Octopath Traveler 2 – Recensione

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I giochi di ruolo a turni, di questi tempi, devono reinventarsi continuamente per trovare modi di apparire freschi e nuovi al pubblico. Giochi celebri come Persona o Dragon Quest oggi si ritagliano comunque la loro fetta di mercato restando fedeli a sé stessi, mentre altre serie famosissime come Final Fantasy si sono pian piano allontanate dalle loro origini. Nonostante questo, Square Enix continua a voler sviluppare giochi dai concept piuttosto interessanti, o che ne raffinano le strutture. Tra questi c’è anche Octopath Traveler 2.

Una delle tante trame di Octopath Traveler 2

Octopath Traveler 2 arriva immediatamente su Switch (come il capostipite) ma anche su Playstation e PC (niente Xbox per ora), offrendo un’esperienza a tratti molto simile alla precedente, ma con dovuti accorgimenti.

Octopath Traveler
Il villaggio di Ochette, personaggio che abbiamo scelto per primo.

Proprio come nel primo gioco, Octopath Traveler 2 seguirà le vicende di otto personaggi sparsi nel mondo di Solistia. Ognuno sarà diverso, con abilità specifiche e obiettivi di vita dettati dai rapidi prologhi giocabili. Una volta finito uno dei prologhi, il gioco ci lascerà ampia libertà di esplorazione, potendo quindi viaggiare dove più ci aggrada in base al nostro obiettivo e agli eventuali membri del party che potremo raggiungere viaggiando.

Octopath Traveler
Le interazioni con il mondo circostante saranno tantissime e dipenderanno dal personaggio che sceglieremo di utilizzare.

Per esempio, noi abbiamo iniziato Octopath Traveler 2 giocando nei panni della ragazza mezzabestia Ochette. Nata sotto circostanze misteriose, viene cresciuta da un leone all’interno di una foresta. In tenera età le viene assegnato il compito di difendere la natura e la sua specie in tutti i suoi aspetti e per questo riceve un famiglio che potrà portare con sé. In questa situazione potremo scegliere uno di due famigli disponibili, e quello che non sceglieremo ci attaccherà, come se soggiogato da una forza malvagia. A questo punto il tempo andrà avanti, Ochette crescerà e si ritroverà a fronteggiare vicende sempre più complicate, fino a scoprire il suo compito: salvare la foresta rintracciando animali leggendari sparsi per il mondo. La nostra avventura ci ha poi portati a conoscere Throné, orfana ladra che vive a Nuova Delsta. La giovane si ritroverà invischiata in vicende sempre più pericolose e sotterfugi della sua gilda.

Octopath Traveler
Il giocatore viene accompagnato con calma attraverso le meccaniche del gioco prima di essere catapultato nel mondo.

Incontrare nuovi personaggi ci permette di espandere le possibilità del combat system, e ad ogni nuovo incontro potremo vivere temporaneamente le vicende dei prologhi di ogni personaggio, se desidereremo farlo. Questo ci porterà indietro nel tempo, nei ricordi del personaggio scelto finché non torneremo al presente in cui lo abbiamo incontrato. Questa non è una scelta obbligata, badate bene: ogni storia può essere vissuta come meglio si desidera, lasciando i prologhi ad un secondo momento accedendo ad essi tramite le locande sparse nel mondo di gioco.

Una delle abilità di Ochette: fare amicizia/provocare!

Le prime ore di Octopath Traveler 2 saranno sostanzialmente dedicate a esplorare e scoprire gli otto personaggi del gioco. Nel frattempo farete piccoli passi incrementali nella storia di ognuno. Essendo molto più organico del suo predecessore, è più facile empatizzare con i personaggi, che interagiranno piuttosto spesso nei combattimenti, con qualche saltuaria interazione anche durante l’esplorazione. Proprio come nel primo gioco, però, saranno frequenti le situazioni in cui ogni personaggio risulterà essere più uno strumento aggiunto ai fini del gameplay, che un motivo di progressione nella storia.

Octopath Traveler
Un altro dei personaggi che abbiamo scelto è Temenos, sacerdote che inizierà la sua storia con un’antica leggenda.

La storia di Octopath Traveler 2 non reinventa la formula, ma cerca di lavorare su ciò che già c’era per rendere il tutto un po’ meno macchinoso, riuscendoci piuttosto bene. Ad una prima esperienza il mondo di gioco è grande e coinvolgente, pieno di piccoli segreti che permettono di approfondire e sfaccettare personaggi e gameplay.

Octopath Traveler
Andando avanti nel gioco i numeri si faranno esponenzialmente più alti.

