Cosa succede quando si cerca di amalgamare elementi ruolistici con un pizzico di esperienza roguelike in un contesto medievale fantasy tra i più classici? Succede che, al netto di alcune sbavature, il risultato finale riesce a convincere, mostrando una formula che pesca saggiamente tra più generi ben blasonati per conferire al giocatore un punto di vista nuovo su un progetto che fin dagli albori rischiava di sapere eccessivamente di già visto. Nel caso specifico di Legends of Kingdom Rush – qui oggetto di analisi – le aspettative sono state ampiamente superate, in tempo per ricordarci di non sottovalutare nessun progetto e che il divertimento più immediato viene garantito applicando a un videogioco soluzioni mirate a garantire una buona rigiocabilità. Ma andiamo con ordine.
Legends of Kingdom Rush è un’avventura fantasy con elementi ruolistici sorprendentemente accessibile
Paese che vai avventura che trovi
Dal punto di vista prettamente narrativo in Legends of Kingdom Rush non troviamo nessuna trama articolata da dover seguire, piuttosto un accenno di contorno per il background fantasy di riferimento – molto tradizionale, lo ricordiamo – che funge da vero pretesto per proseguire di livello in livello a sconfiggere le creature di turno. Bastano pochi click, infatti, per essere proiettati nel primo di una manciata di mappe/arene dove sarà necessario farsi largo con la forza per raggiungere e sconfiggere il boss finale.

Ogni sentiero si ramifica su più strade ed ognuna, in modo sempre differente, porta al boss finale; una scelta che permette di aggiungere varietà alle partite e garantisce una buona dose di rigiocabilità. Dalla mappa di ogni area, nello specifico, è possibile vedere e pianificare i vari percorsi cercando di capire fine a un certo punto quante tipologie di nemici incontrare o quante tappe misteriose percorrere; dove incontrare magari un negoziante utile per nuove risorse – è possibile portarne solo una quantità limitata – oppure incappare in qualche pericolo sul quale scegliere come agire. In queste ultime situazioni vengono sempre proposte varie alternative, ad esempio sfruttare degli oggetti speciali come le torce per combattere il freddo o una fune per saltare un fossato in modo più sicuro, e riuscire positivamente o meno a superare questi ostacoli totalmente casuali durante il cammino può alterare i parametri vitali dei nostri eroi, così come intaccarne l’umore per avere una differente capacità di movimento durante le battaglie a turni. Come se non bastasse, è possibile in alcune occasioni di Legends of Kingdom Rush sfidare la sorte lanciando dei dadi per capire se riusciamo a risolvere una determinata situazione, andando ad ampliare il ventaglio di opzioni. Si tratta di elementi che valorizzano nel modo più semplice ed efficiente possibile il fattore imprevedibilità, e anche se il risultato non raggiunge la qualità e profondità della stessa feature utilizzata in The Banner Saga rimane tanto piacevole quanto apprezzabile.

Combatti, progredisci, perdi, ripeti
Per quanto riguarda il combat system di Legends of Kingdom Rush, i numerosi scontri che si frappongono tra l’inizio di una nuova avventura e il boss finale risultano immediati e con una discreta dose di tattica. Si tratta, infatti, di classici scontri a turni dove è possibile muovere ogni eroe solo in determinate caselle e sfruttare un’azione o abilità a seconda della tipologia di eroe. Considerando la presenza di un buon roster di personaggi tra i quali scegliere, composto da un leader tra 6 da poter sbloccare e ulteriori tre compagni tra 12 opzioni disponibili, non mancheranno i momenti dove scervellarsi per formare un team ben variegato. Ovviamente pescando dal genere fantasy più blasonato le classi riprendono elementi visti e rivisti, dagli orchi ai golem, passando per elfi o ranger con l’arco, fino a creature oscure o coraggiosi cavalieri tutti con parametri di salute, difesa e attacco unici, e non ci vorrà molto nel trovare il proprio gruppo di avventurieri ideale. Da segnalare, inoltre, una crescente difficoltà dei vari combattimenti, dove sarà necessario un repentino trial and error per trovare una soluzione per le mappe più avanzate, perché ogni game over obbliga a ricominciare l’avventura nel mondo selezionato da zero. Elemento, però, che grazie all’integrazione di un discreto sistema di progressione per i vari eroi risulta abbastanza soddisfacente, e almeno in parte riesce a sopperire a una ripetitività che con il proseguo delle ore inizia comunque a farsi sentire.

Da elogiare invece le boss battle presenti perché introducono alcune peculiarità nel gameplay, come ostacoli elementari o bersagli specifici, che obbligano a un approccio ancora più ragionato che valorizza il coinvolgimento su schermo. Si tratta di una scelta che aggiunge un pizzico di personalità a un progetto molto semplice nella formula e immediato e che si conferma anche nella possibilità di incappare in alcuni aiutanti ed eroi per il proprio party casualmente durante il proprio viaggio, confermando le buone sensazioni legate al fattore imprevedibilità. Piccola menzione anche per il comparto estetico di Legends of Kingdom Rush che, al netto di un’accesa e piacevole palette cromatica, presenta uno stile cartoon – al contrario del gameplay ben amalgamato su più possibilità – molto semplice e che rischia di farsi dimenticare abbastanza in fretta.

In conclusione
Legends of Kingdom Rush è un’esperienza per certi aspetti sorprendente, e che sotto la natura da semplice e diverte cartoon di avventura nasconde una discreta anima ruolistica, composta da pacchetti di avventure basati su una difficoltà crescente ed alcuni elementi procedurali. Tutte le scelte fatte su lato gameplay sono ben bilanciate e sopperiscono a una formula di base molto semplice e che non può non sapere di già visto, ma al netto di ciò rimane estremamente godibile per gli amanti del genere di riferimento.
- -Avventura fantasy immediata e accessibile
- – elementi gdr che ben si amalgamano con l’imprevedibilità di ogni run
- – Un buon roster di eroi per creare il proprio party ideale
- – Gli scontri non sono da sottovalutare, soprattutto nelle fasi più avanzate
- – Il combat system rimane piuttosto semplice
- – Il rischio ripetitività è dietro l’angolo

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