Pokémon Scarlatto e Violetto – Recensione

Se all’inizio di quest’anno abbiamo potuto mettere le mani su Leggende Pokémon: Arceus (qui la nostra recensione), alla fine c’è stata la possibilità di giocare Pokémon Scarlatto e Violetto, i nuovi titoli della serie e apripista della nona generazione Pokémon. Forse proprio per questo ci si aspettava un capitolo più tradizionale rispetto a quello ambientato ad Hisui. Eppure, la sperimentazione non è di certo mancata. Com’è andata? Entrate in classe che il Professor Gaetano sta per spiegarvelo.

Benvenuti a Paldea!

Erba, Fuoco o Acqua? L’ardua scelta ritorna

Ambientati nella regione di Paldea, Pokémon Scarlatto e Violetto vedono protagonista un nuovo studente dell’Accademia Arancia o Uva, in base alla versione, a Mesapoli. Accolto dal preside Clavel, il quale permetterà di scegliere il nostro starter tra Sprigatito, Fuecoco e Quaxly, il novizio accademico si imbatterà nel misterioso Koraidon (in Scarlatto) o Miraidon (in Violetto), stremato e privo di potere, che in seguito lo aiuterà a spostarsi fungendo da cavalcatura. Ma di tempo per scoprire i suoi segreti ce n’è, poiché l’Accademia organizzerà un’attività extracurricolare in cui tutti gli studenti potranno esplorare Paldea, alla ricerca del proprio tesoro, catturando nel mentre tanti nuovi Pokémon dall’accattivante design.

Che ci crediate o no, Fuecoco è il mio primissimo Starter di Fuoco

Così si sviluppa la nostra avventura nella nuova regione. Dopo non troppo tempo verremo introdotti a tre storie, e sulla mappa verranno segnati i vari obiettivi. Paldea si può esplorare in lungo e in largo grazie alla sua nuova natura open world: i Pokémon selvatici avranno livelli fissi, ma a volte ce ne sono alcuni molto più forti del normale. C’è un ordine da seguire, per via dei livelli preimpostati, cosa che in un’ottica libera può sembrare un po’ fuori luogo. Tuttavia, non si può dire che ciò sia stato pensato male, in quanto, anche se successivi per livello, gli obiettivi sono sparsi per la mappa in modo non lineare.

Inoltre, non essendoci vincoli, potete gestirla a modo vostro, finché ne avrete le possibilità. Volete seguire l’ordine? Fate pure. Vi va di andare contro un boss più forte ma in svantaggio per il tipo? Potete. Siete intenzionati a provare la follia di affrontare l’ultima palestra come prima? Ve lo sconsiglierei, ma buona fortuna in ogni caso.

Tra cucina e leggende

Come già detto, la storia si sviluppa attraverso tre percorsi pensati per essere svolti parallelamente. Il primo di cui parleremo è Il sentiero leggendario, ovviamente legato a Koraidon/Miraidon. Verremo affiancati da Pepe, studente molto interessato alla cucina e figlio della Professoressa Olim (in Scarlatto) o del Professor Turum (in Violetto), che non sembra vedere di buon occhio il leggendario che ci accompagna. Lui è alla ricerca di alcune spezie dalle proprietà particolari, custodite dai Pokémon dominanti.

Con Klawf dominante, la serie canonizza anche il meme Giant Enemy Crab

Come potete immaginare, sono loro i boss da affrontare, e non sono come gli omonimi visti ad Alola. Sono in tutto 5, con il teoricamente primo Klawf, e si incontrano in specifiche zone da loro rese più difficili da raggiungere con ostacoli naturali. Una volta incontrato, partirà la battaglia divisa in due fasi. La prima è un semplice scontro 1 VS 1, mentre nella seconda, in cui il dominante si potenzierà con la sua spezia, Pepe accorrerà in nostro aiuto con un suo Pokémon.

Dai Pepe, anche Koraidon merita del cibo dopo avermi trasportato per mezza Paldea

Battuta la potente creatura, l’agognata spezia sarà nostra. Questo permetterà al nostro leggendario di sbloccare nuovi poteri mentre gli saremo a cavallo. Se infatti all’inizio potrà solo muoversi sulla terra, poi potrà permetterci di attraversare specchi d’acqua o planare nei cieli di Paldea. In questo modo, si aprono molte più porte per le nostre esplorazioni e si incentiva il backtracking nelle zone in cui siamo già passati.

Scelgo te!

Il secondo, Il cammino dei Campioni, è incentrato sulle classiche 8 Palestre. In questa storia ci sarà Nemi con noi, rappresentante degli studenti e talentuosa allenatrice di rango Campione, nonché nostra vicina di casa. Sarà proprio lei a convincerci ad incamminarci sulla strada per il rango Campione, comportandosi sia come rivale che come mentore finché non batteremo la Lega Pokémon.

