Pawarumi – Recensione

Uno degli shot’em up a scorrimento verticale più popolare e amato è stato Ikaruga, un’uscita di circa vent’anni fa che riprendeva la meccanica della navicella spaziale contro una flotta infinita, per espanderla grazie alla dualità dei colori bianco e nero. La semplicità del concept con cui si diventava immuni ai colpi dello stesso colore della nostra navicella, ha creato un classico che si usa tutt’oggi come metro di paragone per il genere. Con questo esempio così grande a cui ispirarsi, il team francese di Manufacture43 ha dato alla luce Pawarumi, uscita indie che aggiunge un terzo colore e modifica le dinamiche.

Il setting di Pawarumi si rifà alla cultura precolombiana, apparendo fin da subito originale grazie all’incrocio tra una civiltà del passato, proiettata però nel futuro. Una storia di base ci sarebbe anche ma, onestamente, non sarà certo la lotta del pilota Axo contro l’opprimente Consiglio a farvi divertire con questa uscita. Il punto forte di questo genere di produzioni è il gameplay, caratteristica che si rivela originale e riuscita fin da subito. Per capirlo al meglio partiamo da quello che non c’è: in Pawarumi mancano i power up e le armi da raccogliere attraverso gli stage, impedendo un qualsiasi tipo di progressione della vostra navicella dell’inizio alla fine. Quella che potrebbe sembrare una mancanza importante si rivela però un segno distintivo cisto che la vostra astronave vi garantirà fin da subito tutte le armi che il gioco propone. Anche se non ci sono extra da raccogliere, avrete fin da subito tre diversi tipi di colpi, caratterizzati da un colore specifico: il raggio laser è di colore blu, i missili a ricerca sono di colore rosso e i proiettili sono di colore verde. Essendo assegnati a pulsanti diversi è facile capire che si potranno usare a piacimento in base alle vostre esigenze, ma il loro colore non è solo un modo per distinguerli.

Gli stessi identici colori, rosso, blu e verde, tornano anche sui nemici, dando vita alle meccaniche che rendono Pawarumi ciò che è. Colpire un nemico con uno dei tre colori ha effetti pratici sul gameplay, obbligando a imparare certe sequenze per gestire al meglio la propria partita. Se si colpisce un nemico usando il colpo del suo stesso colore, andrete e ripristinare gli scudi, energia che diminuisce ad ogni colpo subito e che dopo tre collisioni farebbe apparire la schermata del game over. Colpendo i nemici blu con il laser blu o quelli rossi con i missili rossi, ripristinerete lentamente questa energia, permettendovi di recuperare un errore compiuto. Se invece colpirete un nemico rosso con i proiettili verdi gli infliggerete il doppio dei danni, velocizzando la sua distruzione e aumentando più rapidamente il vostro punteggio. Colpendo infine un nemico rosso con il laser blu, andrete a caricare la barra della super, mossa che vi tornerà utilissima quando lo schermo sarà pieno di nemici o contro i boss alla fine dello stage. Qualsiasi sia il tipo di colpo che metterete a segno attraverso questo sistema in stile carta-sasso-forbice, danneggà sempre il nemico, ma un uso strategico dell’abbinamento tra i colori vi permetterà di massimizzare il danno, di recuperare energie quando serve e di ricaricare la super.

I livelli che propone Pawarumi sono pochini, solo 5 (proprio come in Ikaruga), ma il fatto di poter selezionare tra tre livelli di difficoltà aumenta il fattore rigiocabilità che, in casi come questo, è davvero fondamentale. A tener compagnia ai più esperti ci saranno le classifiche, mentre per i meno abili ci sarà comunque un fattore di sfida molto alto, caratteristico dei bullet-hell come questo. Dispiace però notare che non è stata pensata alcune modalità cooperativa per un secondo giocatore, possibilità che avrebbe probabilmente danneggiato il gameplay ma che in molti si sarebbero aspettati. Parlando invece del comparto tecnico va precisato che i livelli e i nemici non sono proprio memorabili in termini di impatto scenico, con una conta poligonale un po’ bassa. I rallentamenti per fortuna compaiono solo nelle schermate relative alla storia, senza mai andare a infastidire il gameplay. Buone anche le musiche, senza però raggiungere i maestri del genere.

Pawarumi è un gioco molto originale, che arricchisce il mondo degli shoot’em up con dinamiche interessanti e studiate per coinvolgere il giocatore facendogli creare una strategia che non si limiti al solo sparare. L’abbinamento dei colori per ottenere il risultato desiderato non è proprio immediato ma con un minimo di pratica si padroneggia e si è pronti a sfidare il gioco a difficoltà facile. Per le successive serve molto di più ma gli appassionati non vedranno l’ora di mettersi alla prova. Purtroppo manca qualche modalità extra e soprattutto la cooperativa (anche in locale) ma se amate questo genere old school, il lavoro di Manufacture43 vi piacerà senz’altro, anche grazie al prezzo tutt’altro che proibitivo di 15 euro. Giocato su Nintendo Switch è poi godibilissimo anche in portabilità.

Pro
  • – Shoot’em up vecchia scuola
  • – Veloce e strategico
  • – Gran bella sfida
Contro
  • – Nessuna modalità extra
  • – Tecnicamente semplice

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