LEGO Marvel Super Heroes 2 – Recensione

Ancora una volta i videogiochi LEGO anticipano di qualche settimana le feste per proporre la loro ultima uscita. La cosa incredibile è che quest’anno, complice l’arrivo del film dedicato ai Ninjago, con LEGO Marvel Super Heroes 2 ci troviamo davanti alla seconda produzione Traveller’s Tale nel giro di un mese, settimana più, settimana meno. In questo caso è scontato che il gameplay sia quello di sempre, ma è giusto comunque approfondire l‘argomento visto che questa produzione dedicata alla celebre Casa delle Idee appare fin da subito come uno dei più grandi omaggi ai True Believers che guardano i suoi film e, soprattutto, leggono avidamente i suoi comics.

Ci si accorge di questa continua reverenza verso i fan più esperti già dal cattivo, quel Kang il Conquistatore che ha più di cinquant’anni di carriere editoriale sulle spalle ma che molto probabilmente non dirà assolutamente nulla ai più giovani. Il motivo della scelta è stata dettata dalla sua abilità di viaggiare nel tempo, caratteristica che scopriremo fin dalla prima missione e che saltuariamente tornerà in gioco anche nelle mani di alcuni eroi che via via sbloccheremo. Il suo arrivo sulla Terra ha creato Chronopolis, una città che sostituisce la più classica Manhattan senza però metterla completamente fuori gioco. La creazione di Kang è infatti composta da frammenti di vari luoghi come appunto la penisola newyorkese o il Wakanda, ma anche da aree provenienti da altre epoche, come l’Inghilterra medioevale.

Su questo pasticcio da rimettere in ordine verte una storia ben ritmata che si muove tra missioni principali che cambiano spesso la formazione del proprio team, e altre secondarie che invece appariranno nelle varie aree di Chronopolis dopo aver attivato degli speciali terminali. Lo humour tipico della serie è una garanzia, così come il quantitativo di collezionabili che possono rendere l’avventura dei nostri supereroi estremamente lunga e articolata per chi vorrà scoprire ogni segreto. Notevole poi il doppiaggio italiano dei tantissimi personaggi: andando a orecchio, nessuno dei doppiatori di questa uscita ha prestato la voce a quelli che abbiamo visto al cinema, ma la qualità è comunque ottima.

Se avete letto il nostro articolo di LEGO Ninjago: The Movie, saprete che una delle caratteristiche più apprezzate di quell’uscita era la voglia di rendere più profondi i combattimenti, mantenendo però lo stesso divertito senso di distruzione. In LEGO Marvel’s Super Heroes 2 queste dinamiche hanno fatto un passo indietro per tornare a quelle basilari e già viste dei capitoli precedenti. Inoltre, per via di una complessità maggiore degli scenari, è più difficile leggere l’azione che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi, con eventuali pulsanti che compaiono sopra alla testa del personaggio aumentando la confusione.

Tornano le prese per afferrare gli avversari così come le mosse combinate da eseguire con un secondo eroe, anche se spesso finirete per attivarle senza capire con chi state agendo. Questo maggiore caos è dovuto anche al numero di protagonisti presenti contemporaneamente in alcune missioni, che può raggiungere anche le cinque unità. Seguire l’azione non è sempre semplice ed inoltre diventa complesso scegliere un eroe specifico poiché è stata eliminata la ruota di selezione rapida durante le missioni storia. Ciò impedisce di passare immediatamente al personaggio desiderato, obbligandoci a cercarlo attraverso il continuo passaggio da un supereroe all’altro.

