Mutant Year Zero: Road to Eden – Deluxe Edition – Recensione

In una delle estati più “strategiche” che mi ricordi, dopo il nuovo eccellente Fire Emblem: Three Houses e il notevole Age of Wonders: Planetfall, chi ha ancora voglia di scontri a turni e di strategia può contare anche sulla nuova espansione Seed of Evil di Mutant Year Zero: Road to Eden. Il gioco base è presente su Xbox Game Pass, è stato regalato sull’Epic Store per PC ma se possedete un Nintendo Switch (ma anche PS4 e Xbox One), potete ora acquistare gioco ed espansione per circa 40 euro, anche in formato fisico, trovandovi ad esplorare un mondo apocalittico sui generis in cui impersonerete, almeno inizialmente, un cinghiale e una papera mutanti. In questo articolo prenderemo in esame principalmente la versione per la console ibrida Nintendo, anche se i contenuti sono gli stessi che troverete su PlayStation 4, Xbox One e PC.

La storia che vi viene raccontata non ha nulla di particolarmente originale, con un viaggio che nasce per recuperare un alleato che è partito insieme ad altri esploratori verso un Eden a cui solo i pazzi credono. Con il mondo reso pericoloso da radiazioni che hanno trasformato gli abitanti più forti e creato animali antropomorfi, inizieremo la nostra avventura con una squadra composta da un cinghiale e una papera troppo cresciuti, in grado di parlare e soprattutto di impugnare armi come pistole, fucili e una balestra silenziata. Con aree che compongono il mondo di gioco da esplorare per raccogliere risorse, oggetti, equipaggiamento e rari manufatti, ogni area (sempre piuttosto limitata ma mai eccessivamente ristretta) va esplorata con attenzione, sia per rinvenire quello che nasconde, sia per non incappare in scontri contro avversari troppo potenti o numerosi. Il movimento mentre si esplora è libero fintanto che non si entra in combattimento, poiché a quel punto subentrano le meccaniche tipiche viste in XCOM o, per i possessori di Switch, di Mario + Rabbids. La novità di Mutant Year Zero: Road to Eden è però relativa proprio alla possibilità di decidere quando ingaggiare il nemico.

Nei titoli appena citati, il livello o comunque l’area in cui ci si scontrava con i nemici erano fissi, rendendo ostico, se non impossibile, ingaggiare uno scontro attraverso la modalità stealth. I nostri protagonisti invece possono entrare in modalità silenziosa premendo un pulsante e approfittare del cerchio che circonda i nemici indicando il loro raggio visivo. Se si rimano all’esterno di questo indicatore e si possiede un arma silenziata, ci si può avvicinare in modalità libera, entrare in combattimento approfittando del fattore sorpresa e assestare colpi possibilmente letali al nemico isolato che avete seguito. Attraverso questa meccanica si può semplificare un titolo che comunque sembra basarsi su questa tecnica e che non si dimostra semplice nemmeno a difficoltà normale, proponendo ulteriori livelli e addirittura la modalità Iron man in cui si attiva il permadeath. Essere quindi quasi obbligati ad agire sfoltendo il gruppo per poi passare alla fase tattica solo quando è impossibile fare altrimenti, smorza un po’ le somiglianze con il già citato XCOM, seppur le battaglie classiche si svolgano con elementi familiari.

Durante il proprio turno il vostro personaggio ha due tacchette azione che possono essere usate per spostarsi e sparare, per muoversi di un numero maggiore di caselle tramite uno scatto che però vi impedirà di attaccare, di aumentare la vostra difesa se siete al riparo o di eseguire un colpo di reazione non appena un nemico, nel suo turno si sposterà nel vostro raggio visivo. A queste possibilità se ne aggiungono molte altre che sbloccherete attraverso un albero delle abilità che si dimostra unico per ogni personaggio. Salendo di livello otterrete punti che potrete investire per far mutare ulteriormente i nostri eroi, attivando così salti per raggiungere luoghi rialzati, cariche che stordiscono i nemici o facendovi aiutare dalla natura intorno a voi, bloccando chi vi ostacola attraverso delle radici che spuntano dal terreno. Non mancano equipaggiamenti speciali che aumentano la difesa o donano alcuni bonus alla precisione o agli attacchi critici, oltre ad armi di vario genere, anche potenziabili. La gestione della propria squadra non sarà complessa e ramificata come lo strategico a cui si ispira, ma il compromesso per appassionare tutti apportando comunque notevole spessore al gameplay, funziona.