VS Aceria, Capopalestra di Moldulcia

Le palestre sono quelle che abbiamo imparato a conoscere da sempre. Prima si svolge l’esame, che consiste in una sfida o un enigma da risolvere con qualche battaglia nel mezzo. Per esempio, in quella pensata per essere la prima, di tipo Coleottero, bisogna portare lungo un percorso un pallone di gomma a forma di oliva. Nella “seconda”, di tipo Erba, bisogna invece cercare dei Sunflora in tutta la città.

Fatto ciò, ecco che tocca alla sfida contro il Capopalestra in una classica lotta. Oltre ad essere allenatori formidabili, sono anche personaggi a tutto tondo, come in Pokémon Spada e Scudo (qui la nostra recensione), ma la loro caratterizzazione viene mostrata subito, non a posteriori. Prendendo ad esempio le palestre già menzionate, Aceria è una pasticcera, mentre Ermal “Brassius” Meta è un artista.

Il tuo drago di stelle di polvere… No, serie sbagliata

L’ultima storia, ma non per importanza, è Il viale della polvere di stelle. In questo caso, verremo contattati dalla misteriosa Cassiopea. Lei ci incaricherà di affrontare e sciogliere il Team Star, il gruppo dei cattivi di turno, composto da studenti ribelli. È diviso in cinque Bande, ognuna di un tipo diverso.

Il Team Star può sembrare di poco conto, ma vi stupirà

La lotte nelle basi del Team Stars sono tra le più particolari. Una prima fase prevede di battere un numero determinato di Pokémon in un periodo limitato attraverso la battaglia autonoma. Si tratta di una nuova meccanica che permette di mandare le creature a lottare da sole. Normalmente potremo usarne solo una, ma qui ne potremo mandare fino a tre.

Combattere… con una macchina?! Ok, Romelio, mi fate entrare nel Team?

Se la prima parte può sembrare un antipasto, la fase due è molto più interessate. Sconfitti i Pokémon delle reclute, il capo della banda interverrà e ci sfiderà. Dopo una lotta abbastanza tradizionale, egli sfodererà la sua Starmobile del tipo di cui è specializzato, che in realtà è il Pokémon Revavroom.

I misteri della regione

Anche i personaggi secondari dimostrano un bel carisma

I tre percorsi di Pokémon Scarlatto e Violetto sapranno veramente sorprendervi per narrazione e personaggi. Inoltre, terminati tutti e tre, si sblocca la fase finale, che definire sorprendente è riduttivo. Giuro, per narrativa, colpi di scena e atmosfera, è quanto di più diverso da ciò che la serie ci ha abituato, ed ho seriamente pensato di aver cambiato inconsciamente gioco.

La difficoltà è ovviamente relativa al vostro approccio. Certo, ci troviamo davanti ad un titolo meno complesso di Leggende Pokémon: Arceus, ma non per questo da prendere sottogamba. Anzi, sappiate che, anche a simili livelli, se non siete preparati le prenderete di santa ragione. Io stesso, da veterano, ho avuto alcune difficoltà.

Novità di gioco

Parlando ora più approfonditamente del gameplay di Pokémon Scarlatto e Violetto, nonostante sia quello a cui la serie ci ha abituato, ci sono varie novità introdotte. In primis, si possono seguire delle lezioni nell’Accademia. Oltre a fornirci varie informazioni, le lezioni possono anche farci sbloccare dei bonus. Poi, la già citata lotta autonoma ci permette di sconfiggere creature selvatiche senza guadagnare troppi punti esperienza, così da racimolare più facilmente dei drop. Essi serviranno per fabbricare MT, che tornano monouso, nelle Macchine MT dei Centri Pokémon, e possono essere scambiati con Crediti Lega, una nuova valuta.

Lotta contro un allenatore. Si tratta di Diego Marmocchio, l’erede di Gennaro Bullo

Parlando invece delle classiche battaglie, queste si svolgono direttamente in mappa non appena andremo a contatto con un Pokémon. È anche possibile lanciare una Poké Ball e cercare di coglierli di sorpresa, così da guadagnare un turno in più. Per quanto riguarda gli allenatori, se ne incontrano sempre tanti ma non basta più incrociare il loro sguardo per sfidarli, bensì bisogna interagire con loro.

Un panino ogni tanto non fa mai male, e a Paldea più che mai

Altra novità è il Picnic, un’evoluzione del Pokécampeggio di Galar. Oltre a permetterci di preparare dei panini, guadagnando bonus temporanei in base agli ingredienti usati, esso funge come una sorta di Pensione Pokémon portatile per ottenere uova.