Proprio per via dell’arricchimento delle location in fatto di dettagli, ho notato che stavolta qualche puzzle ambientale appare un po’ troppo criptico. Con molti elementi da distruggere e tantissimi poteri a disposizione attraverso gli eroi presenti, capita di non capire bene cosa fare per proseguire. Spesso ci sono indicazioni molto chiare e per la prima volta è presente un’icona che ci rimanda ad un tutorial sempre attivo che ci spiega come usare certe abilità, ma ci sono anche situazioni confusionarie a altre in cui i controlli, seppur semplici da impartire, sembrano non rispondere adeguatamente. Nelle sezioni in cui si può modificare un oggetto tramite il potere temporale, bisogna per esempio ricordarsi di fermare la rotazione dello stick sinistro una volta arrivati ad una transizione intermedia.

Se si continua a ruotare l’analogico per andare a quella successiva, il gioco non considera il movimento e non accade nulla, portandoci a credere che non esista una terza trasformazione. In sostanza il gioco funziona come sempre, ma questi passi indietro su dinamiche collaudate lasciano un po’ interdetti poiché francamente inspiegabili. Va infine fatto notare che è stata introdotta anche una modalità competitiva in locale fino a quattro giocatori che si affronteranno su due diverse modalità inerenti le Gemme dell’Infinito in quattro arene distinte. Questa novità lascia però il tempo che trova, visto che le dinamiche di combattimento sono quelle di sempre e spesso, nella confusione di questi match, è difficile anche solo capire chi sta colpendo chi.

Il nuovo hub di Chronopolis invece funziona alla grande, proponendo anche una serie di attività molto numerose sia come numero, sia come varietà. Il recupero degli oltre 200 mattoncini d’oro può avvenire in vari modi, compresi puzzle da risolvere con i poteri di più eroi e il semplice superamento dei vari livelli, ma in linea generale vi aspettano molte ore di gioco per recuperare tutto. Ci sarà poi Stan Lee da salvare in 50 diverse situazioni, oggetti da sbloccare e da trovare, compresi diversi veicoli iconici, ed infine un po’ di mattoncini rosa da acquistare da Gwenpool, versione alternativa del più noto Deadpool.

Se vi state chiedendo come mai non hanno inserito il Mercenario Chiacchierone originale in LEGO Marvel Super Heroes 2, vi aspetta una sorpresa tutt’altro che positiva: i diritti di sfruttamento del nostro Wade Wilson sono della Fox e per questo non compare in questo episodio. A questa affermazione ne segue però un’altra ben più grave, visto che, per lo stesso motivo, anche gli X-Men e i Fantastici Quattro non compaiono in questa uscita. La cosa diventa poi piuttosto paradossale se si pensa che proprio il cattivone, Kang il Conquistatore, nei comics risulta essere il fratellastro di Reed Richards, alias Mr. Fantastic.

LEGO Marvel Super Heroes 2 è un gioco ricchissimo di attività e di contenuti, comprendente più di duecento personaggi che potrete conoscere e riconoscere grazie all’inserimento di “carte d’identità” virtuali che ci dicono chi è, cosa ha fatto e quando è apparso per la prima volta. Tutte nozioni dedicate ai fan, veri e propri destinatari della lettera d’amore che Traveller’s Tale ha scritto sulla Marvel. Ci troviamo davanti ad un’uscita godibile anche dai più piccoli ma che potrà dimostrare il suo potenziale solo ai lettori accaniti che si faranno parecchie risate non solo per la storia in sé, ma anche per i tantissimi richiami e le animazioni eccellenti che caratterizzano ogni minifigure virtuale. Ci sono delle sbavature anche inaspettate ma nulla che comprometta la consolidata meccanica che ci accompagna da anni. Acquistarlo o meno dipende più dal vostro livello di gradimento di questa formula immutata, piuttosto che dalle imperfezioni di cui vi ho parlato.

Pro
  • – Storia divertente
  • – Più di 200 personaggi…
  • – Tantissimo fan service
  • – Gameplay collaudato
  • – Presenza dello split screen
Contro
  • – Alcune sezioni troppo confusionarie e poco leggibili
  • – Molti personaggi sconosciuti ai più
  • – Niente X-Men e Fantastici 4
  • – La nuova modalità competitiva non convince

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