Marvel’s Guardians of the Galaxy – Recensione

I Guardiani, le loro chiacchiere, la loro musica e tanta azione

Fino ad oggi i Guardiani della Galassia sono stati tra le più belle sorprese dei Marvel Studios. Merito sicuramente di James Gunn che ha creduto in questi personaggi poco conosciuti, ma anche della giusta caratterizzazione da parte di chi li ha interpretati, o anche solo doppiati come nei casi di Rocket e Groot. Vederli arrivare sulle nostre console era questione di tempo, visto anche il successo di Spider-Man, ma il precedente Marvel’s Avengers aveva un po’ raffreddato gli animi per via della sua natura Game as a Service. Se i Vendicatori meritavano molto di più, con Marvel’s Guardians of the Galaxy, Square-Enix e ed Eidos Montreal hanno aggiustato il tiro e hanno puntato tutto sull’elemento che effettivamente funzionava meglio nell’avventura di Steve Rogers e Tony Stark: la narrazione della storia single player. Tutti gli sforzi stavolta sono andati in quella direzione e il risultato finale, come vedremo, è sicuramente migliore.

La storia che ci viene raccontata non è collegata al mondo cinematografico, ma prende spunto dai fumetti anche nel tratteggio di alcuni protagonisti, Gamora in primis. Tutta la produzione deve molto a quanto si è visto al cinema, ma prende alcuni tratti caratteriali ormai celebri e apprezzati, e li inserisce in un universo in cui, tanto per dire, Peter Quill non è innamorato di Gamora, suo padre non è un pianeta senziente e Drax si presenta in modo molto più particolareggiato e rifinito, rispetto alla figura un po’ macchiettistica interpretata da Dave Bautista. Il risultato che ne deriva è sorprendente, grazie anche ad un doppiaggio stratosferico capitanato da Massimo Triggiani nei panni di Peter Quill, leader della squadra che viene spesso preso in giro e sottostimato. La storia parte dalla cattura di un mostro che poi, beh, non è proprio tale, prosegue con la loro incarcerazione, per poi virare sulla ricerca di denaro per pagare la multa fatta dai Nova Corps. Tutte questioni insolite per un supergruppo, ma assolutamente in linea con lo spirito irriverente dei personaggi qui proposti. Quanto appena descritto è solo l’inizio di un’avventura che ci porterà a fronteggiare minacce ben più gravi, ma che saranno affrontate sempre con la giusta carica di umorismo e adrenalina. Non mancheranno poi elementi che strizzeranno l’occhio ai fan più appassionati dell’universo cartaceo Marvel, con la mostra del Collezionista, visitabile nel capitolo 6, che avrà modo di farli sorridere in vari modi.

La storia si sviluppa attraverso una ventina di ore, durata generosa che va riconsiderata se si pensa alle tante scelte che potrete prendere e che in qualche modo cambieranno lo svolgimento. Preferite farvi confiscare una cassa di materiali di contrabbando rari o il “mostro” che avrete catturato? Volete lasciare che Drax lanci Rocket al di là di un burrone per farvi aprire la strada, o preferite difenderlo e cercare una strada alternativa? Non sono scelte che cambiano il finale, ma cambiano i rapporti che avrete con la squadra e con alcune delle situazioni che affronterete. Questo significa che per vedere tutto quello che il gioco ha da offrire, occorre giocare almeno due volte al titolo, sfruttando la seconda run magari per alzare la difficoltà e impostarla a livello massimo, così da avere una bella sfida. Al primo giro invece vi consigliamo di godervi il titolo a Normale, così da vivere il viaggio senza concentrarvi troppo sui combattimenti. Prima di passare al gameplay è però necessario chiarire il ruolo dei dialoghi nel gioco, visto che ne contiene una vagonata e che spesso anche quelli possono offrire scelte da effettuare. Come vedremo, il gioco propone fasi di esplorazione, fasi di combattimento e alcuni puzzle ambientali. In tutti e tre questi casi, sarà difficile trovare un momento in cui i Guardiani non parlano tra loro, tra dialoghi che mandano avanti la trama, altri in cui riflettono semplicemente su qualcosa che hanno visto, su cosa farebbero o su un pensiero a caso che gli è saltato in mente. A parte alcune frasi ripetute durante le battaglie poi, queste battute sono sempre diverse e quasi rallentano la progressione tanto invogliano a fermarsi per sentire cos’altro hanno da dire i vari membri della squadra, tra battute sagaci, prese in giro o giochi di parole venuti davvero bene anche in italiano. A questo riguardo dispiace solo che questi dialoghi facoltativi vengano interrotti di colpo quando per esempio si raggiunge un punto della mappa che attiva una cut-scene o anche quando, semplicemente, si vuole rispondere entro un limite di tempo ad un altro personaggio. Spesso, per poter sentire tutta la frase prima di dare una risposta, bisogna attendere quasi la fine del tempo a disposizione, altrimenti, anche in quel caso, quello che avrete da dire bloccherà istantaneamente il discorso del compagno di squadra. Una piccola patch che aumenti il tempo per rispondere sarebbe graditissima per non perdere nulla del gran lavoro svolto.

