Cosa non si farebbe per Etna…
Se siete un po’ nerd e vi piacciono gli strategici avrete sicuramente giocato alla serie di Disgaea, un’originale e folle JRPG a turni che il prossimo anno arriverà al capitolo numero 6. Se siete tra questi e siete finiti su questo articolo, vi farà piacere sapere che su Nintendo Switch, oltre ad alcuni dei capitoli ufficiali, sono arrivati sull’eshop anche i due spin off dedicati ai poveri pinguini che da sempre svolgono il ruolo delle pedine sacrificabili. Abbiamo così Prinny 1-2 Exploded and Reloaded una collection di due giochi, scaricabili anche singolarmente dall’eShop, che ci portano due platform insoliti ma anche parecchio difficili.

Per fare la parte dei perfettini va detto che i due giochi di questa compilation nascevano su PSP (la prima console portatile di PlayStation) nel 2008 e nel 2010 e che oggi sono stati riportati in vita con un’operazione che abbassa il loro prezzo a 20 euro ciascuno e che al prezzo standard di 60 euro ci permette di comprare l’edizione fisica insieme ad una bella sfilza di gadget. Come però si intuisce dal titolo, che non riporta da nessuna parte parole come “Remastered” o “HD”, quello che ci troviamo davanti è un porting schietto di quanto giocato anni fa, puntando tutto sul fattore della conservazione dei titoli, senza considerare un qualsiasi miglioramento strutturale o tecnico. Avendo ricevuto due codici download non so dirvi come si seleziona il gioco da avviare tramite la scheda, ma penso che all’inizio ci sia un semplice menu da cui scegliere quale software avviare. Nel caso del download invece il peso totale di entrambi i giochi non supera i due giga, quindi non bisogna nemmeno fare troppo spazio sulle proprio schede microSD o sulla memoria principale della console.

Come vi dicevo abbiamo a che fare con due platform abbastanza simili tra loro ma con alcune sottili ma utili differenze. Partiamo da Prinny: Can I Really be the Hero? , primo episodio a metterci nei panni di un Prinny, questi punguini schiavi della terribile Etna che, in quanto loro padrona, li manda a compiere missioni tremende per soddisfare i suoi capricci. Tanto per darvi un’idea della comica crudeltà dimostrata, in questo episodio la sparizione di una torta di Etna è la causa scatenante che manderà 1000 Prinny a caccia degli ingredienti per preparare l’Ultra Dessert. Con una serie di livelli da affrontare nell’ordine che si preferisce, avremo 10 ore fittizie e 1000 Prinny che fungono da vite, per portare a termine questa pazza missione. Se il loro numero vi sembra esagerato dovete considerare che il gioco si dimostra fin dai primi livelli molto tosto e veder scendere questo numero quando si cade in un buco o quando si affrontano i vari boss proposti, è molto frequente.

Dietro a questa idea originale c’è anche l’impostazione del platform vero e proprio che, fin dai primissimi istanti, nella gestione dei salti mi ha ricordato una vecchia gloria come Ghost’n Goblins. Se per esempio saltate in avanti, non avrete modo di ricalibrare la direzione mentre siete in volo e l’unica alternativa sarà eseguire un secondo salto in una diversa direzione, sperando poi di atterrare su qualcosa di solido. Il combattimento invece è più classico, con un tasto per colpire a distanza ravvicinata con le due spade che il Prinny del momento si porta appresso. Se sarete a terra l’attacco sarà un normale colpo in avanti, mentre se starete saltando potrete sferrare diverse sciabolate verso la diagonale bassa, creando anche proiettili che procedono verso il suolo. C’è poi uno schianto al suolo che stordisce i nemici che colpirete e fa crescere la barra delle combo che aumenta il punteggio, e infine una giravolta che rende invincibili ma che va dosata per evitare di rimanere storditi per alcuni secondi in balia dei nemici.

In Prinny 2: Dawn of Operation Panties, Dood! Non cambia quasi nulla di quanto detto, se non la “trama” che ci vede dare la caccia ad un ladro che ha addirittura rubato le mutande di Etna (!), e la più calibrata gestione della barra delle combo che ora aumenta anche con altre azioni come il raccogliere bonus o colpire i nemici. Inoltre al riempimento della barra si assistono a colpi inediti e più potenti che offrono un reale incentivo a giocare secondo certe regole per avere dei vantaggi. Rimangono le ore e il numero di vite, per un gameplay che resta ancorato a quanto visto in precedenza, senza particolari guizzi creativi che possano davvero rendere diverse queste due uscite. Vedere i due titoli accostati e poter passare dall’uno all’altra in pochi istanti, li rende così simili che potrebbero anche sembrarvi difficilmente distinguibili sulle prime, se non per i livelli.

Per fortuna in questa collection sono stati inseriti anche i DLC usciti dopo la pubblicazione ma l’idea che si sia fatto un po’ troppo poco è concreta. Questa idea diventa fondata quando ci si accorge che il gioco mostra una patina grafica fin dalle scritte introduttive, visibile in portabilità ma soprattutto sul grande schermo a cui potreste aver collegato Switch. Nati come giochi per una console portatile, è in quella modalità che dovreste giocarli: non tanto per una questione filosofica, ma proprio perché sul grande schermo si ottengono immagini un po’ sfuocate e poco giustificabili a fine 2020. Questo problema finisce per danneggiare anche i tanti elementi che invece funzionano in questo comparto, comprese le animazioni e il design generale che, senza mai raggiungere le vette dei platform Nintendo, riesce a creare situazioni complesse ma superabili con strategia e attenzione. Discrete anche le musiche e gli effetti sonori, anche se è il doppiaggio presente in giapponese ed inglese ad essere davvero eccellente. Infine vi segnalo che il gioco è in inglese anche nei testi – niente italiano quindi – ma, vista la mole di testo molto inferiore rispetto ad un Disgaea classico, non dovreste avere grossi problemi.

Prinny 1-2 Exploded and Reloaded è chiaramente un gioco dedicato ai fan, che avrebbe potuto allargare il suo pubblico con una conversione più curata e rifinita. I due giochi, per quanto molto simili, funzionano secondo regole un po’ rigide ma oneste e il design generale li rende piacevoli da giocare seppur parecchio tosti. È però la mancanza di rifinitura nella confezione che limita questa doppia uscita, che vanta giusto tutti i contenuti che prima erano DCL e nient’altro che non fosse già presente dieci anni fa. Se avete scoperto da poco l’universo di Disgaea e vi siete innamorati dei suoi pazzi personaggi, allora rientrate nel target di questa operazione, altrimenti difficilmente riuscirete ad appassionarvi ad un gioco con diversi anni sulle spalle che non fa nulla per nasconderli.
- – Due platform impegnativi nel mondo di Disgaea
- – Character design validissimo
- – Gameplay vecchia scuola ma leggibile
- – Nessun miglioramento alle edizioni originali
- – Stona parecchio sullo schermo della TV
- – Solo i fan di Disgaea lo apprezzeranno al meglio
