Pikmin 4 – Recensione

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La serie dei Pikmin è una di quelle che hanno sempre diviso il pubblico. C’è chi non l’ha mai trovata interessante, c’è chi ha sofferto il limite temporale nel primo episodio e da lì l’ha snobbata, ma c’è anche chi se l’ha amata follemente. Il fatto è che tra le tante serie di Nintendo, le avventure di queste piccole creaturine vegetali sono tra quelle meno note e vendute. Seguendo le dinamiche del mercato che non lo hanno mai visto spiccare, Pikmin 4 non dovrebbe esistere (e invece è anche su Amazon). Con il coraggio che li ha sempre contraddistinti però, i Pikmin decidono di tornare all’attacco con un nuovo episodio che ha tutte le carte in regola per far cambiare idea a diversi detrattori.

Una storia riscritta

L’inizio di Pikmin 4 sembra quasi un reboot dell’intera serie, con il minuscolo alieno Olimar che si schianta su un pianeta sconosciuto – che poi è la nostra Terra – proprio come accadeva nel primo episodio (qui la recensione di Pikmin 1+2). Il prologo ci mette nei suoi panni per un rapido tutorial, ma presto la storia che conosciamo cambia. Invece di ripartire in autonomia, chiamerà una squadra di soccorso per un recupero, team che finirà anch’esso per schiantarsi sul pianeta. L’ultima speranza sarà affidata ad una recluta rimasta alla base, che dovrà rimboccarsi le maniche per trovare e salvare tutti i dispersi. Tale recluta, modificabile tramite un semplice ma buffo editor, sarà il protagonista che andremo ad impersonare.

Il tutorial iniziale è un po’ troppo lungo per i vecchi fan, ma introduce pian piano tutte le dinamiche di gioco, comprese quelle nuove

Un po’ come accade con la stragrande maggioranza dei titoli Nintendo, la trama è semplice ed essenziale. Il recupero della squadra di soccorso prima e di Olimar poi, sono la premessa necessaria per iniziare, ma presto ci troveremo davanti ad alcuni piccoli misteri che arricchiscono la mitologia dietro alla serie. Inoltre ci saranno molti più personaggi con cui parlare, visto che i membri dell’equipaggio e ulteriori dispersi, popoleranno presto l’hub da cui inizia ogni giornata. Alcuni ci forniranno missioni secondarie cumulative, del tipo “fai crescere 300 pikmin” o “completa al 100% un area”, ma altri avranno ruoli più diretti per la crescita del nostro personaggio e del nuovo arrivato Occin.

L’hub da cui partirete ogni giorno si popolerà sempre più, rendendo evidenti i progressi che farete insieme ai Pikmin.

Cos’è Pikmin?

Se siete nuovi e non sapete cos’è Pikmin, vi meritate una breve spiegazione. In Pikmin si muove un personaggio minuscolo a capo di un piccolo eserciti di buffi aiutanti vegetali. Fino a Pikmin 3, la serie ha ospitato elementi gestionali e strategici su cui costruiva un’avventura. C’erano oggetti da recuperare per i più disparati motivi e per farlo bisognava usare in modo attento i Pikmin, creature che vengono estratte dalla terra come carote e che, in base al loro colore, hanno caratteristiche e punti di forza differenti. In Pikmin 4 moltissimi elementi restano uguali, ma cambia la chiave di lettura.

Raccogliere tesori sarà inizialmente il vostro scopo principale. Tra questi non mancano divertite sorprese e ancor più divertite descrizioni.

Dietro alla raccolta di tesori da convertire in energia per esplorare luoghi sempre più lontani, c’è forte la presenza dell’elemento avventuroso. Se prima la strategia era prevalente, stavolta avventura ed esplorazione si respirano in modo molto più chiaro ed evidente. Molti saranno poi felici di sapere che i limiti temporali visti in alcuni capitoli precedenti, sono stati completamente eliminati. Senza l’ombra di una scadenza che incombe, ci si sente finalmente liberi di esplorare con calma gli scenari, fosse solo per godere del level design ispirato e di alcuni scorci davvero eccellenti.

Guidare un esercito di Pikmin è sempre stato divertente, ma oggi è anche più facile e piacevole.