Un Gameplay flessibile e raffinato

Il gioco mantiene molte strutture del primo titolo, come abilità specifiche di ogni personaggio o la possibilità di accumulare Punti Potenza per sferrare mosse temibili. Inoltre mostra fin da subito i suoi colori di Gioco di Ruolo a Turni, aggiungendo però un certo grado di profondità a seconda del personaggio scelto. Ad esempio, torniamo a Ochette e Throné: la prima potrà provocare chiunque le si pari davanti utilizzando della carne come esca. La riuscita dell’azione dipenderà da diversi fattori, tra cui il livello del personaggio o il suo equipaggiamento. Alla stessa maniera, Ochette potrà anche invitare chiunque nel proprio party, permettendo a qualsiasi personaggio di combattere momentaneamente come membro aggiuntivo.

Octopath Traveler
Nell’immagine Ochette utilizza il suo famiglio-volpe, Akala. Scegliendolo in battaglia si potrà accedere a ulteriori mosse.

Potrà perfino catturare la maggior parte dei nemici contro cui si troverà in battaglia. Così facendo eliminerà quelli di troppo, creando un vero e proprio sistema di scambio a base di risorse. Dall’altra parte, Throné potrà combattere e rubare, con percentuali di riuscita altalenanti a seconda della rarità dell’oggetto e del livello del personaggio. Tutte queste azioni sono dettate dal momento della giornata in cui scegliamo di compierle. È infatti inedita l’aggiunta del ciclo giorno/notte, che potremo gestire a nostro piacimento premendo il tasto R2 se su Playstation. Quest’azione cambia tutto, dalle azioni speciali ai personaggi presenti nel mondo di gioco, fino ai nemici da combattere e alle missioni secondarie. Importante, infine, è la possibilità di scegliere una classe secondaria, che aprirà ulteriori possibilità per i personaggi giocabili, oltre che nuove abilità e armi utilizzabili.

Octopath Traveler
Ecco un esempio di cattura dei mostri con Ochette. La percentuale di successo viene mostrata proprio sul mostro.

Il comparto tecnico di Octopath Traveler 2

Octopath Traveler 2 raffina molte delle caratteristiche già viste nel primo titolo per promettere al giocatore un’esperienza di qualità. Qualità che coinvolge anche il comparto tecnico, estremamente curato e incantevole, ricco di accorgimenti che lo rendono una gioia per gli occhi e le orecchie. Il comparto grafico ripropone il suo distinguibile stile 16-Bit, strizzando l’occhio alla Mode 7 e un Level of Detail di tutto rispetto, anche su old gen. Abbiamo giocato Octopath Traveler 2 su Playstation 4 e l’esperienza è stata davvero piacevole, sempre sui 60 FPS e molto dettagliata. Le animazioni e i dettagli delle sprite sono ancora una volta validi, con poche occasioni per storcere il naso.

Octopath Traveler
I membri del party ci seguiranno anche nel mondo di gioco, mentre scorrazziamo in giro.

Infine il sonoro: come ogni gioco di ruolo che si rispetti, Octopath Traveler 2 si rende memorabile con ottime Soundtrack. Orchestrali, coinvolgenti e iconiche, riescono a dipingere perfettamente una grande avventura che promette momenti speciali a chi si prenderà il tempo di giocarla. Un po’ più traballante, invece, la qualità del doppiaggio inglese, che abbiamo trovato spesso spento o disinteressato, quasi distaccato dalle vicende su schermo. Ultima osservazione va fatta sulla traduzione italiana, decisamente distaccata da quello che dicono i personaggi in inglese. Si sceglie piuttosto una traduzione più romanzata e ciarliera, allungando molto le battute. In questo modo ci si allontana dal tipico “parola-per-parola” a cui molti giocatori di questi titoli sono abituati.

Octopath Traveler
I mostri più grandi sono stati disegnati in maniere molto accurate.

Commento Finale

Octopath Traveler 2 è un titolo con molte qualità ereditate dal suo predecessore. Andando a raffinare tutto ciò che già c’era di buono nel primo, si cerca di confezionare un’esperienza simile con nuovi personaggi. Nel farlo si lascia che l’esplorazione prenda il primo posto e permetta a ogni giocatore di esprimere le proprie abilità e capacità. Non riscrive la formula, ma la raffina lavorando sui vari archetipi del genere. In più offre una storia non proprio originale, ma forte dell’esperienza del team di sviluppo. È un’esperienza godibile, ma nulla di particolarmente straordinario. Ci sentiamo comunque di consigliarvelo, soprattutto se cercate un titolo che possa saziare la vostra fame di GDR in tempi di magra. Se siete ancora in dubbio ricordate che su ogni piattaforma è disponibile una demo per testare l’inizio del gioco e le sue basi.

Pro
  • Comparto tecnico molto solido, anche su Old Gen!
  • Prologhi semplici e dritti al punto
  • Combat System solido
  • Interessante l’idea del ciclo giorno/notte
Contro
  • Traduzione italiana un po’ troppo romanzata
  • Doppiaggio inglese da rivedere
  • A tratti un “more of the same”

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