Il kombattimento kontinua!
Quando si parla di picchiaduro, Mortal Kombat salta fuori spesso, specie in questi ultimi anni in cui ha saputo rinnovare il suo universo e ha accolto tra i suoi personaggi anche volti famosi presi da universi cinematografici e a fumetti. Nello specifico Mortal Kombat 11 è stato tra i migliori di sempre, con tante modalità per il giocatore singolo, altre online e un sistema di combattimento meno ingessato ma anche meno complicato rispetto ad uscite giapponesi piene di rotazioni degli stick.
In passato abbiamo visto arrivare nuovi personaggi ma in questo undicesimo capitolo, NetherRealms Studios ha voluto fare le cose in grande creando Aftermath, un’espansione vera e propria che porta diverse novità. Gli ultimi Mortal Kombat hanno inserito una modalità Storia inarrivabile per qualsiasi altro contendente. Non parlo di una semplice modalità arcade con un finale alla fine (e comunque c’è anche questa variante), ma proprio di una trama che si porta avanti combattimento dopo combattimento. Aftermath prosegue quanto visto nella storia principale del titolo base, offrendo altri sei capitoli con 28 diversi scontri che raccontano cosa è successo dopo quegli avvenimenti.

Non voglio parlarvi di quegli avvenimenti perchè significherebbe spoilerarvi il finale di Mortal Kombat 11 e di certo non è mia intenzione farlo, visto che potreste essere tra quei fortunati che sono riusciti ad attendere fino ad ora per recuperare questa uscita. Dico così perché il costo di questa espansione tende a scendere man mano che vi siete persi qualche pezzo; per essere più chiaro se volete solo Aftermath perché avete già il gioco base e il pass con i sei lottatori extra spenderete circa 40 euro. Avete già il gioco base ma vi manca il resto? 50 euro. Non avete nulla e volete semplicemente comprare tutto in una sola volta? 60 euro. È chiaro lo squilibrio di fondo di questi tre prezzi, quindi tenete presente questa disparità in fase di acquisto.

Come anticipato, con Aftermath comprerete un altro pezzo della modalità storia, sempre ben recitata e doppiata, pur tenendo a mente i limiti di una trama che prosegue con eventi che si concludono sempre con un personaggio guidato dal giocatore, che deve riempire di legnate un avversario mosso dalla CPU. La durata non è elevata e tutto si completa in poche ore, però non si ha mai l’impressione di stare assistendo ad una vicenda pensata per allungare la minestra. Questa nuova parte di storia non è la parte più importante del pacchetto, ma convince e intrattiene per tutta la sua durata, dimostrandosi in linea con l’alto livello raggiunto in precedenza da questo genere di modalità cinematografica.

L’altra grande aggiunta è rappresentata da tre nuovi personaggi, tutti conosciuti e apprezzati. La prima èSheeva, la regina Shokan con quattro braccia che abbiamo intravisto nella storia del gioco base, senza però averla mai potuta controllare. Sheeva non è potente come Goro, ma ha dalla sua una serie di prese che la rendono pericolosissima a distanza ravvicinata, capaci di afferrarvi anche in salto e di rendere la vita difficile anche a chi prova a prendere le distanze, grazie alla sua mossa in cui salta fuori dallo schermo e poi piomba sulla testa del poveretto, senza questo possa fare molto (può schivarlo scattando, ma non pararlo).Il secondo nuovo personaggio è Fujin, dio del vento e fratello di Raiden che si dimostra probabilmente il piùcomplesso da usare ma anche il più letale. Il suo stile di combattimento è rapido e imprevedibile, con attacchi fulminei che gli permettono di colpire da lontano ma anche di accorciare le distanze in fretta. Lasua eleganza lo rende un ottimo lottatore, adatto principalmente ai più esperti che sapranno sfruttare al meglio le sue abilità, collegandole tra loro. Ultimo del terzetto è il mitico Robocop, ospite di questa uscita che si unisce ad altri celebri personaggi come Joker, Spawn e soprattutto Terminator. Il poliziotto di Detroit è ovviamente un po’ ingessato nei movimenti, ma compensa questo limite con un vasto catalogo di gadget a lungo raggio. Si inizia con la mitica Auto 9, la pistola del buon Murphy, che si può usare sia avanzando che arretrando, abbiamo poi il cannone Cobra, un lanciafiamme, punte da gettare sul terreno per danneggiare chi ci passa sopra e anche qualche missile. In difesa può usare uno scudo anti sommossa e nel corpo a corpo alcune combo più o meno semplici che gli garantiscono una linea d’azione piuttosto varia.

Oltre ai contenuti più evidenti, non mancano alcune modifiche al gameplay, tra cui la gestione dell’effetto armatura che prima si otteneva solo nei Fatal Blow e che ora invece caratterizza anche altri colpi speciali, rendendo più ricca la scelta tattica. Se questa dinamica farà felice soprattutto i giocatori più tecnici e concentrati sulla competizione online, per tutti sono state aggiunte anche nuove arene, comprensive delle tanto attese stage fatality e le Friendship, quelle curiose scenette in cui i nostri personaggi evitano di far fuori l’avversario attivando sequenze allegre e spensierate. Fa piacere sapere che questi contenuti, insieme ad alcune nuove arene in cui sfruttare le stage fatality, oltre ad essere sbloccati fin da subito nella move list, sono anche gratuiti per tutti, indipendentemente dall’aver acquistato o meno l’espansione Aftermath. Procede ovviamente il supporto alle Torri a Tempo, che continuano a proporre equipaggiamento da potenziare e da ottenere, oltre che offrirci la possibilità di sbloccare brutality e fatality segrete.

Non posso che consigliare Mortal Kombat 11 Aftermath a tutti quelli che si divertono con i picchiaduro e che fino ad oggi si sono persi l’undicesimo capitolo di questa sanguinolenta serie. Al prezzo del gioco base, vi portate a casa più di 30 personaggi, un sacco di arene, tante modalità per giocatore singolo, due modalità storia, un perfezionato comparto online e tanta violentissima azione. Più contenuti avete già comprato però, più la spesa per questa espansione sarà alta e la cosa potrebbe non farvi particolarmente piacere. Quello che otterrete sarà comunque una serie di aggiunte che effettivamente migliorano quello che già era un gran bel picchiaduro. Ricordate solo che il gioco è da sempre strapieno di scene cruente e che, anche se ora ci sono le friendship, il suo essere sfacciatamente eccessivo è ancora il suo marchio di fabbrica.
- – La nuova storia mantiene alta la qualità
- – Tre nuovi personaggi ben diversificati
- – Nuove mosse finali e arene gratis per tutti
- – Conveniente se non avete mai comprato MK11
- – Costoso se avete già comprato MK11
- – La storia è abbastanza breve
- – Qualche personaggio in più avrebbe giustificato meglio il costo