In questa versione Switch è compreso anche il DLC Seed of Evil, da giocare rigorosamente dopo aver finito la campagna per via di eventi che si svolgono dopo l’epilogo del gioco base. Il suo sviluppo espande il mondo di gioco grazie a nuove zone, ad un nuovo personaggio rappresentato da un alce mutante ma non aggiunge quasi nulla di davvero inedito a quanto già visto in precedenza. L’unica reale novità sono la presenza dei semi che danno il titolo a quest’espansione: queste entità rilasciano sul campo di battaglia un nuovo nemico dopo alcuni turni, costringendo a concentrarsi su di loro, pena il veder comparire avversari sempre più pericolosi. Anche il nuovo personaggio, seppur ben caratterizzato, non risulta dotato di abilità indispensabili o particolarmente degne di nota, finendo per renderlo una buona aggiunta ma nulla più. Questo non vuol dire che l’espansione sia brutta o breve, ma solo che con un po’ più di coraggio ed iniziativa, questo affascinante mondo si sarebbe potuto espandere in modo molto più suggestivo.

Il comparto tecnico è invece il vero tallone d’Achille di questa versione per Nintendo Switch. Non stiamo parlando di un gioco rapido che necessita di un aggiornamento a schermo impressionante, ma anche così è facile notare i compromessi necessari per portare questa avventura sull’hardware della console giapponese. Le ambientazioni sono piuttosto grezze, con ripari, alberi, cespugli e strutture che dimostrano il downgrade fatto in termini di poligoni e di effetti speciali. Anche gli oggetti da recuperare finiscono per essere poco visibili per i motivi sbagliati, spingendovi a premere sul pulsante di raccolta solo perché sul posto c’è qualcosa che assomiglia alla cassa di cianfrusaglie che vi dona un po’ di questa valuta. Discorso un po’ diverso per i personaggi principali, ben caratterizzati anche nei modelli, mentre si torna su un livello non proprio soddisfacente quando si parla dei nemici, specie quelli più semplici e comuni. Visto il tipo di gioco è tutt’altro che impossibile chiuder eun occhio su queste imprecisioni (visto anche che il game play non ne risente mai), ma visto quello che sa fare questa console con mondi e aree ben più vaste, ci saremmo aspettati qualcosa di più. Nulla da dire invece sul doppiaggio inglese che rimane lo stesso di sempre, insieme alle musiche, e che ben si adatta ai personaggi e alle situazioni. Tutti i testi sono invece in italiano.

Mutant Year Zero: Road to Eden Deluxe Edition porta anche su Nintendo Switch un gioco tattico molto apprezzato, un po’ diverso dal solito grazie alla sua componente stealth, ma dal gameplay collaudato e divertente. I contenuti sono tanti, così come la rigiocabilità, e la possibilità di giocare sia a casa che fuori, grazie a salvataggi rapidi e sempre disponibili, lo rende adatto anche a momenti di gioco più ridotti. Occhio solo al comparto tecnico che non può competere con le altre versioni, ma che non abbassa più di tanto il nostro parere su un titolo che va giocato principalmente per i contenuti che propone e per le sfide che offre. Se avete già spolpato Mario + Rabbids e volete qualcosa di simile in cui rimettervi alla prova, le avventure di questo gruppo di mutanti farà al caso vostro. Allo stesso modo, se state amando Fire Emblem: Three Houses, potreste affezionarvi anche a questi particolari eroi, destreggiandovi sul campo tra abilità speciali e statistiche. Non raggiunge la qualità di nessuna delle due produzioni appena citate ma le ore passeranno anche stavolta senza che ve ne accorgiate.

Pro
  • – Personaggi carismatici
  • – Esplorazione, stealth e tattica in un colpo solo
  • – Tantissimi modi per personalizzare la propria squadra
  • – Parecchi contenuti e alta rigiocabilità
Contro
  • – Livello tecnico inferiore che su altri sistemi
  • – Lo stealth ruba un po’ la scena alla tattica

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