Uno dei più grandi misteri dei videogiochi per quanto mi riguarda è la pancetta di Mario. Sono decenni che salta come un grillo nei suoi platform, guida go kart e moto, gioca a golf, a innumerevoli altri sport e ha persino partecipato ad Olimpiadi estive ed invernali; eppure la pancetta è sempre lì. Tra tutte queste attività in cui si è cimentato non manca nemmeno il tennis, uno degli sport più immediati in generale e capace di dimostrarsi perfetto per le idee di Nintendo e il suo modo di modificare una disciplina così elegante e nobile in qualcosa di molto più giocoso e spesso folle. Mario Tennis Aces era per questo atteso al varco, specie perché arriva dopo alcune buone uscite che però non avevano saputo rinnovarsi come si sperava. Vediamo cosa ci aspetta e come sono cambiate le cose.
Al primo avvio Mario Tennis Aces parte subito in quarta, evitando il solito menu iniziale e portandoci immediatamente nella nuova modalità Avventura. Presentata come una grande componente per giocatore singolo e paragonata a quella in stile RPG di un precedente Mario Tennis per GameBoy Advance, questa modalità garantisce una buona sfida (con alcuni picchi notevoli) e si articola sulla ricerca di una misteriosa racchetta che sembra voler combinare molti danni. Su una mappa che ricorda i platform, Mario, accompagnato da Toad, dovranno farsi strada attraverso incontri di tennis classici e speciali prove che metteranno alla prova la nostra bravura e ci faranno conoscere sempre meglio le dinamiche di gioco che poi troveranno spazio anche nelle altre modalità.

L’utilizzo del solo Mario che migliora ad ogni level up le sue tre statistiche, semplifica parecchio la gestione di un personaggio che a conti fatti non richiede alcun accorgimento nel suo iglioramento. Non ci sarebbe dispiaciuto poter rigiocare quest’avventura dalla durata limitata (si parla di cinque ore al massimo) con un altro personaggio, magari diversamente bilanciato, ma purtroppo tutto è, ancora una volta, nelle mani di Mario. Se una sfida è troppo c omplessa, vi basterà tornare indietro a qualche prova più semplice e ripeterla, così da migliorare le statistiche e riprovare. Non ci sono game over o punizioni per aver fallito un tentativo, quindi non preoccupatevi e provate quanto volete, considerando che alcune sono davvero molto toste e potrebbero anche bloccare a lungo i giocatori meno determinati. Anche in questo caso però non preoccupatevi, poiché vi aspettano altre modalità utili per impratichirvi.

Visualizzando le modalità del menu principale non mancano alcuni classici. In modalità Torneo per esempio potete scegliere di giocare offline contro la CPU in tre distinte coppe (Fungo, Fiore e Stella) o affrontare il mondo attraverso una serie di scontri diretti contro altri giocatori. In quest’ultimo caso gli scontri vinti e persi vi daranno un punteggio che sarà poi il vostro posizionamento nel torneo stesso. Da luglio questi tornei serviranno anche per sbloccare personaggi esclusivi, ma se ve ne perdete uno non disperate: il tennista che non avete conquistato per esempio a lugli o, sarà vostro comunque ad agosto.
A parte i personaggi da sbloccare con questi tornei comunque, avrete da subito tutto il roaster classico composto da 16 tennisti che comprendono Mario, Luigi, Bowser, Peach, Toad, Yoshi, Donkey Kong, Wario e altri, tutti dotati di uno stile particolare che può prediligere la potenza, la difesa, la velocità, la tecnica o la furbizia che aumenta di molto l’effetto dello slice. Queste caratteristiche sono condivise tra più personaggi ma la loro classificazione è comunque molto specifica, garantendo un modo di giocare effettivamente diverso a seconda della specializzazione. Purtroppo quasi nessuno offre un vero motivo per scendere a rete, garantendo ottime opportunità anche dal meno rischioso fondo campo, ma ciò non significa che la strategia sia sottomessa alla giocabilità arcade che Mario Tennis Aces comunque concede.

