Da pochi giorni su PlayStation 4 si è espansa la libreria dei giochi Playlink inizialmente nata con Dimmi chi sei! Per chi non lo sapesse questa nuova categoria nasce con l’intento di aprire ai giocatori più casual il mondo dei videogiochi proponendo quelli che in larga parte possono essere considerati come dei party game. La filosofia dietro queste uscite comprende poi anche l’uso di una periferica incredibilmente diffusa e di cui ormai quasi tutti siamo in possesso: il nostro smartphone. In base al gioco che sarà installato sulla vostra console, non dovrete fare altro che andare sullo store del vostro dispositivo e scaricare gratuitamente la app relativa. Nel giro di pochi secondi il vostro cellulare diventerà un microfono per SingStar Celebration o un potente strumento multimediale con cui rispondere alle domande con Sapere è Potere, due dei tre titoli che ci sono stati offerti da Sony e di cui ci occuperemo in questo articolo. A Hidden Agenda ne abbiamo invece dedicato uno a parte per via della sua maggiore complessità e alla sua maggiore vicinanza con il videogioco più classico.
Partendo da Singstar Celebration, ci troviamo davanti ad una piattaforma musicale, ancor più che un classico gioco. L’arte del karaoke qui la fa da padrona e l’unica cosa che vi servirà per infiammare la serata sarà un’ugola particolarmente dotata, oltre al già citato smartphone e relativa app. Volendo il gioco permette anche l’uso del microfono che potreste avere in casa, magari acquistato insieme ad una copia di una versione precedente del gioco, ma il nostro test si è basato completamente sulla nuova e più immediata interfaccia ottenibile dal proprio cellulare. L’applicazione si configura rapidamente, trovando la console a cui collegarsi in un attimo e trasformandosi subito dopo in un microfono dalle ottime prestazioni.

Abbiamo potuto costatare la sua qualità attraverso le trenta canzoni disponibili nel gioco base, un numero non proprio esagerato che però comprende generi differenti che spaziano da Dancing Queen degli Abba, passano per Ops, I did it again! di Britney Spears e terminano con Meghan Trainor e il suo All about that bass (qui trovate l’elenco completo). Chi volesse maggiore varietà dovrà passare per lo store integrato che, al prezzo di 1,39 euro ciascuna, propone oltre 800 canzoni: potrete scatenarvi sui mitici Queen, troverete Bob Dylan oltre a pezzi decisamente più moderni come Bad Romance di Lady Gaga. In questo caso vi segnalo che, se cercate la sfida definitiva, potrete esibirvi anche nel Nessun dorma di Puccini…

Il microfono in cui si trasformerà il vostro cellulare potrà essere meno coreografico del classico accessorio, ma garantisce una risposta alle note davvero convincente, con un grafico a schermo che sale e scende in base alla nota che starete tenendo. Potrete cantare anche in due, ma il gioco consiglia di collegare un secondo dispositivo così da poter ricevere due tracce differenti, assegnando a ciascuno la giusta valutazione. Siccome poi il gioco rientra nei party game, non poteva mancare la modalità omonima che garantisce sfide in due squadre fino a quattro giocatori ciascuno. Potrete creare playlist personalizzate prendendo le canzoni che preferite e riproducendole in sequenza, ma potrete anche vedere cosa hanno combinato alcuni utenti coraggiosi che hanno scelto di condividere il filmato della loro performance. Nel nostro caso abbiamo visto uno stormtrooper che balla, un nonno molto arzillo che fa il matto davanti alla Playstation Camera (anch’essa compatibile ma non necessaria) e alcune esibizioni canore che hanno tirato fuori ben più di un “caspita!” Come tutti i giochi della serie Playlink il prezzo di vendita è di 19,99 euro ma sono da metter in conto alcuni euro extra per trovarsi a cantare le vostre canzoni preferite. Se avete dei vicini di casa pazienti e non ragliate come somari (teniamo sempre presente il buon gusto, please!) potrebbe essere un ottimo modo per vivacizzare le prossime festività.

