Luigi alla riscossa tra risate e fantasmi
A scanso di equivoci, io ho sempre amato la saga di Luigi’s Mansion e dopo un primo ottimo ma breve capitolo (e dopo aver aspettato un sacco di anni), mi sono un po’ intristito quando ho visto arrivare il suo sequel sul modesto hardware del 3DS. Poi il gioco si è dimostrato un gioiellino, però il desiderio di potermi risedere davanti alla TV ad aspirare fantasmi era fortissimo. Questo desiderio, che anche stavolta ha richiesto l’attesa di diversi anni, è stato finalmente esaudito con Luigi’s Mansion 3, nuovissimo capitolo arrivato su Nintendo Switch pochi giorni fa e pronto a farmi andare in missione con Luigi, la sua torcia e il geniale Poltergust. Ecco cosa abbiamo combinato!

Come in tutti i giochi Nintendo (o quasi), non occorre avere esperienza con una certa saga per poterla apprezzare, quindi non fatevi spaventare dal numero 3 in copertina. Anche se non avete mai visitato la Magione di Luigi del primo episodio e le varie case del secondo, l’albergo Miramostri sarà felice di accogliervi per farvi passare una vacanza “fantasmagorica”. Mario, Luigi, Peach e tre Toad vengono invitati da una losca figura per passare una vacanza in un lussuoso hotel, ma giusto il tempo di un pisolino e la struttura svela le sue carte dimostrandosi tutt’altro che accogliente. L’unico che riesce a sfuggire alla trappola è proprio Luigi che, finendo nel garage insieme al fido Poltercucciolo, trova una stramba automobile con all’interno l’ultimissimo modello di Poltergust, l’aspirapolvere che in realtà serve per catturare i fantasmi e liberare i suoi amici. La storia è semplice come Nintendo ci ha sempre insegnato, eppure, non mancano sorprese ben riuscite ed un senso di progressione sempre presente.

Scopo del gioco sarà ripulire l’albergo Miramostri dai fantasmi e per farlo occorre esplorare ognuno dei 15 piani da cui è composto. Come in ogni hotel esiste l’ascensore, ma i dispettosi fantasmi si sono fregati i pulsanti, impedendo così di arrivare in un baleno ai piani più alti e pericolosi. Per nostra fortuna però, ogni pulsante è in mano ad uno speciale fantasma che funge da Boss di quel piano, chiedendoci di raggiungerlo, di sconfiggerlo e di procedere così al nuovo piano resosi disponibile. Quella che puà sembrare una routine in relatà lo è fino ad un certo punto, visto che ogni piano è incredibilmente diversificato senza apparire solo come un insieme di stanze da ripulire. Il level design è infatti grandioso, proponendo hall, aree per lo staff, negozi e tutta una serie di situazioni che sarebbe davvero crudele raccontarvi. Poi ci saranno anche zone “tematiche” come quelle mostrate nelle varie fiere, ma chi temeva che ogni piano avesse un tema “fantasioso” (io ero uno di quelli) può star tranquillo perché l’hotel è molto più vivo di quanto si potesse pensare.

A sorreggere il level design c’è ovviamente il gameplay, con abilità speciali che verranno sbloccate via via che si procede nell’esplorazione. Non esiste alcun level up per Luigi, ma si aggiungeranno sempre più congegni e meccaniche che stimoleranno i vostri neuroni facendovi pensare e interagire con l’ambiente. Questo è un punto fondamentale, perché Luigi’s Mansion 3 è un gioco incredibilmente “fisico”, che ci fa giocare con gli oggetti che riempiono le ambientazioni attraverso varie abilità. Con il Poltergust potete aspirare oggetti (spesso distruggendo tutto) o soffiare aria per spostare qualche meccanismo, potete eseguire un forte soffio a terra che distrugge alcuni ostacoli e allontana i nemici, potete sparare uno sturalavandini con una corda contro elementi lisci così da poterli “agganciare” romperli (o aprire una porta, o far saltare un pannello…). Infine potete anche chiamare Gooigi, tradotto in italiano in Gommiluigi, una versione “gelatinosa” del nostro eroe, che potrà usare il suo corpo meno solido per passare attraverso alcune grate o comunque in passaggi preclusi al Luigi in carne ed ossa. La sua introduzione ha il doppio scopo di arricchire il gameplay con meccaniche extra e allo stesso tempo di introdurre nella serie di Luigi’s Mansion la cooperativa per due giocatori. Gommiluigi non sarà disponibile dalle primissime battute, ma dopo averlo recuperato potrà essere usato dai giocatori in ogni istante, passando semplicemente dal menu di pausa e scegliendo l’opzione cooperativa.

