Uno dei titoli più allegri e spensierati dell’era PSP è arrivato alcuni mesi fa su PS4, con tanto di supporto alla visualizzazione 4K); il suo nome era Locoroco. Oggi, a distanza di nove anni dalla sua uscita originale, l’ammiraglia Sony ospita la rivisitazione del suo seguito, quel Locoroco 2 che non fece moltissimo per differenziarsi dall’originale, ma che sa dimostrare tutt’oggi quanto una buona idea sappia sconfiggere il tempo.
Nel pacifico mondo dei Locoroco, delle buffe palline colorate e canterine, arrivano i Moja, dei cattivi che con la loro musica aggressiva vogliono conquistare il pianeta. Come già avveniva nel primo capitolo, ci troveremo quindi a dover scacciare questi pessimi soggetti dai capelli rasta, ridando la vita agli elementi dello scenario a cui era stata succhiata via. Così come accadeva anche nel primissimo capitolo, in Locoroco 2 Remastered la trama si limita ad essere molto elementare, venendo raccontata attraverso scene animate in cui i protagonisti parlano una lingua incomprensibile.

Il gioco è in italiano, ma non esistono sottotitoli che traducano quello che viene detto perché… semplicemente non serve! Pur trattandosi di palline, colonne o animaletti colorati e stilizzati, i personaggi sanno essere molti chiari sulle loro intenzioni, grazie ad un design fanciullesco ma meraviglioso e ovviamente ad una trama semplicissima e auto evidente. Come unica nota a margine vi faccio presente che il gioco è stato spinto fino ai 4K di risoluzione con un adattamento ben realizzato (e più semplice del solito visto lo stile grafico adottato), ma i filmati della storia non hanno subito questo miglioramento e sono rimasti quelli visivamente più rozzi visti sulla console portatile.

La filosofia mirata all’essenziale che si rispecchia nella trama e nel design avvolge poi anche tutto quello che riguarda il gameplay. Pensato inizialmente per i controlli della PSP, Locoroco 2 Remastered si gioca allo stesso modo del primo episodio: con i dorsali L1 e R1 ruoterete il mondo di gioco facendo rotolare la vostra pallina verso la pendenza che avrete creato. Tenendo premuti entrambi i tasti e poi rilasciandoli la farete invece saltare, permettendogli di eseguire l’azione tipica dei platform che vi consegnerà le chiavi per procedere. Durante il percorso troverete vari bonus che saranno utili per il punteggio alla fine dello stage, con alcuni che però diventeranno importanti già mentre lo affronterete.
Mangiando dei fiori rossi per esempio farete ingrandire il vostro Locoroco, permettendogli di esibirsi in canzoni a più elementi e rendendolo più veloce attraverso stage che sembrano dei grandi scivoli. Un grande Locoroco potrebbe però non passare in spazi angusti e perciò è stata inserita la funzione di dividere la pallina principale in tante altro più piccole, premendo il tasto cerchio. Così facendo potrete creare fino a venti piccoli Locoroco che potranno passare in buchi del terreno o in meccanismi specifici che li manderanno da una parte all’altra.
Controllare la fisica di così tanti elementi non è affatto semplice e se non si vuole rischiare di perderne qualcuno in giro, vi basterà tener premuto nuovamente il tasto cerchio per riunirli nel Locoroco gigante. L’unico appunto che mi sento di fare a questa nuova edizione Remastered che porta Locoroco 2 Remastered sugli schermi casalinghi, sta nel “mal di mare” che la continua inclinazione del livello potrebbe portare nei soggetti più sensibili. Su PSP l’ondeggiare dello schermo poteva essere facilmente accompagnato dalla rotazione della console portatile, evitando di far muovere eccessivamente la visuale.
Sulla TV questo movimento non può essere accompagnato a meno che non si inclini la testa da una parte all’altra, soluzione che comunque non risolve affatto il problema. Per fortuna non sono molti quelli soffriranno per questo continuo movimento oscillatorio, ma chi per esempio ha problemi ai labirinti, potrebbe ritrovarsi impossibilitato a giocare.

Le meccaniche di Locoroco 2 Remastered sono molto simili al predecessore, con livelli a tema, nemici e minigiochi che potrebbero rendere impossibile capire di quale titolo si tratti, guardando unicamente un livello. Andando avanti però noterete alcune differenze come la possibilità di nuotare sott’acqua, trovando qualche novità che non guasta ma che comunque non lo differenzia così tanto dal numero 1. Anche questa caratteristica potrebbe però essere vista come una qualità positiva, visto che il gioco in sé diverte tantissimo ancora oggi e non ha bisogno di chissà quali variazioni per intrattenere.
L’enorme pregio di Locoroco 2 Remastered, miracolo di spensieratezza, arriva dallo stile adottato, sia grafico che sonoro. Il design pulito e fanciullesco di ogni elemento vi scalderà il cuore (a meno che non viviate di soli sparatutto), cullandovi più o meno concretamente in un mondo fatto di luoghi segreti, di animali stilizzati e di piante che ora fungono da passaggio e ora da nutrienti per i nostri teneri eroi. Anche i terribili Moja hanno un che di buffo, se si esclude la loro fame di Locoroco, con la loro stramba canzone che ha comunque un suo ritmo tutt’altro che spiacevole.
Questo perché le musiche e gli effetti sonori sono una componente fondamentale di questa serie, con una colonna sonora d’eccezione fatta da coretti e da canzoni che, prima di riascoltarli in questa versione, ricordavo tutt’oggi dalla versione originale PSP. Sono allegre, hanno ritmo e accompagnano l’azione in modo fantastico, con i piccoli protagonisti che muovono la bocca a tempo con la soundtrack, rendendo magici alcuni momenti in cui vorrete solo fermarvi per guardare lo schermo e godervi un po’ di pace.

Locoroco 2 Remastered può essere è un grandissimo regalo di Natale. Al costo di 20 euro circa potreste regalare ai più piccoli un titolo per loro inedito in cui il buon umore e un insolito gameplay si mischiano alla perfezione. Anche i più grandicelli però non dovrebbero snobbare il titolo, specie gli appassionati di platform: scoprire ogni segreto e terminare ogni stage con venti Locoroco al seguito, è una sfida di abilità e di esplorazione che solo i più esperti riusciranno a completare.
Gli unici tre appunti che ci sentiamo di fare riguardano la scarsa qualità visiva dei filmati riguardanti la storia, un gameplay quasi identico alla prima uscita e soprattutto la possibile motion sickness provocata dal moto ondulatorio dello schermo televisivo. Se della storia vi importa relativamente poco visto il genere, se non avete mai giocato ad un qualsiasi Locoroco e se non soffrite il “mal di mare”, questa è la vostra grande occasione per recuperare una piccola perla videoludica che potrebbe esservi sfuggita dieci anni fa ma che merita di essere finalmente presa in considerazione.
- – Stile da vendere
- – Gameplay semplice e per tutti
- – Livelli complessi e dai mille segreti
- – Prezzo competitivo
- – Filmati della storia presi di peso dalla versione PSP
- – Poche differenze rispetto al primo capitolo
- – L’oscillazione sulla TV può disorientare

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