Un Pikmin più accessibile

Avere la libertà di ripulire ogni area è un piacere, anche grazie al fiuto di Occin, cucciolo simil canino che può aiutarci nell’impresa. Inoltre se siete come me tra quelli a cui pesava perdere anche solo un Pikmin, sarete felici di sapere che è stata inserita l’opzione “Riavvolgi” che ci permette di ricaricare un salvataggio precedente al fattaccio. Grazie al sistema di salvataggio automatico, questa opzione vi riporterà solitamente indietro di un minuto, così che la perdita di tempo sia minima, ma sufficiente a farvi analizzare diversamente la situazione. Se vi state chiedendo se il gioco è più facile, posso dirvi che, sì, per certi versi lo è, ma, cosa più importante, è anche più accessibile. Ne è un esempio la semplificazione relativa al lancio dei pikmin, con lock on automatici ma non invasivi sui possibili bersagli.

Tra le tante abilità di Occin, quella che gli fa seguire l’odore di tesori e naufraghi è la più potente. Usatela se proprio non sapete dove andare, altrimenti rischiate di perdervi il lato esplorativo del nuovo Pikmin 4

Occin, grande novità

Riguardo l’accessibilità, una delle novità più evidenti di Pikmin 4 è l’arrivo del simpatico cagnolone che ci accompagnerà ovunque. Invece di muovere più personaggi con le stesse abilità, come successo nei capitoli 2 e 3, qui si è scelto di differenziarne due. Potremo infatti scegliere di dividere la squadra mandando la nostra recluta da una parte e Occin dall’altra, tenendo presente che il cucciolotto potrà anche eseguire ordini specifici. Con i dovuti potenziamenti (ora ci arrivo) potrà per esempio andare a recuperare i pikmin dispersi o cercare tesori e naufraghi.

Per la maggior parte del tempo però, Occin sarà la vostra cavalcatura, un mezzo di trasporto veloce e affidabile che cambia molte dinamiche, fosse solo perché ospiterà a bordo anche i Pikmin che avrete in squadra, rendendo più facili slalom tra nemici e passaggi in zone pericolose. Ci tengo a tranquillizzare chi pensa che la presenza di Occin possa mettere in ombra i Pikmin. Potrebbe sembrare così nelle primissime fasi dell’avventura, in cui si scoprono le sue abilità, ma l’importanza e la centralità delle piantine che danno il titolo alla serie, diventa presto enorme e indiscussa.

Dopo pochi giorni Occin crescerà e potrete iniziare a potenziarlo. In

Addestramenti e potenziamenti

L’ampliamento della base e i potenziamenti ottenibili da alcuni personaggi salvati, arricchiscono il senso di avventura di cui parlavo. Salvare un naufrago, offrirà a Occin un punto motivazione da investire in addestramenti che lo renderanno più resistente, più forte in attacco e più efficace in alcune sue azioni. Questa crescita è affiancata dagli strumenti che potremo costruire investendo minerali. Le mattonelle che prima i Pikmin trovavano sul loro cammino e con cui costruivano ponti e strutture, ora possono essere raccolte e incassate.

I Pikmin menter raccolgono i materiali con cui potremo costruire ponti ma anche strumenti di potenziamento.

Potrete spenderle per costruire strutture utili, ma anche per permettere allo scienziato di bordo di creare strumenti per rilevare tesori o per rendere Occin o la recluta immuni al fuoco, al ghiaccio o all’elettricità. Vi basterà esplorare a fondo le aree per ottenere tutto quello che è in lista, ma i materiali sono dosati con cura, obbligandovi a compiere scelte basate sul vostro stile di gioco, almeno fino alle battute finali.

I nuovi pikmin, anche notturni

Continuando con le novità bisogna far presente che, oltre alle tipologie di Pikmin già conosciute, si aggiungono quelli gelati e quelli iridescenti. I primi li incontrerete molto presto e possono congelare i nemici, così come gli stagni d’acqua in cui potrete lanciarli (non annegano, tranquilli). Quelli iridescenti invece aprono le porte ad uno dei tabù della serie: i combattimenti notturni. Se al tramonto bisogna sempre abbandonare l’area per evitare che le creature più potenti si mangino chi è rimasto a terra, per motivi di trama, ad un certo punto, dovrete esplorare le aree anche di notte.

In una sola immagine abbiamo i nuovi Pikmin iridescenti e la luminotana. Mancano solo i cattivissimi nemici notturni, ma arriveranno. Oh se arriveranno!