La gestione dei colpi (piatto, slice, pallonetto, palla corta e top spin) e il movimento in campo fanno molto Virtua Tennis, lasciando da parte i tecnismi di un Top Spin 4 ma provando a proporre qualcosa di più fantasioso che però risulta tutt’altro che banale. Tutto si basa sull’indicatore che andrete a riempire colpendo la palla: eseguendo ottime battute, caricando al massimo un colpo o eseguendo dei colpi tecnici che vi permettono di raggiungere aree lontane del campo ma che richiedono anche un ottimo tempismo, potrete velocizzare il procedimento per partire all’attacco con i colpi intensi o con i colpi speciali, piuttosto che usarlo in difesa con la velocità intensa rallentando il tempo per semplificare una difficile ribattuta.
Usare questi poteri può facilitare il punto ma, ancor più importante, può danneggiare la racchetta dell’avversario. Questa ha solitamente tre tacche che indicano la sua resistenza: ogni colpo intenso, se parato in anticipo, farà scendere questa energia fino alla rottura della racchetta. Aggiungete il fatto che le racchette sono assegnate in numero limitato all’inizio di ogni torneo e capirete che distruggendo la riserva dell’avversario potrete anche vincere per K.O. una partita che stavate perdendo ai punti. Scegliere se dirigere questi colpi contro l’avversario sperando di danneggiargli la racchetta (o di distruggerla immediatamente attraverso un colpo speciale!), piuttosto che infilare un lungo linea precisissimo grazie alla visuale in prima persona che si attiva in queste situazioni, fa parte di una strategia che si rivela quasi inaspettata in un titolo che fa dell’immediatezza uno dei suoi cavalli di battaglia.

Quanto detto poco fa riguardo a colpi speciali, blocchi e racchette da disintegrare non deve preoccupare i giocatori a cui piace il tennis classico (è possibile giocare partite depurate dai poteri) o quelli a cui piaceva l’idea di fondo di Wii Sports. La modalità Swing è infatti qui per chi vuole impugnare il Joy-Con per giocare a tennis in sala senza problemi. Moltissime dinamiche vengono eliminate in favore dell’immediatezza, divertendo principalmente i più piccoli.
Tutto sommato funziona bene, ma difficilmente sarà sfruttata da chi desidera giocare al 100% questa uscita. Un po’ diverso invece il discorso per chi vuole giocare con amici, potendo scegliere di avviare una partita con più Switch (ma occorrono anche più schede di gioco) o semplicemente giocare con loro in doppio o tramite split screen se si sceglie di affrontarsi 2Vs2. Le possibilità insomma ci sono, così come la possibilità di giocare su campi standard che variano nei rimbalzi della pallina, ma anche sui sei campi speciali che avrete sbloccato nella modalità Avventura.

Oltre alla giocabilità stellare, Mario Tennis Aces dimostra di saperci fare anche in campo tecnico. Certo, un gioco di tennis non è complesso come altre uscite più action, ma la potenza di Switch è stata sfruttata benissimo in ogni frangente. I primi piani dei personaggi, le loro animazioni, le esplosioni particellari dei colpi più potenti e in generale il campo nella sua interezza, sono stati curati alla perfezione, risultando godibili in ogni aspetto sia che si giochi in portabilità che sulla propria TV.
Oltre a non aver mai rilevato uno scatto, è giusto segnalarvi che anche i caricamenti tra una partita e l’altra sono pressoché fulminei, con solo pochissimi secondi prima del via. La pulizia generale si accompagna con musiche e suoni di alto livello, compresi di battito cardiaco elevato prima di un match point. Il conteggio dei punti è in italiano (con la voce di Marco Balzarotti), mentre tutti i dialoghi sono invece solo testuali ma ovviamente tradotti in italiano. L’unico appunto che mi sento di fare riguarda i commenti che due Toad fanno ad ogni punto e che molto spesso si ripetono. Se dovessero stancarvi comunque potrete disattivarli dalle opzioni.

Mario Tennis Aces è il miglior gioco di tennis attualmente sul mercato. La mancanza di validi concorrenti gioca a suo favore, ma ciò non vuol dire che manchi di idee. Tutta la parte strategica basata su super colpi e racchette da rompere ravviva un gameplay comunque pulito già di base, che beneficia di queste possibilità ma che funzionerebbe anche da solo. Quello che impedisce al gioco di raggiungere l’eccellenza è però la mancanza di modalità davvero ricche: la modalità Avventura l’avevamo sognata più lunga e personalizzabile, mentre i tornei single player sono solo tre e dotati di difficoltà relativamente bassa anche nella Coppa Stella.
La parte più interessante, oltre al gioco con amici in locale, riguarda i tornei online, capaci di farci partecipare a partite contro avversari spesso tostissimi e tutt’altro che arrendevoli. Qui la strategia di cui abbiamo parlato viene fuori con prepotenza e dimostra la grande validità di questa uscita. La speranza è quindi quella di veder arrivare in futuro nuovi aggiornamenti che portino nuovi tornei per il single player e nuovi tornei online con succosi premi e magari personalizzazioni.
- – Gameplay solidissimo
- – Arcade ma anche strategico
- – Avventura interessante e complessa
- – Nuovi personaggi in arrivo con i tornei online
- – Giocabile in famiglia, in vari modi
- – Tecnicamente validissimo
- – Avventura limitata e guidata
- – Solo tre tornei offline (e anche semplici)
- – La modalità Swing lascia il tempo che trova
- – Necessita aggiornamenti costanti per ampliare l’esperienza
