MXGP 2019 – Recensione

Ormai è evidente come Milestone si sia specializzata verso le due ruote. Che si corra in pista, piuttosto che sullo sterrato, ogni amante delle moto trova sempre quel che vuole. Vero è che lo sviluppo di molte serie annuali come MotoGP e Monster Energy Supercross non permette di concentrarsi del tutto sulle novità di una particolare disciplina, con il risultato che MXGP 2019, assomigli un po’ troppo a quanto visto nel motocross americano appena menzionato.

Se siete appassionati del mondiale di motocross non si scappa, MXGP 2019 comprende tutto quello che si può desiderare: ci sono i piloti della classe regina e della MX2, con tanto di moto ufficiali, livree, caschi e ovviamente tracciati. Il loro numero comprende i 17 percorsi della stagione, oltre ad altri 3 ricavati dal Playground, modalità libera che si presta a sfide classiche, ma anche a time attack ed a particolari raccolte di grosse monete entro un ristretto limite di tempo. Attraverso queste sfide si guadagnano punti esperienza con cui si sblocca la possibilità di acquistare, con moneta di gioco, personalizzazioni estetiche per pilota e moto, ma anche componenti meccaniche che renderanno più performante la vostra due ruote. Da Monster Energy Supercross 2 eredita poi l’editor dei tracciati, praticamente identico per quanto riguarda le meccaniche e ottimo per creare abbastanza agevolmente il proprio percorso, potendo anche sceglie tra tre diverse ambientazioni. Chiudono il cerchio la modalità multigiocatore unicamente online che permette di gareggiare in partite veloci e in altre private, dopo aver creato la propria stanza, e infine la Carriera, modalità in cui molto probabilmente spenderete la maggior parte del vostro tempo.

La Carriera vi farà partire dalla classe MX2, facendovi scegliere uno sponsor e poi gettandovi nella prima gara senza tanti complimenti. Potrete personalizzare come vorrete il tipo di esperienza, accendendo o spegnendo vari aiuti come i freni congiunti, il cambio o il bilanciamento del vostro pilota in sella, fino alla possibilità di riavvolgere il tempo, alla difficoltà degli avversari e alla fedeltà delle leggi fisiche. Questi ultimi due casi richiedono un piccolo approfondimento: se in MotoGP 19, ha fatto il suo debutto ANNA, l’IA sviluppata da Milestone che rende effettivamente più interessanti le gare, in MXGP 2019, quest’integrazione non è ancora avvenuta, lasciandoci con la “vecchia” IA che si limita a correre senza però tenere davvero in considerazione il giocatore e la sua posizione. Per fortuna le cadute non sono frequenti durante le collisioni, ma il modo di guidare dei piloti avversari è molto robotico, seppur non manchi qualche incidente anche senza il nostro intervento. Per quanto riguarda la fisica invece abbiamo solo due parametri, uno più semplice e uno definito avanzato. Se quello semplice è adatto a tutti, il secondo rende più complessa la guida e le scivolate in curva, anche se i salti e gli atterraggi rimangono parecchio lontani dall’essere realistici, rimanendo ancora un po’ troppo guidati.

Tornando alla Carriera non troverete qualcosa di particolarmente raffinato o narrativo, ma uno sviluppo molto lineare che vi trasporterà di gara in gara, sbloccando sempre più sponsor e spingendovi verso la classe regina. Potrete poi cambiare scuderia in base ai successi, ma è tutto piuttosto standard, senza situazioni dinamiche fuori dai box con domande a risposta multipla o uno sviluppo della moto complesso. La difficoltà si può innalzare via via che migliorerete quindi potrete partire anche a livello molto facile per poi aumentare gradualmente una volta che avrete preso confidenza con il mezzo e con i tracciati. Questi corrispondono alle loro controparti reali in ogni aspetto, andandosi anche a modificare con il passaggio delle moto, creando solchi nel fango che possono variare l’andatura degli inseguitori o di chi si accinge ad effettuare giri dopo un primo passaggio. Nulla che non si sia già visto, ma il risultato di queste modifiche, così come l’impatto della pioggia su questi terreni già scivolosi, funziona e coinvolge.

L’aspetto tecnico di questa produzione soffre dei problemi che affliggono diversi titoli Milestone, con un aggiornamento a schermo che non supera i 30 fps (almeno su console) e un contorno non particolarmente brillante, dai bordi delle piste e relativo pubblico parecchio piatti, fino ad animazioni che convincono fintanto che si è in sella, trasformando poi il pilota in manichino non appena viene disarcionato. La velocità si avverte, i piloti e le moto si sporcano, così come il casco quando si sceglie di guidare con la visuale in prima persona dall’interno della protezione, però la differenza con altri racing game più blasonati e con budget più alti, si avverte. La componente sonora si comporta egregiamente, specie per quanto riguarda il suono delle moto che varia in base al modello che starete usando. Un buon doppiaggio in italiano ci accompagna durante alcune fasi che descrivono le modalità, ma il più del lavoro viene svolto dai testi che accompagnano anche i menu.

MXGP 2019 piacerà a chi apprezza questo particolare sport, anche se l’assenza di avversari non permette un confronto con qualcosa di diverso. Tutta la stagione 2019 è ben riprodotta e sarà in grado di accontentare la nicchia di appassionati, ma tutti gli altri? I piloti che vogliono accostarsi ad un gioco di corse su due ruote, dovrebbero guardare verso MotoGP 19 (o eventualmente Ride 3, in attesa del quarto capitolo in arrivo l’anno prossimo), vista la migliorata IA e una sfida più personalizzabile, ma se vogliono saltare nel fango, troveranno comunque di che divertirsi. Solo non aspettatevi chissà quale novità da un’annata che si dimostra molto conservatrice, in attesa di poter sfruttare i miglioramenti già scesi in campo con altre serie Milestone.

Pro
  • – Carriera collaudata…
  • – Piloti e tracciati ufficiali
  • – Il Playground aggiunge azione arcade
  • – Valido l’editor dei tracciati
  • – Multigiocatore online veloce
Contro
  • – … ma anche molto lineare
  • – Pochissime novità
  • – IA ancora “vecchio stile”
  • – Tecnicamente migliorabile

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