Dietro ad una narrazione così ben sviluppata e continua, risiede un gameplay ben più standard ma non per questo noioso. Durante tutto il gioco ci troveremo in aree che si svilupperanno attraverso un percorso prestabilito, in cui ci sarà una strada principale obbligata e alcune deviazioni che ci portano a collezionabili e risorse che andranno poi spese per potenziare Star-Lord. È importante farvi sapere che, anche se muoveremo direttamente solo Peter, in realtà, per tutto il gioco, ci troveremo alla guida dell’intero team, potendo chiedere a Groot di creare un ponte o a Drax di distruggere qualcosa. Ogni guardiano ha specifiche abilità da sfruttare sia durante l’esplorazione, sia durante i combattimenti. Lo stesso Peter, inizialmente il meno versatile, potrà poi ottenere modifiche alle sue pistole, così da sparare colpi congelanti o altri fulminanti, in grado anche di risolvere alcuni enigmi ambientali che donano un ritmo più vario all’avventura.

Il combattimento è un altro bel momento di aggregazione con i Guardiani visto, di fatto, guideremo tutta la squadra. Muovere unicamente Star-Lord ci permette di concentrarci sui nemici tramite un comodo lock-on con cui tenere sotto tiro chi vogliamo. Oltre a sparare e a colpire corpo a corpo, tramite il dorsale sinistro più un tasto frontale, possiamo richiedere l’intervento di un altro Guardiano, con Rocket che lancia una granata che colpisce una vasta area, Groot che blocca a terra i cattivi, Drax che li sfianca e li stordisce e Gamora che ne attacca solo uno ma gli fa un sacco male. A queste abilità di base, ne potrete comprare altre tre ciascuno, usando i punti che otterrete combattendo. L’idea che usare solo Peter Quill sarebbe stato noioso quindi non sussiste, e creare diversi sistemi di combattimento per farci usare tutti, forse non sarebbe stata una grande mossa, visto che probabilmente si sarebbe perso un po’ dello spirito di squadra che invece così è perfettamente a fuoco, garantendo anche combo combinate con il proprio team. E poi non avremmo potuto assistere all’Adunata, la “ultimate” che ci fa chiamare a raccolta gli altri Guardiani per motivarli e per farli tornare in battaglia al massimo della forma. Il tutto sempre che scegliate la risposta giusta in base a quello che vi dicono, altrimenti solo voi otterrete il potenziamento. Infine i nemici standard non ci sono sembrati memorabili, ma il gioco si fa perdonare con boss fight in cui la coordinazione con il gruppo diventa fondamentale ed esaltante.

Artisticamente il nuovo Marvel’s Guardians of the Galaxy raccoglie in pieno lo stile pop e colorato dei film, con ambientazioni dai toni accesi e con una somiglianza 1 a 1 dei due membri non interpretati da attori reali quali Rocket e Groot. Gli altri richiamano principalmente i fumetti ma hanno movenze e  caratterizzazione che li rende molto fedeli a quanto visto al cinema. Le ambientazioni sono poi molto varie e l’idea di portarci quasi sempre in luoghi inediti, aumenta il fattore sorpresa e mantiene il gioco fresco fino al finale. Se la parte artistica va alla grande, quella tecnica non è stata perfezionata al meglio, con alcuni freeze, alcuni momenti in cui le animazioni non convincono del tutto e scene animate legate alle mosse finali contro i nemici in cui il cattivo finisce ko, ma non si è capito il perché. Giocato su console di nuova generazione il gioco non ha mai perso colpi se non, stranamente, durante qualche cut scene. Le cose strane quindi non mancano ma probabilmente qualche patch potrà rimettere in sesto questi aspetti non del tutto rifiniti. Tornando al lato artistico, sorprende la cura riversata in tutta la parte audio. Intanto gli sviluppatori si sono inventati la fittizia band Star-Lord e hanno composto sia la musica, sia l’album vero e proprio, con tanto di copertina e libretto dei testi, per un totale di oltre 50 minuti di musica (trovate l’album anche su Spotify). In più, a questi dieci brani si è aggiunta un’altra trentina di canzoni su licenza prese dal passato, da “Don’t worry, be happy”, fino a Kickstart my Heart, musiche da ascoltare sulla nave spaziale Milano, ma pronte ad essere messe in campo dopo l’Adunata on in alcuni momenti della trama. Infine il gioco è completamente in italiano, sia nei testi (ben tradotti anche per i fan dei Guardiani cartacei), sia nel grandioso doppiaggio che ha chiamato a raccolta dei grandi professionisti come Massimo Triggiani, perfettamente in parte come leader di questa banda di casinisti.

Marvel’s Guardians of the Galaxy aveva destato qualche perplessità perché sembrava prendere la strada del precedente Marvel’s Avengers. Invece, scegliendo di concentrarsi completamente sull’esperienza narrativa per giocatore singolo, colpisce nel segno e ci porta il miglior gioco Marvel degli ultimi anni. Un viaggio di circa 20 ore (anche ripetibile grazie alle scelte multiple da effettuare) in cui faremo davvero parte di questa squadra, tra battibecchi e scambi di battute che non annoiano nemmeno dopo ore, combattimenti frenetici accompagnati da ottima musica ed eventi che spingono a proseguire per vedere cosa si sono inventati gli sviluppatori e come lo affronteranno i protagonisti. Non fatevi intimorire da qualche imperfezione tecnica e saltate a bordo della Milano senza pensarci: d’altronde è così che affrontano ogni avventura gli incredibili Giardinieri della Galassia.

Pro
  • – Trama e narrazione spassosa
  • – Ci si sente davvero parte della squadra
  • – Esplorazione, combattimento e puzzle: pacchetto completo
  • – Colorato e pop come ci si aspetta
  • – Musiche eccellenti
  • – Doppiaggio italiano tra i migliori mai realizzati
Contro
  • – Aspettiamo alcune patch che ripuliscano alcune imperfezioni
  • – Nemici standard non particolarmente vari
  • – Tolto il fascino dei Guardiani, la base del combat system è piuttosto semplice

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