Con il campionato del mondo di MXGP che non ha più un videogioco ufficiale dall’anno scorso, gli appassionati di moto che corrono e saltano nel fango non hanno molta scelta ultimamente. A tener alta la bandiera c’è il campionato americano di Supercross, evento sportivo che si svolge in stadi creati per l’occasione. Monster Energy Supercross 6 (qui su Amazon) ci porta l’edizione 2022 di questo campionato, rappresentando la principale occasione per guidare due ruote che volano su piste sterrate.
Imparare meglio
L’anno scorso mi sono lamentato del superficiale tutorial rappresentato da qualche giro di prova mentre ci vengono illustrati i comandi. Questa possibilità torna anche stavolta e senza vere modifiche, ma per fortuna torna anche la Futures Academy, con una struttura più didattica e meglio organizzata. Ora abbiamo dieci lezioni di base introdotte dalla leggenda Jeremy McGrath con un breve video introduttivo e una piccola prova che ci spiega meglio alcune dinamiche.
Per esempio viene spiegato chiaramente che lo stick sinistro serve per spostare il peso della moto, mentre quello destro serve per spostare il peso del pilota. Questa immediata chiarificazione rende più semplice capire come effettuare curve più strette o come eseguire i salti precaricando il peso prima di spiccare il volo. Tutte nozioni che bisognava imparare anche in passato, ma che qui sono subito mostrate al giocatore, rendendolo immediatamente più consapevole.

Personalizzazione per tutti
Ne conviene che la fisica generale reagisce piuttosto bene alle diverse sollecitazioni delle levette analogiche, creando movimenti e slittamenti più coerenti. La fisica dei tracciati e di come viene spostato il fango dalle moto non mi sembra cambiata, ma il risultato è comunque buono e credibile. Fin dall’avvio si possono impostare vari livelli di complessità, con quello medio che si dimostra un buon compromesso tra giocabilità e gestione della fisica.
Bisognerà invece agire in modo indipendente sull’IA avversaria poiché a livello medio, le prime corse della Carriera in classe Futures si sono dimostrate estremamente semplici. In 10 minuti di gara, io che non sono certo un fenomeno, ho doppiato per ben due volte tutti e 21 i miei avversari. Per fortuna le cose si complicano salendo nelle classi superiori, ma se voleste subito una sfida equa, potrete alzare il livello di difficoltà a “difficile” e “molto difficile” e poi abbassarlo in seguito.

Una carriera molto classica
La modalità Carriera di Monster Energy Supercross 6 non è cambiata da quella vista in precedenza. Si parte dalla Categoria Futures con 3 gare, si ricevono sponsor, sia sale alla categoria Rookie con cilindrata 250 e poi si va fino alla classe Pro delle 450. Durante la scalata si sbloccano attività extra e miglioramenti del pilota attraverso allenamenti di potenziamento e punti abilità da conquistare completando sfide. I punti prestigio con cui sale di livello il proprio account servono per sbloccare oggetti cosmetici di vario tipo. Ovviamente potrete scegliere di affrontare ogni sessione pre gara così come partecipare unicamente nel main event.
La struttura si dimostra è estremamente classica e avrebbe bisogno di una svecchiata. A tenerla a galla c’è l’adrenalina delle gare e varie sfide infrasettimanali con cui migliorarsi e prepararsi alla gara in arrivo. Molte attività si svolgono nel Supercross Park, una zona aperta divisa in aree più piccole in cui potrete scorrazzare liberamente, affrontare gare, ma soprattutto prove e sfide legate al personaggio di Jeremy McGrath. Queste fasi rompono la monotonia di affrontare gare in serie, ma l’impostazione pesca a piene mani da dinamiche di diversi anni fa che andrebbero aggiornate.

Le altre modalità
Oltre alla carriera, le modalità single player continuano con gare singole, time attack e campionati personalizzabili, con la sola novità delle sfide rhythm attack. Questo sono sfide 1 contro 1 su rettilinei pieni di salti in cui vince chi sfrutta meglio i dossi. Poco attraente per il giocatore singolo, questa modalità funziona molto meglio quando si sfrutta lo split screen per il multigiocatore da divano. Anche stavolta potrete affrontare solo un altro giocatore, ma la condivisione dello schermo permette di gareggiare anche in corse singole e su interi campionati.
Il multigiocatore offre ovviamente anche sfide online ma, come spesso accade con giochi così elitari, trovare avversari con una buona connessione non è facilissimo. Dalla grande rete potrete però scaricare gratuitamente contenuti e soprattutto tracciati creati da altri giocatori. Si va da minuscole piste di prova a tracciati aggiornati alla stagione 2023. Ovviamente i limiti dettati dell’editor ci sono, ma è un bonus da non sottovalutare.

Comparto tecnico
L’idea che Monster Energy Supercross 6 sia un po’ troppo conservativo viene alimentata anche dal comparto tecnico, specialmente quello grafico. Rispetto all’edizione precedente non sembrano esserci stati veri passi avanti sulle superfici, sulle cadute o sulla modellazione poligonale. Scegliere il volto del proprio pilota ci ha fatto tornare indietro di diversi anni, ma per fortuna le occasioni per rivedere la sua modellazione old gen non sono molte. In pista il gioco è fluido e scattante, anche alla partenza e con 22 moto in pista.
La fisica degli scontri non è penalizzante ma assisterete a situazioni insolite con atterraggi su altri piloti che a volte cadono e altre volte ci sostengono in aria. Continuano infine ad essere poco realistiche le cadute del nostro rider, con facciate mostruose dovute al solito effetto manichino. Un buon accompagnamento arriva dalle musiche in game, totalmente originali, energiche e capaci di sostenere il giocatore. Buoni gli effetti sonori, con moto che riproducono rumori leggermente diversi in base al modello. Il doppiaggio, visto il mercato a cui è indirizzato, è totalmente in inglese, mentre tutti i testi sono in italiano.

Commento finale
Forse la mancanza di un gioco per il campionato MXGP ha frenato lo sviluppo di quest’altra produzione. Monster Energy Supercross 6 è infatti un buon aggiornamento della precedente uscita, ma non riesce a offrire nulla di realmente nuovo alla serie. Jeremy McGrath porta alcune lezioni che finalmente spiegano manovre e movimenti di questo sport, il rhythm attack è piacevole soprattutto in split screen, ma moltissimo altro deriva dal passato della serie.
La carriera andrebbe rinnovata, ma farlo richiederebbe fondi che probabilmente un campionato come questo, seguito principalmente da una nicchia americana, non riesce a procurarsi. Sono stati rifiniti molti elementi anche relativi alla giocabilità generale, però consigliare un’uscita a prezzo pieno, quando quella precedente è molto simile e costa molto meno, non è semplice.
Se però siete qui è probabile che siate appassionati. Nel caso, sappiate che la giocabilità migliorata mi ha permesso di divertirmi maggiormente con questa uscita, rispetto alla precedente. Se invece non siete del tutto sicuri e volete solo provare un racing game diverso dal solito, potreste prima provare con Monster Energy Supercross 5.
- – Gameplay migliorato
- – Finalmente delle lezioni che spiegano le meccaniche
- – Tante piste e tante sfide
- – Scalabile e adatto anche a chi vuole imparare
- – C’è lo split screen per 2 giocatori
- – Carriera oldschool
- – Area free roaming poco interessante da esplorare
- – Graficamente datato
- – Multigiocatore online poco popolato

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