventure più che buono, frenetico e in grado di regalare diverse ore di divertimento “vecchio stampo” grazie alla sua impostazione molto arcade e al suo gameplay immediato e senza fronzoli. Per chi poi ha voglia di utilizzare la materia grigia, ci sono una serie di collezionabili e di puzzle più o meno complessi da risolvere che obbligano ad osservare l’ambiente e a sfruttare tutte le abilità del personaggio. La parte migliore è però la presenza di una modalità cooperativa sia online che offline, per condividere le proprie peripezie con un amico, aiutandosi a vicenda e rendendo l’esperienza ancora più esplosiva.

Pro
  • – Frenetico, veloce, divertente e immediato come i coin op di una volta
  • – Buon numero di livelli da spolpare
  • – In due il divertimento raddoppia
  • – Buona realizzazione tecnica
Contro
  • – Musiche e doppiaggio dalla qualità altalenante
  • – Non si ha sempre un amico con cui giocare

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