Monster Truck Championship – Recensione

Guidare su ruote giganti!

Da piccolo anche io ho avuto il mio periodo “Monster Truck”, complice un’esibizione nella mia città che mi aveva fatto scoprire i Big Foot, queste vetture (?) dalle ruote giganti che saltavano e distruggevano tutto. All’epoca riuscii anche a comprare un gioco per NES, un multi evento semplice ma spassoso se non si era particolarmente esigenti. Vi dico questo perché dopo circa 30 anni sono tornato a bordo di un Monster Truck virtuale grazie al lavoro di Teyon e di Nacon, che hanno realizzato uno dei racing game più realistici e al tempo stesso bizzarri che mi vengano in mente.

Il nome Monster Truck Championship è abbastanza esplicito ma se volete una descrizione più accurata posso dirvi che il gioco si basa sul campionato di Monster Truck (chi l’avrebbe mai detto!?!) e vi chiede di parteciparvi attraverso una carriera che vi porterà a spasso per le arene e i circuiti d’America. Il gioco propone anche gare singole e modalità online (niente split screen purtroppo) ma, anche per via dei server ancora chiusi al pubblico durante la mia prova in anteprima, il piatto forte rimane questo viaggio in cui dovrete vincere, salire di grado e lanciarvi nelle competizioni più ambite. La progressione si svolge in modo molto semplice: si sceglie un evento da una lista molto lineare, si partecipa alle diverse sfide in programma e poi si passa al successivo, guadagnando denaro da investire in miglioramenti del mezzo, così come in modifiche estatiche. Per rendere il tutto leggermente più strategico ci sono poi alcuni membri del proprio team che possono essere assunti per darci bonus alle prestazioni del mezzo e anche sponsor che ci chiedono di eseguire particolari azioni durante le nostre esibizioni, così da fornirci poi ulteriore denaro e anche parti esclusive con cui abbellire il nostro gigante super ammortizzato.

Fin qui tutto regolare e senza sorprese, ma appena si inizia a giocare le cose cambiano parecchio. Intanto, per quanto possa sembrare semplice guidare bestioni che possono demolire ogni cosa in un attimo, il gioco ci dimostra che ci vuole un po’ di attenzione. Il baricentro altissimo rende il ribaltamento una situazioni da non sottovalutare, e se eseguire salti è una passeggiata, atterrare non è sempre così semplice, grazie ad una fisica del mezzo sicuramente credibile. Ve ne accorgerete in diverse occasioni durante le gare ma diventerà evidente nelle sfide in cui dovrete eseguire punteggi sempre più alti, cercando di collegare acrobazie, distruzione e salti per creare combo. Già così viene fuori l’aria scanzonata di questa produzione, che quindi non punta unicamente su gare di velocità, ma anche su quelle basate sui trick. Fare acrobazie con un monster truck può sembrare impossibile, ma dal ricco tutorial troverete un sacco di modi per divertirvi con il suo equilibrio precario e con l’altra grande particolarità di questi veicoli: lo sterzo posizionato anche sulle ruote posteriori.

Con la levetta sinistra che gestisce lo sterzo delle ruote anteriori (come sempre) e quello destro che invece gestisce quelle posteriori, avrete a che fare con situazioni inedite in cui affrontare una curva strettissima può richiedere una sterzata combinata, ma allo stesso tempo, arrivare con troppo brio porterà a ribaltare il mezzo. Anche questa mossa è considerata un’acrobazia che porta punti nelle arene, ma se state affrontando una corsa contro altri avversari la cosa si complica. In questo caso è buffo notare che la partenza di una qualsiasi gara di monster truck è credibilmente un delirio di gente che si tampona e le cui ruote giganti si incastrano tra quelle degli altri avversari. Ci vuole un po’ di impegno per uscire alla svelta da questo groviglio ma poi bisogna fare i conti con i tracciati fangosi e scivolosi, con i salti e con tutto quello che la pista del giorno ci offre. In generale però ogni gara è divertente nel modo giusto e, a meno che non perdiate davvero tanto tempo nella bagarre iniziale, o impostiate un livello di difficoltà molto alto tra i quattro a disposizione, la sfida è sempre equilibrata. Più gestibili invece i duelli 1 contro 1 ad eliminazione diretta che ci chiedono di partire con il giusto numero di giri del motore per poi affrontare, in parallelo con uno sfidante, un breve percorso che porta al traguardo. Se si sta attenti a non fare due false partenze di seguito, non dovreste avere grandi problemi, specie nella categoria minore (la prima di tre).

