La Galassia va salvata! Di nuovo e da capo
Marzo oltre a portare qualche giornata soleggiata dal clima primaverile, porta con sé anche la distribuzione dei giochi gratuiti per gli abbonati al servizio PlayStation Plus. Nonostante una piccola riforma del servizio per le console ormai in secondo piano di Sony, per i possessori di PlayStation 4 questo mese è stata resa disponibile una delle Line-up più soddisfacenti dell’ultimo periodo con Bloodborne, di cui vi abbiamo già parlato all’uscita e recentemente riguardo il suo ottimo DLC, e con il remake di Ratchet & Clank, il cui originale segno positivamente la mia infanzia videoludica.
Ratchet e Clank sono in formissima, specie in questi giorni in cui il loro remake viene regalato con PlayStation Plus
Vedere riscritta da capo una storia che già conosci a menadito non è facile e può inizialmentespiazzare, ma sapendo che la casa di sviluppo è sempre Insomniac, è più facile digerire certi cambiamenti, dando fiducia ai suoi creatori. Le vicende iniziano in un luogo del tutto inusuale, una prigione intergalattica dove viene scortato un misterioso e minuto prigioniero. In cella fa subito conoscenza del suo nuovo e inaspettato compagno di stanza: il Capitano Quark. Sollecitato dal piccolo criminale il Capitano inizia a raccontare la storia di come Ratchet e Clank si siano conosciuti e siano entrati a far parte dei Ranger Intergalattici, salvando tutta la galassia da una minaccia che verrà spiegata nel mezzo dell’avventura. L’avvenimento che fa incrociare la strada del nostro peloso eroe e del piccolo omino di latta è molto simile alla storia originale, un fatto che ho molto apprezzato e sicuramente i molti fan si troveranno d’accordo con me; i due finalmente riescono ad entrare nel team dei difensori della galassia, costituto da Cora, Brax e naturalmente il Capitano Quark, anche se potete già immaginare chi farà tutto il lavoro sporco. I due iniziano ad investigare su vari pianeti, scoprendo che Alonzo Drek, titolare delle Drek Industries, sta seminando il terrore per il cosmo con lo scopo di distruggere tutti i pianeti per crearne uno nuovo esclusivamente per il suo popolo; come si conclude l’avventura, tutti i vari inconvenienti che affronteranno il duo e il motivo per cui Quark si trova in prigione lo lascio a voi. La trama per quanto banale non stanca ed è in stile con i capitoli precedenti; inoltre, durante tutta l’avventura ci sarà la presenza costante di vecchie conoscenze che ironicamente potranno esordire con frasi del tipo “ma noi ci conosciamo?”. Alcuni di questi hanno subito un restyle grafico che non sempre convince, vedi il Dottor Nefarious che, parere personale, ha perso molto del suo carattere sotto questa nuova forma. Come ultima postilla prima di parlare della parte di gameplay mi sento in obbligo di citare una trovata degli sviluppatori a parer mio geniale: visto che la storia è effettivamente raccontata da Quark in prigione, per tutta la durata del gioco la voce del Capitano ci accompagnerà narrando le nostre azioni in tempo reale, fungendo da guida per indicarci la strada giusta, così come da maestro durante il tutorial iniziale; una trovata davvero esilarante che da una marcia in più alla narrazione e all’immedesimazione.