Ok, l’hotel Miramostri è uno spettacolo da esplorare, ma i fantasmi non stanno certo lì a fare da tappezzeria! Le dinamiche di cattura sono rimaste pressoché immutate rispetto al passato, ma la varietà dei nemici (non incredibile ma comunque sufficiente per diversificare gli scontri) prevede un po’ di strategia. La cattura tipo si svolge con voi che accecate il fantasma con la vostra torcia elettrica e lo lasciate stordito. In quegli attimi in cui diventa tangibile, attivate il Poltergust e vi avvicinate all’ectoplasma. Una volta che sarà a contatto del vostro aspirapolvere inizierà a scappare e voi dovrete tirarlo dalla parte opposta a dove si sta dirigendo. A queste meccaniche ripresa dalle due uscite passate, si aggiunge la possibilità di sbatacchiare i fantasmi per la stanza, a patto di aver riempito l’indicatore apposito, tirando il fantasma durante il suo tentativo di fuga. Più facile a farsi che a dirsi, questa meccanica permette di far scontrare (e quindi indebolire) più fantasmi alla volta, creando situazioni distruttive molto ma molto divertenti. Considerate che i fantasmi hanno comportamenti diversi, così come gadget come scudi o occhiali da sole per non essere abbagliati dalla torcia, considerate che dovrete trovare diversi Boo nascosti e considerate i vari comportamenti dei Boss e vi accorgerete di come Luigi’s Mansion 3 abbia la giusta ricetta per farvi divertire.

L’unico appunto che mi sento di fare al gioco è relativo alla sua longevità. Intendiamoci: il gioco è più lungo del primo capitolo e probabilmente anche del suo seguito ma, anche per colpa – diciamo così – del divertimento che offre, macinerete piani abbastanza in fretta. Qualche game over qua e là può anche capitare ma di certo è un gioco relativamente semplice che con un po’ di pratica ci fa superare anche gli ostacoli più complessi. Può risultare un po’ più lungo invece per chi desidera raccogliere tutti gli extra presenti ad ogni piano, nascosti in vari modi sottoforma di pietre preziose o di Boo. Qui la cosa si fa più stimolante perché richiede un buon colpo d’occhio ma sono comunque in vendita alcuni aiuti che possono agevolare la ricerca. Se però volete qualcos’altro con cui divertirvi, vi viene in aiuto una modalità multigiocatore scollegata dall’Hotel Miramostri ma sempre interessante. Oltre ai tre minigiochi pensati per partite in locale con altri giocatori in visita (carini ma nulla di incredibile), potrete avventurarvi nelle torri, modalità già vista in Luigis’ Mansion 2, in cui dovrete collaborare con altri giocatori cercando di ripulire una villa a più piani dai fantasmi, tra trabocchetti e minimissioni che possono cambiare da un piano all’altro. Questa modalità è giocabile anche in solitaria ma l’aiuto di altri Luigi è estremamente prezioso per arrivare a sfidare il boss sul tetto.

Molti continuano a ritenere i giochi Nintendo piuttosto semplici solo perché non puntano sul fotorealismo. Di casi per smentire queste voci ce ne sono già stati parecchi, e con Luigi’s Mansion 3 se ne aggiunge un altro. Attraversare le stanze e i corridoi dell’Hotel Miramostri è uno spettacolo continuo, con animazioni che sembrano uscite dai film Pixar, con giochi di luce eccellenti e con una cura nel design che stupisce ad ogni passo. La realizzazione della fisica con oggetti che cadono, che vengono aspirati, soffiati e sbatacchiati sarà anche molto cartoon, ma in un gioco come questo non poteva essere altrimenti. Gli sviluppatori Next Level hanno dato il meglio in questo episodio e non vediamo l’ora di vedere altre opere da parte di questi talentuosi artisti. Notevolissimo anche il sonoro, che crea suoni ambientali tetri e piccoli, innocui spaventi. Infine la musica è stata arricchita, lasciando intatto il main theme (comunque riarrangiato) ma arricchendo la colonna sonora di altre tracce che sanno creare la giusta atmosfera sia nei momenti più esplorativi che in quelli più action. Il doppiaggio è invece quello tipico Nintendo con versetti di vario genere e con alcuni nomi (sì, c’è anche quello che state pensando!) effettivamente pronunciati. La narrazione comunque si affida a ottimi filmati in game e ad un’ottima traduzione e adattamento in italiano per tutti i testi.

Luigi’s Mansion 3 riesce ad essere meglio di quanto pensassi. La terza avventura del fifone per eccellenza made in Nintendo è ricca di carattere e di stile, con dinamiche riprese dal passato, arricchite da piacevoli novità. Il design di ogni stanza è eccellente, con sorprese dietro ad ogni angolo che vi stamperanno sulla faccia un sorrisone, anche se starete esplorando un hotel infestato. Adatto a grandi e piccini, il gioco è ottimo anche per divertirsi in compagnia, rendendolo un grandissimo titolo Nintendo e, in attesa di vedere cosa combineranno i Pokémon a breve, anche un perfetto regalo di Natale. Più lungo degli altri capitoli e meno frammentato, è sicuramente la migliore caccia a fantasmi mai intrapresa dal nostro Luigi. E ho detto tutto!
- – L’hotel è più vario di quanto si creda
- – Fisica eccellente
- – Combattimenti divertenti e caotici al punto giusto
- – Luigi è uno spasso
- – Si gioca anche in cooperativa
- – Tanti segreti
- – Il multigiocatore è un simpatico extra
- – L’avventura non è lunghissima
- – Sfida moderata