L’alternanza di sfide che prevedono gare classiche e competizioni basate sulle acrobazie o sulla distruzione di elementi, rendono la progressione molto piacevole e ben ritmata, con anche la voglia di tornare al garage per vedere cosa si è sbloccato e cosa di può acquistare per potenziare il proprio mezzo. Il tuning è molto semplice e non cambierete mai davvero il vostro monster truck, ma con vari potenziamenti e le tante modifiche estetiche, si ha comunque la giusta varietà. Stessa cosa per i percorsi e per le arene, presenti in numeri abbastanza ridotti se si parla di una semplice categoria, ma che miscelate insieme tengono alta l’attenzione e non annoiano mai. Onestamente non ho le basi per dirvi se i tracciati e le arene sono identici a quelli ufficiali, ma svolgono benissimo il loro lavoro e quindi, per chi non segue dal vivo queste corse (e immagino siate parecchi da queste parti…), funzionano alla grande anche così.

La parte tecnica del gioco Teyon è adatta alle sue esigenze, dimostrandosi in grado di reggere sia l’aspetto più fisico che quello legato alla velocità. Non che questa sia mai particolarmente elevata, ma il gioco riesce e rendere bene anche un tachimetro che segna “appena” 100 km/h grazie alla fisicità e alla precarietà di questi grandi veicoli. Saper gestire le derapate, scegliere se farsi aiutare in una curva tramite le ruote posteriori, calibrare la lunghezza di un salto, così come la velocità in prossimità di una capriola nelle arene, diventano questioni da non sottovalutare e il gioco reagisce bene a queste diverse situazioni facendoci davvero sentire sul mezzo. Manca la visuale da dentro l’abitacolo, ma visti i tanti cappottamenti in cui incapperete, sarebbe stata una scelta poco applicabile. Di sottofondo le musiche che anticipano gli eventi e che quindi non spiccano mai, mentre le voci che annunciano le competizioni che stanno per iniziare sono in italiano, così come i testi. Molto più interessanti gli effetti sonori che variano in base ai potenziamenti applicati e che offrono la giusta dose di potenza sia quando si accelera, sia quando si atterra di prepotenza al suolo.

Monster Truck Championship è un gioco semplice ma efficace. Semplice perché non vuole rivoluzionare nulla in fatto di carriera, perché si occupa di uno sport che è la nicchia di una nicchia e perché il suo comparto tecnico funziona ma non fa certo strabuzzare gli occhi. È però anche molto efficace perché propone qualcosa di nuovo inserendo meccaniche proprie di questi veicoli esagerati, offrendo al giocatore di correre e saltare in un modo diverso dal solito. Inoltre il livello di difficoltà crescente ma ben calibrato rende appassionante capire come guidare questi bestioni nel modo migliore. Ovviamente bisogna essere ben predisposti verso questo genere di gare per poterlo apprezzare, ma il suo curioso mix tra arcade (tanto) e simulazione (poca) lo rende un titolo più interessante di quanto si possa pensare. Se anche voi da piccoli desideravate un monster truck in garage, avete trovato il gioco che più vi avvicina a quel sogno.

Pro
  • – L’illusione di guidare un monster truck è forte
  • – Gare, duelli e sfide di trick si alternano con brio
  • – Tracciati e arene ben realizzati
  • – Buona personalizzazione del mezzo
  • – Prezzo budget
Contro
  • – La carriera è totalmente lineare…
  • – … e abbastanza breve
  • – I percorsi non sono molti
  • – Tecnicamente solo discreto

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