Overcooked 2 – Recensione

Forse è solo una mia idea, ma ho sempre pensato che nei ristoranti di un certo livello, tanto più è tranquilla l’area dedicata ai tavoli, tanto più è frenetico e movimentato il lavoro di chi sta in cucina. Tra cotture da effettuare con precisione e velocità, tra salsine in cui gli ingredienti vanno dosati con attenzione, la vita di chi opera ai fornelli non deve essere affatto facile. A ricordacelo in formato videoludico ci pensa Overcooked 2, sequel più grande e con più ricette che riprende la formula vincente dell’originale e la espande tra contenuti single player, in locale e altri addirittura online. Scopriamo se il piatto preparato dai ragazzi di Ghost Town Games soddisfa tutti i palati.

Overcooked 2 ci chiede di completare gli stage proposti ottenendo da una a tre stelline, legate a loro volta al punteggio che otterrete cucinando i piatti giusti. Per farla semplice, all’inizio di ogni livello avrete una serie di ordinazioni con tanto di ingredienti necessari per ricrearli. Dovete creare del sushi? Andate dal contenitore con il simbolo del pesce e prendete il contenuto. Siccome in questa ricetta giapponese il pesce non può certo essere usato intero, andate alla postazione di taglio e iniziate a tagliarlo a pezzettini.

Nel frattempo un secondo cuoco dovrà mettere il riso a cuocere, prendendo l’ingrediente dal suo contenitore e mettendolo in una pentola che andrà sui fornelli. Mettendo poi il riso cotto (occhio a non dar fuoco alla cucina!) in un piatto insieme al pesce fatto a fette, vi basterà aggiungere l’alga nori per veder comparire il sushi che andrà servito per un po’ di punti. Ripetete più volte entro il tempo limite e, se avrete fatto tutto bene, potrete guadagnare le ambite tre stelline di cui vi parlavo poco fa. L’esempio del sushi è solo uno dei tanti piatti che il gioco propone, oltre che uno dei più semplici, ma non va affatto dimenticata la struttura della cucina in cui dovrete muovervi.

Una delle più grandi novità di questo sequel sta proprio nella conformazione delle cucine in cui giocherete, diverse ad ogni livello per struttura e per posizionamento dei vari punti utili. Per rendere l’azione più confusionaria e divertente, non aspettatevi unicamente banconi più o meno lunghi come avverrebbe nella realtà, ma immaginate cucine con nastri trasportatori che rallentano o velocizzano i vostri movimenti, teletrasporti e aree invalicabili che necessitano di lanciare piatti e ingredienti ai colleghi che stanno dall’altra parte. Le ambientazioni sanno stupire anch’esse, con cucine create su zattere in mezzo al fiume che si muovono e cambiano di posto, così come altre inserite su un’astronave aliena o in una scuola di magia. La varietà è assicurata dai cambi di dinamiche a cui assisterete e, ovviamente, ai piatti che vi verranno richiesti e che necessiteranno sempre di cooperare con un secondo cuoco.

Se quindi deve sempre essere presente un secondo chef, potreste pensare che non esiste una modalità single player. Invece, è vero che Overcooked 2 nasce come un gioco cooperativo, ma può essere anche giocato in solitaria, alternandoci ai comandi di due cuochi differenti. Portandone uno ad affettare per esempio un pomodoro, questo continuerà la sua azione fino alla fine, permettendoci di passare nel frattempo allo chef numero due con cui potremo mettere a cuocere la pasta. Questa alternanza di compiti mette alla prova la propria abilità nel multitasking, rendendo piacevolissima la modalità Storia che ci vedrà cucinare per il mondo, cercando di fermare la minaccia del Pane Malfermo. Questa minaccia piuttosto strampalata si dimostra perfetta per una modalità lineare ma ben equilibrata in fatto di sfide, capace di introdurre gradualmente una serie molto vasta di novità. Anche se la Storia sembrerebbe dedicata al giocatore singolo, sappiate che i livelli possono anche essere affrontati da un massimo di quattro cuochi, aumentando però il punteggio finale richiesto per le stelline da ottenere.

Chi invece vuole giocare liberamente in uno specifico ambiente, può selezionare le altre due opzioni ossia Arcade e Contro. La prima altri non è che la modalità cooperativa già vista nella storia, affrontabile in quattro così come in solitaria a caccia delle stelline. Alcune ricette potrebbero essere più complicate del previsto per chi non ha fatto pratica nella Storia, ma le dinamiche sono pressoché quelle. Contro è invece un vero e proprio Versus mode, con cuochi che si daranno da fare per ostacolarsi e rubarsi i piatti per cercare di ottenere più punti dei propri “colleghi”. Potrete e dovrete fare del vostro peggio insomma, scaldando gli animi dei vostri amici seduti comodamente sul divano accanto a voi, o quelli di sconosciuti incontrati tramite il matchmaking. Overcooked 2 dispone infatti di una modalità online che permette di giocare alle modalità Arcade Contro sulla grande rete. Le dinamiche funzionano sia in game, sia nella ricerca della partita, ma nulla può battere la gioia e il divertimento di scalmanarsi davanti allo stesso schermo. Nel caso della nostra prova su Nintendo Switch, tutto è filato liscio, con un comparto grafico e sonoro caricaturale ma azzeccatissimo, e con i due Joy-Con che si sono dimostrati ancora una volta perfetti per condividere il divertimento al volo.

Overcooked 2 è un gioco immancabile da chi ha spesso amici a casa con cui fare un po’ di baldoria. Il suo gameplay farà esplodere risate assortite ad ogni partita, facendola iniziare con una presunta coordinazione (del tipo “io affetto gli ingredienti mentre tu stai attento alle pentole”) ma finendo per lanciarsi cose attraverso la cucina per velocizzare un procedimento che non va quasi mai secondo i piani. Giocare online fa perdere un po’ di questo genuino divertimento, ma è comunque un’opzione che funziona bene e che torna utilissima nel caso si abbia qualche amico che ha comprato anch’esso il gioco e che non riesce a venirvi a trovare. Da notare che, pur dando il massimo insieme ad altri chef, si conferma comunque un titolo molto valido anche per il giocatore singolo, con cucine e varianti che ricordano quasi un puzzle game per come sono impostate e che vi faranno sudare più di quanto avreste immaginato. Se fosse un vero ristorante, meriterebbe sicuramente le mitiche tre stelle.

Pro
  • – Immediato e per tutti
  • – Tante idee ben realizzate
  • – Nuove cucine dinamiche
  • – Grandioso con amici in locale
  • – Convince anche in singolo
Contro
  • – Alcune ricette non vengono spiegate benissimo e richiedono un po’ di pratica
  • – Modalità online ancora poco popolata

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