Se con SingStar Celebration si ha un titolo adatto alle feste, con Sapere è Potere abbiamo invece un party game vero e proprio, erede di quel Buzz che arrivava nei negozi con tanto di pulsantoni. Il gioco è infatti un quiz con domande di vario genere, che può essere affrontato da 2 a 6 giocatori contemporaneamente. In questo caso lo smartphone vi servirà anche per scattarvi un selfie così da creare un’icona che verrà ritoccata da baffi finti, occhialoni o caschi da astronauti, in base al personaggio caricaturale che avrete selezionato. Da lì in poi il vostro dispositivo diventerà lo schermo su cui rispondere ai quesiti che vi verranno posti e che comprendono moltissime categorie di cultura generale. In base alla vostra velocità nel rispondere e ovviamente in caso di risposta corretta, riceverete dei punti che potranno avvantaggiarvi nella fase finale, costitutita dalla Piramide del Sapere. In questo caso dispiace un po’ scoprire che la prima e l’ultima fase non differiscono realmente nelle dinamiche, con domande a cui rispondere senza variazioni di sorta.

Oltre al brivido della conoscenza pura, ci sono comunque alcuni bonus o malus con cui disturbare gli altri giocatori, tra impedimenti di vario genere che possono rallentare o addirittura impedire la risposta corretta. In questo modo si inserisce qualche possibile colpo basso che rende più interessante una sfida che comunque consigliamo dai dieci anni in su, visto che molte risposte potrebbero essere fuori portata per un bimbo più piccolo. Non è comunque da escludere il ruolo educativo, con la possibilità di conoscere la capitale di uno stato, prima di averlo studiato a scuola. Sempre per rimanere in tema di “varietà” Sapere è Potere propone anche una parte centrale che varia le sue classiche meccaniche, facendoci collegare nomi di vario genere in base alle loro caratteristiche, piuttosto che associare battute famose a parole che ci vengono assegnate dal gioco stesso. Ancor più di SingStar Celebration questo potrebbe essere un ottimo titolo da giocare alla vigilia di capodanno, prima di brindare, ma per via di una certa ripetitività dello sviluppo delle partite, potreste giocarci meno di quanto pensiate. Resta il fatto che per 20 euro scarsi, potreste ritrovarvi a vivere alcune serate davvero divertenti. L’importante è che ogni partecipante si ricordi di portare il proprio smartphone, altrimenti non ci sono alternative per poter partecipare a questa buffa gara di domande. Ricordate solo che i giochi non hanno funzioni multigiocatore online e che per divertirsi insieme agli amici, bisogna essere nella stessa stanza.

Arrivati a questo punto dovrebbe essere chiaro come questa voglia intrattenere il proprio pubblico: usando il dispositivo più venduto degli ultimi anni, evita al giocatore di riempirsi la casa di periferiche strambe e sconclusionate, facendogli allo stesso tempo risparmiare parecchi euro. Una soluzione a dir poco elegante e che straordinariamente funziona. Le alternative sono piuttosto varie ed è evidente che tra Hidden Agenda e SingStar Celebration ci siano differenze abissali in termini di giocabilità, ma è anche vero che sanno come coinvolgere il gruppo di giocatori che siede davanti allo schermo. Per essere goduti al massimo (tranne SingStar, volendo) è necessario giocare insieme ad amici o parenti, ma tra il prezzo relativamente basso e l’originalità dell’operazione, è molto facile consigliarli in previsione delle prossime festività. Non saranno giochi “classici” ma sanno come far divertire.
- – L’idea dello smartphone funziona
- – Setup rapido e indolore
- – Dinamiche di gruppo sempre divertenti
- – Non è un videogioco vero e proprio
- – Adatti solo a casual gamer o a gruppi senza giocatori esperti
