Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari – Deluxe – Recensione

Gli enigmi raggiungono anche Switch!

Chi oggi ha un Nintendo Switch potrebbe aver avuto nel recente passato il mitico 3DS, console che ha saputo portarci uscite originali e degne di nota. Tra queste abbiamo avuto tre delle sei uscite dedicate al Professor Layton e al suo aiutante Luke, compreso anche uno spin-off in cui i due affiancavano addirittura Phoenix Wright, l’avvocato di Capcom. Nel 2017 però è arrivato anche Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari, nuovo capitolo che spostava al centro dei riflettori la giovane figlia del Prof. Layton, Katrielle.

Nato su mobile e arrivato anche su 3DS, la giovane investigatrice arriva ora anche su Nintendo Switch, ma invece di portare con sé una nuova avventura, sceglie di aggiornare quanto fatto in passato proponendo solo una Deluxe Edition. Vediamo com’è andata.

La prima cosa da sapere su Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari è che se avete già giocato con la protagonista, il suo cane Sherl e Ben Greegy, difficilmente questa edizione fa per voi. Con qualche DLC estetico e una sorta di abbonamento per un anno a diversi indovinelli del giorno, i contenuti inediti di questa versione per Switch, bene o male si fermano qui. Si può parlare del comparto tecnico ripulito e adattato per essere visionato senza imperfezioni anche su schermi TV, ma il cuore del gioco e i suoi casi, sono rimasti quelli che potreste già conoscere. Se così fosse, avete semplicemente già giocato anche questa versione. Se invece non l’avete fatto come il sottoscritto e ancora non conoscete le vicende di questa uscita, allora l’interesse sarà giustificato.

Il cambio di personaggi principali ha permesso di cambiare un po’ anche la struttura stessa del gioco. Se nei precedenti capitoli si passava di location in location e si avanzava attraverso una grande storia collegata, stavolta la grande storia collegata rimane sullo sfondo per lasciare spazio a differenti casi. Non aspettatevi però situazioni “tipiche” visto che il primo caso vede Katrielle ingaggiata da un cane che parla e che non ricorda nulla del suo passato, per poi passare a scoprire chi si è rubato la lancetta delle ore del Big Beng. I dialoghi proseguono mentre si passano in rassegna le location previste dal gioco, chiedendoci di cercare elementi con cui interagire, monetine aiuto e persone con cui parlare, tutto per raccogliere indizi e capire cosa è successo. Per farlo però dovrete far parlare alcuni NPC che prima di vuotare il sacco vi chiederanno di risolvere un enigma, in puro stile Layton.

Qui viene fuori il lato più cervellotico dell’operazione, con enigmi e indovinelli che possono essere risolti facendo calcoli, ruotando figure, usando il proprio pensiero laterale e in generale spremendosi un bel po’ le meningi. La loro natura è piuttosto varia così che una persona che ha avuto difficoltà con un indovinello collaterale e di scarsa importanza per le indagini, possa poi risolverne uno più importante per la progressione in un battibaleno. Se poi la soluzione proprio non salta fuori, potrete spendere un po’ delle monete aiuto che avrete trovato nelle ambientazioni per comprare fino a tre indizi, con l’ultimo che talvolta può anche dirvi direttamente la soluzione per procedere. Sbagliare invece un enigma non comporta nessun problema, se non la diminuzione del punteggio di picarati, una valuta in game che sarà particolarmente preziosa solo una volta completato il gioco.

Tutto questo lo abbiamo già visto negli episodi precedenti e, in special modo nell’omonima versione 3DS. Arrivando su Switch il gioco diventa il primo della serie ad essere giocabile sullo schermo televisivo, portando qualche complicazione ai controlli ma anche agevolando il comparto multigiocatore, ma andiamo con ordine. Giocando in portabilità, potrete interagire attraverso il touch screen della console, toccando e selezionando quello che compare sullo schermo senza difficoltà. Così facendo il gioco vanta un sistema di controllo molto veloce e reattivo che sembra essere pensato direttamente per un tablet. Volendo potrete anche usare i controlli standard, ma potrebbero sembrarvi un po’ macchinosi. Se invece volete giocare sulla TV avrete solo questo tipo di controllo, con lo stick che muove un cursore e con i vari tasti che ci fanno interagire con personaggi, ambienti e con la borsa di Katrielle che consente varie funzioni, tra cambi d’abito e il salvataggio manuale. Anche se più scomodo, giocare sulla TV permette a chi vi sta accanto di osservare meglio la situazione e gli enigmi, coinvolgendoli e permettendovi di giocare in tanti anche ad un gioco che invece sarebbe pensato per il giocatore singolo ma che così può essere fonte di discussioni e idee alternative che, perché no, potrebbero tirarvi fuori dai pasticci.

Dietro ad un comparto grafico piacevole e ad un sonoro che comprende anche dialoghi doppiati (e anche bene) in italiano, troviamo un gioco adatto solo a chi si fosse perso l’uscita originale e a chi non farà troppo caso allo spezzettamento dell’avventura in più casi, di cui alcuni non proprio memorabili. La risoluzione poi non sarà nemmeno a vostro carico, visto che, dopo aver ottenuto gli indizi, Katrielle sparerà fuori la soluzione senza nulla da spartire con voi che l’avete aiutata a risolvere gli indovinelli. Tutte queste dinamiche e l’assenza della coppia che ci ha fatto amare questa serie, lo rende forse il capitolo più debole di tutta la serie, rendendolo però giocabile e godibile da chi volesse iniziare a risolvere indovinelli solo ora. Se così fosse, avete trovato un buon gioco, ma la speranza che arrivi qualcosa di finalmente nuovo che risollevi questa geniale saga, per ora è rimasta solo, appunto, una speranza.

Pro
  • – Tanti enigmi intelligenti
  • – Si vive come un cartone animato
  • – Gameplay collaudato
  • – Sulla TV, se si è in tanti, si gioca meglio
Contro
  • – Trama spezzettata da più casi
  • – Non tutti i casi sono brillanti
  • – Controlli via pad un po’ scomodi
  • – Layton e Luke ci mancano

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