Una grande conversione per un grandissimo gioco
Nel 2018 gli utenti PC hanno finalmente potuto giocare al loro primo Monster Hunter con Monster Hunter World. Una serie nata su console portatile, poi diventata esclusiva Nintendo e infine sbocciata definitivamente con un capitolo più veloce e meno ingessato rispetto ai precedenti. Il successo è stato immediato già prima di arrivare su PC, ma la strada era segnata. Con Monster Hunter Rise è successo qualcosa di analogo, anche se il titolo è rimasto per quasi un anno esclusiva temporale di Nintendo Switch e solo da pochi giorni è disponibile anche su PC. Restano tagliate fuori le console Sony e Microsoft, in attesa però di un Monster Hunter World 2. Trattandosi di porting, i contenuti sono rimasti gli stessi della versione Nintendo, ma era lecito aspettarsi un potenziamento tecnico notevole grazie agli hardware ben più potenti dei personal computer. Vediamo com’è andata.

Questo articolo nasce per esaminare insieme la versione PC di Monster Hunter Rise, quindi non mi soffermerò molto sul gioco in sé, visto che non è cambiato in termini di contenuti e che potete trovare un sacco di informazioni sulla nostra precedente recensione. Intanto posso dirvi subito che Monster Hunter Rise è un gioco relativamente leggero. Molto del merito va alla sua origine Nintendo Switch, ma con 18,73 GB di spazio occupato, il gioco è pronto a partire. L’installazione su una memoria SSD M.2 poi permette caricamenti così veloci che non si fa in tempo a leggere i suggerimenti scritti da Capcom tra le transizioni che ci portano dal villaggio di Kamura all’inizio della missione. Volendo potrete però trovarle tutte nel Diario di caccia, quindi anche i nuovi arrivati non perdono nessuna informazione.

Passando al lato grafico (che come vedremo è collegato a quello del gameplay), il gioco è molto scalabile e leggero, potendo atterrare senza problemi su PC anche con qualche anno sulle spalle. D’altronde, anche qui, il suo arrivo da Switch è un vantaggio non da poco. Chi vuole godersi il gioco a 4K e 60 fps costanti non avrà problemi, a patto di avere una scheda grafica relativamente nuova. Così potrete scegliere se affrontare mostri ultra dettagliati, o se preferite puntare sulla fluidità. In questo caso il framerate si può sbloccare dalle opzioni, e passare dai 30 fps della versione Switch ai 300 di questa PC. Nel mio caso, con una scheda grafica modesta come una RTX 2060, ho giocato senza inciampi a 2560×1440 a 60 fps costanti, godendomi quindi un gioco non solo bello da vedere, ma anche incredibilmente fluido. E su questo argomento, arriviamo al discorso “giocabilità”.

Monster Hunter Rise è il capitolo più veloce e reattivo della serie. Potremo cavalcare il Canine, potremo usare gli insetti filo per spostarci e per esplorare e, anche quando si raccolgono minerali, erbe, insetti e funghi, la procedura è stata snellita e abbreviata. Potersi muovere con un framerate di almeno 60 fps è una meraviglia. Basta ricordarsi di attivare il Vertical Sync dalle opzioni per godersi un titolo davvero bello da vedere ma anche da giocare. I miglioramenti coinvolgono anche i combattimenti, in cui ci si accorge meglio degli spazi di manovra dei mostri, così come delle animazioni delle nostre armi. Mai come oggi abbiamo potuto gestire così bene le lotte serrate e i mostri a cui siamo abituati. Effettuare schivate e contromosse grazie agli insetti filo, ora non è realmente più facile, però si ha una sensazione di controllo molto più evidente che migliora ogni aspetto di questa fondamentale fase.

Bisogna ammettere infine che Capcom non si è adagiata pigramente sul maggiore potenziale hardware dei nostri PC, ma si è data da fare per ripulire diversi aspetti che partono nettamente dalle texture. I mostri sono più curati e belli da vedere, da cacciare e da conoscere. Allo stesso modo le ambientazioni, per quanto semplici in alcune strutture derivanti dall’originale piattaforma Switch, offrono un colpo d’occhio più incisivo che aumenta l’immersività. La loro verticalità poi potrà affascinare chi era abituato alle tante aree piane di Monster Hunter World, titolo che aveva già fatto passi avanti ma che non proponeva ancora mappe così interessanti da esplorare, specie in verticale (merito degli insetti filo che hanno arricchito il gameplay in modo inaspettato). La parte audio e quella dedicata alla traduzione in italiano di testi e sottotitoli è rimasta la stessa, ma tra le opzioni si fanno notare alcune raffinatezze, come quella che ci permette di cambiare la visualizzazione dei pulsanti, in base al controller che stiamo utilizzando, compreso il Pro controller di Switch. Non cambia invece la modalità di partecipazione alle battute di caccia tramite internet, ma le facilitazioni dell’online su PC rendono meccaniche di inviti e partecipazioni, molto più semplici che su Switch, fosse solo per quanto riguardo il discorso “chat vocale”.

Monster Hunter Rise è un gioco bellissimo, per molti, compreso il sottoscritto, migliore dell’amatissimo Monster Hunter World. Ma questo se avete visto la nostra recensione originale lo sapete già. Quello che potreste non sapere è che questa versione PC fa di tutto e di più per replicare quel risultato: ci riesce perfettamente in termini grafici grazie a mostri più dettagliati e rifiniti, ma anche in termini di gameplay, grazie all’aumentata fluidità che potrete ricercare smanettando tra le opzioni. Le uniche due cose che mancano a questa versione purtroppo sono il cross save e la portabilità, due mancanze che lasciano aperta la scelta tra quale versione scegliere tra Switch e PC in base al proprio modo di giocare. Scegliete quello che si adatta meglio al vostro stile di vita e andate sereni: qualsiasi versione sceglierete, vi offrirà infinite ore di divertimento e soddisfazione.
- – Monster Hunter Rise più bello…
- – … e più fluido!
- – Leggero e versatile per la stragrande maggioranza dei PC attuali
- – Online si gioca molto meglio che su Switch
- – In attesa dello Steamdeck, dimenticatevi la portabilità
- – Purtroppo manca il cross save
- – MHWorld rimane più dettagliato graficamente