Splende il potere Teracristal

L’aggiunta più succulenta è certamente il Teracristal, la nuova meccanica di battaglia. Essa fa assumere ai Pokémon un aspetto cristallino e luminoso, ma anche un tipo determinato da un fattore, il Teratipo. Usare una mossa del tipo assunto la potenzierà. I Pokémon comuni hanno un Teratipo combaciante con uno dei loro, ma ce ne sono altri con uno raro, sia come selvatici brillanti che come boss dei Raid Teracristal. Sarà anche possibile cambiare il Teratipo, una volta sbloccata questa funzione, ma non è così semplice: bisognerà racimolare 50 Teraliti del tipo desiderato, che sono rare ricompense dei Raid.

I sopraccitati Pokémon di livelli maggiori sono quelli che teracristallizzano a inizio battaglia, e di filo da torcere ne sanno dare

Questi Raid sono una rivisitazione dei Raid Dynamax di Spada e Scudo, ma adesso si svolgono in tempo reale. Ci si può accedere interagendo con cristalli lucenti sparsi per tutta Paldea, che dichiarano anche il Teratipo in questione. Si può, oltre ad attaccare, scegliere di tifare per curare o potenziarsi, e dopo un po’ di attacchi potremo teracristallizzare la nostra creatura. In caso di vittoria, potremo provare a catturare il Pokémon. Se veniamo sconfitti, torneremo in gioco dopo pochi istanti, ma con una penalità sul tempo limite. Ovviamente, essendo Raid, si affrontano in 4 giocatori, con l’IA che sostituisce gli slot vuoti quando si è offline.

C’è da dire che i Raid Teracristal in compagnia sono divertentissimi

Sempre a tema multiplayer,i nuovi titoli permettono di creare delle cerchie di 4 giocatori per esplorare la regione in compagnia, oltre ai classici scambi e lotte. Inoltre, non ci sono più gli sticker per accedere ai Raid, migliorando il tutto con un semplice menu.

Comparto tecnico e audio

Rilassiamoci un po’, abbiamo una banda da sconfiggere a due passi

Eccoci alle dolenti note, poiché bisogna parlare del comparto grafico. Pokémon Scarlatto e Violetto seguono purtroppo le tristi orme di Leggende Pokémon: Arceus. Come nel titolo ambientato nel passato, è presente un vistoso pop-in sia dei personaggi che degli elementi dell’overworld. Alcuni ambienti risultano molto spogli, specialmente le distese naturali, mentre altri, ad esempio alcuni interni, hanno più dettagli. Inoltre, la telecamera a volte si compenetra con muri o pavimenti facendo sparire delle textures. I modelli sia di personaggi che di Pokémon sono un po’ più dettagliati e realistici ma alcuni scenari sembrano luccicare tanto è marcato l’aliasing. L’estetica alla fine punta più allo stile Pixar che un anime, rendendo i personaggi piuttosto gradevoli, nonostante le texture in bassa risoluzione.

Di tutt’altro livello è il comparto audio, una garanzia per la serie. Gli effetti sonori sono più o meno gli stessi del capitolo precedente, mentre le tracce audio sono molto valide, oltre che più numerose rispetto al passato. Pensate che non abbiamo una musica per le battaglie contro i selvatici, ma una per ogni zona di Paldea. Inoltre, tra i compositori figura Toby Fox, autore di Undertale e Deltarune.

L’incontro con Koraidon, una presentazione degna di un leggendario

Commento finale

Sperimentare l’open world non è un’impresa da poco, e Pokémon Scarlatto e Violetto decidono di tastare il terreno per una serie che è sempre stata caratterizzata dalla linearità. Nel bene e nel male, ci troviamo davanti ad un open world molto altalenante tecnicamente ma soddisfacente per narrativa e esplorazione. Paldea sarà il teatro delle nostre avventure per molto tempo, sia nel collezionismo di creature che nella scoperta dei tanti, tantissimi misteri. Purtroppo lo fa con una pulizia generale assolutamente insufficiente, specie se si considera il budget e il supporto che una serie come questa si porta dietro. C’è stato un acceso dibattito qui in redazione per assegnare il voto a questa uscita e quello che trovate rispecchia la media tra chi lo avrebbe bastonato senza pietà e chi invece ci si è divertito nonostante tutto. Un “tutto” che però non potrà più essere perdonato in una qualsiasi uscita futura.

Vi ricordiamo infine che fino al 28 febbraio 2023 potrete riscattare con Dono Segreto un Pikachu con Volo e Teratipo Volante. Inoltre, con i salvataggi dei precedenti titoli potrete ottenere delle speciali cover per lo Smart Rotom.

Se volete più informazioni visitate il sito ufficiale.

Astra la vista!

Pro
  • – Paldea è un’ottima regione
  • – Tanti nuovi Pokémon
  • – Varie novità che fanno bene alla serie
  • – Trama e lore molto curate, anche più rispetto al passato
  • – Longevità su alti livelli
  • – Grandiosa colonna sonora, con tanto di Toby Fox
Contro
  • – Tecnicamente pessimo, specie per una serie con così tanto pubblico
  • – L’open world limitato da livelli prefissati non è così tanto “open”

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