Il gioco mette da parte le dinamiche di raccolta diurna, per ospitare quelle che ricordano un tower defence. Avrete una base da difendere dagli attacchi, una serie di risorse da raccogliere e alcune basi secondarie che potete attivare come esca per rallentare l’avanzata nemica. Il ritmo è molto più frenetico e la natura dei nuovi pikmin iridescenti vi tornerà molto utile. Questi saranno gli unici esemplari disponibili in queste fasi e hanno il vantaggio di essere immuni agli elementi, oltre che teletrasportarsi nella squadra del giocatore ogni volta che hanno finito un compito, velocizzando l’azione.

THIS IS DANDORI!

Questa variante non è la sola, visto che non vi ho ancora parlato del Dandori. Dietro a questa parola che significa organizzare i compiti in modo strategico e lavorare efficacemente per eseguirli, troviamo le Sfide Dandori e le Battaglie Dandori. Create da misteriosi personaggi, le Sfide ci portano in arene apposite in cui dovremo cercare di ottimizzare i nostri compiti per raccogliere tutti i tesori entro un tempo limite. Le Battaglie invece ci metteranno direttamente in competizione con un avversario guidato dalla CPU che cercherà di fare punti portando alla propria base gli oggetti sparsi nell’area.

La battaglia Dandori si svolge in split screen anche se giocata contro la CPU. Potrete così sbirciare cosa sta combinando il vostro avversario. E se volete potete giocarla anche insieme ad un amico.

Essere più veloci e bloccare la sua raccolta, saranno la chiave per il successo. Queste prove sono un ulteriore ampliamento dei già enormi contenuti di Pikmin 4, offrendo anche una modalità multigiocatore competitiva per due giocatori. Purtroppo, questa è l’unica vera possibilità offerta a chi vuole giocare con un amico, visto che la cooperativa durante la storia principale, qui si limita al semplice lancio di cristalli per rallentare i nemici. Avere una modalità cooperativa completa come in Pikmin 3 sarebbe stato il massimo, ma visto l’uso intensivo di Occin, forse avrebbe creato problemi.

Il bello dei pikmin

Spesso guardiamo i titoli per Nintendo Switch in modo un po’ rassegnato, visto che l’hardware della console non era troppo performante nemmeno all’uscita nel 2017. Eppure oggi, nel 2023, la piccola console giapponese se ne esce con un titolo per certi versi impressionante. Non essendo un open world immenso come Zelda è più semplice da gestire, ma il modo in cui i designer hanno saputo portarci ambienti così belli, va applaudito.

Le aree da esplorare non sono certo paragonabili ad un open world, ma il level design riesce a renderle bellissime da esplorare, oltre che ricche di sorprese di ogni tipo.

L’azione è fluida anche con decine di pikmin in azione, che si muovono intorno a nemici di una certa importanza. Gli ambienti poi hanno un fascino magnetico: sono meno selvaggi rispetto al passato e si vede la presenza umana tramite oggetti più o meno grandi, ma tutto è ricreato con l’attenzione al dettaglio tipico di Nintendo. Anche la parte audio accompagna alla grande l’esperienza, con musiche adatte ad ogni contesto e con suoni naturali ricchi e credibili. Il gioco non ha un vero doppiaggio, ma tutti i testi (aumentati significativamente rispetto al passato) sono in italiano.

Commento finale

Pikmin 4 è, a mio parere, il miglior Pikmin mai creato. Strutturata più come un’avventura da vivere e far evolvere tramite le proprie azioni, piuttosto che come un grande puzzle da risolvere cercando di ottimizzare i tempi, la serie funziona come non mai. Il gioco è sicuramente più semplice, ma ha vari livelli di complessità.

Esplorare, combattere, raccogliere e ammirare i Pikmin all’opera. Sembrano poca cosa ma la formula funziona come non mai e il divertimento non manca mai, nemmeno alla ventesima ora di gioco.

Chi non vorrà perdere Pikmin avrà il suo bel da fare, così come chi vorrà prendere tutte le medaglie di platino nelle sfide. Allo stesso modo completare ogni area al 100% non è semplicissimo, oltre a richiedere un ammontare di ore che rende Pikmin 4 il più longevo di sempre. Adatto a tutti (ma bisogna saper leggere per goderselo appieno), propone la somma di tutto quello che Pikmin è sempre stato, aggiungendo anche tanti contenuti inediti e variazioni che funzionano in ogni situazione.

Pro

– Più piacevole da giocare perché più accessibile

– Tante nuove dinamiche

– Level design ispirato

– Occin è una grande aggiunta

– Longevo e ricco di contenuti

– Tecnicamente validissimo

Contro

– Manca la coop per la storia

– Ambienti un po’ meno selvaggi e naturali

– Inizio un po’ lento

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