Per quanto riguarda il gameplay ci troviamo davanti ad un classico Ratchet & Clank, con scenari frenetici e pieni d’azione inframezzati da semplici percorsi platform con rompicapi, l’utilizzo di Clank in solitaria e scorribande a bordo del proprio veicolo interstellare. Il primo approccio per un nuovo giocatore è molto semplice e intuitivo, ma se si avesse qualche problema sarà sempre presente la voce del Capitano a correggere ogni passo falso; il titolo è comunque improntato su un uso family freandly, quindi la difficoltà non è eccessiva e si potrà portare a termine ogni incarico senza grossi sforzi. Passiamo ora al punto focale di Ratchet & Clank, ossia l’armamentario: i veterani sapranno riconoscere dal primo momento i propri giocattoli di distruzione preferiti, ma abbiamo anche qualche piccola aggiunta interessante. Per ridurre al minimo gli spoiler ve ne descriverò solo una, il Pixelator: questa arma potrà essere sbloccata dal rivenditore circa a metà avvenuta e si presenta come un fucile a pompa a corto raggio, ma ha la peculiarità di tramutare il nemico nel personaggio di un retro-game, con pixel riscontrabili ad occhio nudo. Inoltre, quando il verrà sconfitto produrrà un jingle sonoro che ricorda il classico “game over”. Il sistema di sviluppo e potenziamento delle armi non è stato modificato più di tanto e, come sempre, più si userà un’arma e più questa incrementerà il proprio livello introducendo bonus passivi. Inoltre, dal rivenditore si potrà accedere all’albero di potenziamenti passivi per ogni arma, i quali potranno essere acquistati spendendo bolt (valuta universale del gioco) e pezzi di un metallo prezioso che potrà essere trovato solo in alcuni punti delle mappe, oppure rilasciato da nemici specifici. Per il resto il nostro Lombax sarà come sempre munito dei suoi gadget più famosi, alcuni dei quali dovranno essere scoperti in determinati pianeti all’interno di percorsi secondari. Abbiamo Overboar, Grind Scarponi e Magne Scarponi, questi ultimi con un’animazione del tutto nuova, con la superficie magnetica che si modificherà aumentando il proprio volume al nostro passaggio. Per quanto riguarda i piccoli livelli che vedranno protagonista Clank, questi si presentano come delle situazioni meno improntate all’azione e più spinte verso un approccio di rompicapi ambientali, come l’apertura di passaggi per proseguire, con la finalità di sbloccare la strada al compagno Ranger per proseguire nella missione. Ad accompagnare Clank nei percorsi saranno presenti i Gadgebot, dei piccoli robot che potranno essere modificati per tipologia dal nostro piccolo genio di latta; ogni tipologia avrà una determinata utilità, con alcuni che possono formare un ponte che collega due sezioni di mappa e altri che dispensano elettricità con cui attivare congegni. Di solito questo genere di produzioni difetta per quanto riguarda la longevità, ma in questo caso è un’altra freccia nella faretra di Insomniac. Per chi non lo sapesse in ogni titolo della saga una volta completata l’avventura si potrà ricominciare da capo, ma usufruendo di tutto l’armamentario comprato ed evoluto, sbloccando livelli aggiuntivi per le armi in proprio possesso e nuovi prodotti disponibili dal rivenditore; senza contare il gran numero di collezionabili sparsi per tutto il mondo di gioco (28 bolt d’oro da trovare) e le varie quest facoltative che sbloccheranno ricompense.

Per il comparto artistico, abbiamo sicuramente una notevole ottimizzazione grafica rispetto ai titoli precedenti sulle vecchie console, ma i pianeti rimangono quelli di sempre, coloratissimi e ricchi di flora dalle più disparate forme, con un level design eccellente e congegnato per farti tornare al punto di partenza dopo aver concluso la missione. E per chi se lo stesse chiedendo, sono presenti zone extra tutte nuove. Peccato che in alcuni casi tutto ciò sfoci in banalità e ripetizioni, sia per l’aspetto dei nemici da combattere sia per l’aspetto del pianeta; infatti, in alcuni casi (per fortuna pochi) si può notare una ridondanza nelle mappe e nei nemici che sembrano uno la copia dell’altro, differendo solo per i colori o per qualche particolare aggiunto. Un sintomo che deve stimolare gli sviluppatori a dare una scossa all’interno mondo di gioco se vogliono proseguire nel brand; sicuramente il restyle di alcuni personaggi è un buon punto di partenza, ma non può giustificare una pigrizia mostrata a tratti nella creazione di alcuni pianeti, dato che ogni ambientazione in Ratchet & Clank è fondamentale ai fini della trama. Riguardo il comparto audio invece, non abbiamo una colonna sonora memorabile, ma gli effetti sonori sono curati ed ottimizzati per farci entrare nel vivo dell’azione tra esplosioni ed approdo dei nemici sul campo di battaglia. Infine, va obbligatoriamente nominato il doppiaggio, realizzato con l’enfasi e l’accuratezza di sempre da alcuni doppiatori presenti anche nell’originale come il Capitano Quark e il Dottor Nefarious, e altri nuovi di zecca come i membri dei Ranger Galattici, Drek e Brax.

In conclusione, ci troviamo di fronte ad un buon remake di una saga ormai leggendaria, con delle buone possibilità per produrre un nuovo capitolo, o ricominciare una nuova saga partendo da questo titolo come base. L’aspetto narrativo è ben curato e pieno di ironia adatta a tutti, mentre la componente giocata risulta fedele al passato: un aspetto fondamentale per avere riscontri positivi dai veterani. Il rinnovamento grafico è straordinario, mentre quello dei personaggi dipende molto dal gusto personale e ai ricordi a cui si è legati. L’unica nota debole sta nell’altalenante uguaglianza di alcune mappe e nemici che potrebbe far nascere qualche dissapore nei videogiocatori; un aspetto che però può essere facilmente corretto con una pennellata fresca di fantasia da parte di Insomniac, se vorrà proseguire questa divertente e appassionante avventura spaziale.
- – Trama avvincente e funzionale
- – Gameplay convincente e trascinante
- – Ottima longevità
- – Armamentario distruttivo
- – Poca cura nella creazione di alcuni pianeti
- – Sporadica somiglianza di nemici
